Pop art
In ogni punto le sgocciolature danno più la sensazione di leccornie o di sudicio e assai meno di vernice. Il sogno e la qualità della sostanza
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Dall’incontro con Oldenburg la macchina è uscita sabotata e malconcia; la sua saldezza e funzione sono state barattate a favore di una vitalità
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Precisiamo quale sia la dimensione umana in cui opera l’americano, e in tal caso la nozione di familiare e di domesticità approfondendosi è costretta
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Ma ritorniamo al negativo fotografico: in questa capovolta immagine è il gesto fulminato ad avere la meglio sull’individualità, sui tratti
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L’anonimo che è accumulo, quantità, sempre eguale, privo, non dico di speranza, ma anche solo di effettivo mutamento, lo portano sempre con loro: la
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La tela come specchio dilatato della coscienza
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regolamentazione, come in effetti la esercita in Lichtenstein. Partendo da tale schema è possibile correggere gli eccessi e le incongruenze, tutto
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La forma «d’abord»
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Nelle immagini di Lichtenstein non interessa più, come nel cartoon, la direzione del gesto, il senso dell’azione, chi si beccherà la raffica oppure
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gesto. Divisa fra la suspense e lo spreco dei colpi di scena, la continuità del fumetto traccia un crescendo di tensione; mentre qui è indispensabile che
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L’unità formale che è stata conseguita, possiamo pure dire la scarnita bellezza della forma, comporta sostanziali conseguenze: la più importante
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La percezione organizzata
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, ed in via primaria è quella della lastra fotografica e della fotomeccanica. L’artificialità e la mediazione tecnica vengono utilizzate per orientare
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A questo punto le figure, gli oggetti e i paesaggi di Lichtenstein ci investono ancora, ma in un confronto alla pari, dove la forma ha la meglio
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circolazione, quello fotografico, divenuto ai nostri giorni un fenomeno abnorme. Se si pensa che l’arte moderna, con la riflessione di Baudelaire e con la
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Ma il linguaggio commerciale non conosce la stringatezza: non lavorando che per quantità, spinge l’immagine a riprodursi. La riproducibilità
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La morte americana in serie
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Anche i fiori, diciamo la natura e la gioia, dopo le minestre in scatola, la Coca-cola, il ritratto della diva e la morte, non possono sottrarsi allo
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funzionali e all’uso del silk screen fattone da Warhol, in quadri che capovolgono la foto nella pittura con scoperto intento di frode. Mel Ramos e
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ordinaria (diciamo anche del luogo comune), a detrimento dell’esperienza particolare ed eccezionale che motivava la Pittura d’azione. Per aver scelto la
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Al di là delle sue indubbie aperture mitologiche, tutto il lavoro di Yves Klein può essere letto anche come un azzeramento di qualunque strumento
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Arman (Armand Fernandez) è legato all’oggetto da rapporti di ossessione, e la forma, giacché il suo procedimento si dimostra chiaramente formale
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Tinguely coglie la realtà del nostro mondo nel suo aspetto di frenetico movimento e di spreco di energie, che giunge ad usurare l’oggetto
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e con Christo tra i maggiori esponenti del gruppo francese. Lo scultore ha portato il suo interesse per la macchina in movimento su un piano
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massa. Un’immagine su cui più volte è ritornato è la scatola, il packing che riveste ogni prodotto di largo consumo; e la sua indagine mira a
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predomina nella pittura di Mario Schifano è appunto l’aspetto visivo, non la rappresentazione descrittiva dell’immagine, ma la sua immediata percezione
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’area che è stata definita, fra l’altro, Neo-Metafisica. Franco Angeli introduce nelle sue tele i simboli della storia e del potere, la croce uncinata
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La scena reale dove si svolge l’esistenza dell’uomo costituisce il costante obiettivo di Michelangelo Pistoletto, e a tale scopo l’artista si serve
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Per altro è il mercato il cardine della società moderna, e di fronte ad un mercato che trasforma immancabilmente ogni prodotto, compresa la stessa
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Rauschenberg: la celebrazione del presente
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Accettando in numerosi quadri una rigida iconografia (la bandiera, il bersaglio, i numeri e le lettere dell’alfabeto, come più tardi la carta
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, evidenziando la sua presenza attraverso la violazione dei comuni schemi percettivi e di comportamento, come attraverso l’allestimento di un’inedita mise en
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interferire con la ricerca teatrale. Il teatro possiede grossi mezzi per tradurre una simile intenzione: lo spettacolo nella sua massima forzatura non
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Rauschenberg ha risolto altrimenti l’uguale problema procedendo nei punti d’interferenza, che lui stesso ha moltiplicato, fra la finzione estetica ed
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Johns, ad esempio, lavora costantemente a confondere i dati della questione ontologica, conducendo maliziosamente la partita fra l’illusionismo dell
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Nella Pop Art la totalità è venuta meno; la visione procede per frammenti; e se a Segal è possibile frangere la stessa compattezza dei personaggi e
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Per questo avviato rapporto, l’arte e la società del consumo, come lo sperimentalismo estetico e la cultura di massa, non si voltano più con
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Come condiziona la nostra visione del mondo, l’esperienza della quantità, che si presenta solidale solo con l’astrazione della mente e che
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attorno, offrendo un grandioso inventario della nuova realtà consumistica e massificata, che fino ad oggi solo la riflessione di alcuni sociologi era
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’oggetto accaparra su di sé ogni forma d’attenzione; un fatto che fa scartare immediatamente al pittore la soluzione equivoca ma perfetta di Jasper Johns
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In Pala e Falciatrice del 1961, come in Una falce e Coltello rosso del 1962, la presentazione dell’utensile è sempre frontale: noi, come l’artista
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Il nome, la funzione e l’immagine
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la massima fedeltà alle forme essenziali dell’oggetto e la minima concessione alla pittura. Nella scelta gioca l’esempio di Rauschenberg, dei disegni
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La serialità ad esempio di Sei seghe e di Tostapane è composta di sottili e brillanti combinazioni tra un utensile ready-made e un gruppo di ricalchi
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Il colore e il segno, l’arte insomma possono anche sbizzarrirsi, battere la grave opacità della cosa con la fresca velocità di una pennellata che
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della realtà. La macchina da scrivere si rivela animata, si gonfia e si affloscia sotto la pressione della mano; i due hamburgers bloccano l’orizzonte
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cinema, lo spettacolo musicale, la pubblicità televisiva, la grafica. Così, migrando di nuovo dal sistema secondario e collaterale dell’arte, dove aveva
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Se da alcuni decenni la metropoli è New York, che è diventata la capitale dell’impero occidentale, sulla fine degli anni Sessanta l’insurrezione
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Poiché se ritorna l’attenzione verso la Pop Art, essa ritorna in un quadro profondamente mutato, non solo di fine-dell’avanguardia, ma ancora di fine
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Pop art
La situazione dell’arte figurativa è andata incontro ad un processo di revisione e di rinnovamento da quando un gruppo di artisti americani ha fatto
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