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porsi in prossimità fisica almeno psicologica con l’occhio e con la fantasia dell’uomo. L’inusitato sviluppo dell’oggetto favorisce la mimesi: in questo
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. Con questo pretesto si è accinto a ricostruire in modo sistematico tutto un mondo. In un passaggio che va da una fetta di dolce ad una cucina con
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Così, attraverso il duplice processo di mimesi e di alterazione, i commestibili e gli utensili si sono trasformati in catalizzatori di sensazioni, in
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Così il mondo si è mutato in un grande gioco per ragazzi o, meglio, siccome dietro c’è molta consapevolezza, in un’ampia scena per una grottesca
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Tuttavia, se il proposito è diverso, il metodo per realizzarlo è in fondo lo stesso, e si concreta in un intervento nel quadro visivo in modo da
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Segal dunque si insinua nell’estensione dell’anonimo e vi circoscrive una situazione, alcuni personaggi un intreccio di gesti; compie in una parola
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la mise en scène, in cui gioca sempre un ruolo centrale la luce. Segal ha costante cura di ritagliare lo spazio luminoso attorno alle figure
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sezione di un autobus; gli amanti impacciati nel parco; lo spaccato di un distributore di benzina. La teatralità in cui sbocca, come si è già
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Rosenquist ritrova il fantastico nel panorama della città (il suo spazio d’elezione è compreso fra Time Square e la 42° strada), e poi lo proietta in
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carrozzerie d’auto, di cibi industriali, di anatomie femminili e di prodotti in serie. Il fantastico e l’onirismo intervengono meno nella costituzione
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Tuttavia in Rosenquist le figure non valgono tanto in sé quanto soprattutto per il posto che occupano nel montaggio (nella situazione globale
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Due quadri dell'americano, Mezzogiorno e Arcobaleno (entrambi del 1962), riassumono in modo scoperto i suoi debiti nei confronti dell’artista belga
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In Roy Lichtenstein la maniera radicalmente nuova di considerare la pittura si palesa già nella limitazione volontaria che lo ha condotto ad eleggere
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Esiste, del resto, un suo quadro esplicito come una poetica in atto: una lente d’ingrandimento posata sopra un foglio modifica di questo ultimo la
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In questo stadio finale gioca un ruolo determinante lo scheletro meccanico del fumetto, che, ridotto al suo grado zero, s’identifica con l’estensione
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Ma a sua volta da visivo l’itinerario si trasforma in stilistico ed in esso è dato riscoprire le tracce, sebbene manomesse e congelate, di uno stile
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Così, l’immagine espone, proprio nel senso che questo verbo ha acquistato in fotografia, l’elementare tracciato delle sue linee rifilate e circolanti
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In tal modo Lichtenstein porta avanti le ricerche sulla struttura della percezione, in cui da più di un secolo è impegnata l’arte figurativa
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conservato in qualche collezione pubblica o privata, e nemmeno la sua riproduzione fotografica tirata in migliaia di esemplari, anche se questa ultima
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Questa lezione di pulizia analitica tocca evidentemente anche il livello del contenuto. Una volta messa in chiaro la netta contraddizione esistente
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grandi cartoonists come Al Capp o Johnny Hart. Se c’è reportage, attualità in Warhol, essi si presentano come innalzati alla seconda potenza, al pari
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La morte americana in serie
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Anche i fiori, diciamo la natura e la gioia, dopo le minestre in scatola, la Coca-cola, il ritratto della diva e la morte, non possono sottrarsi allo
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presenza testimoniale del grumo di materia dell’informale si trasforma nella presenza dell’oggetto comune. Viene in tal modo postulata un’espressività
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stato risolutamente cacciato. L’uomo in quanto animale sociale ed oggi anonimo, messo in un canto dagli espressionisti astratti, può rivendicare adesso
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; coerentemente lo scultore conduce questa dispersione di energia fino al punto in cui essa intacca, distrugge l’oggetto medesi mo. L’inutilità come la
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il carattere popolare di questa arte inglese. Esso affonda in un ambito più esteso della Pop Art americana e in sostanza molto differente: tale
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Una linea Neo-Dada è rintracciabile nella sperimentazione di Gianfranco Baruchello (come in Gianni Emilio Simonetti), specie nei suoi montaggi di
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tipografici e matematici quasi sempre in nero. Le pause bianche mettono in tensione i pieni; il gesto si blocca nel segno di chiaro impianto
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In tutt’altra area ci conduce il lavoro di Enrico Baj e di Valerio Adami, a cui possiamo accostare la pittura di Concetto Pozzati e di Emilio Tadini
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, cerca di allargare la presenza materiale dell’opera, ponendola in stretta relazione con lo spazio reale dove si muove lo spettatore. È soprattutto
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Il disegno d’invadere e di occupare lo spazio si precisa in Pino Pascali nel progetto ambizioso di ricreare il mondo, e a tale fine dispiega una
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denuncia, testimonianza di vita, opera di opposizione, in un bene di consumo definito da una quotazione in denaro, l’artista si trova obbligato a
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L’apertura verso il nuovo ha origine nelle zone più impure dell’informale, in un incontro fra pittura d’azione e pittura di materia. Se poi i tempi
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In Kurt Schwitters, ad esempio, le reliquie di un universo privato vengono immesse in una struttura geometrica d’impianto ancora cubista. Più che ad
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Col Neo-Dada l’universo degli oggetti si porta in primo piano, e per allacciare un contatto con esso gli artisti dispongono del gesto e della
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Al contrario il termine Neo-Dada (New Dada) suggerisce una interpretazione riduttiva di questo ritorno all’oggetto, confinandolo più in ambito
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soluzioni in perfetto equilibrio, finirà per venire sciolto spontaneamente o sostituito dal tempo. Trova qui origine la struttura sospesa e fluida di
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Gli ovvi precedenti di tutta questa strumentazione si ritrovano i Rauschenberg ed in Johns, ed anche in quella figura di passaggio fra Neo-Dada e Pop
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provocare in noi la rivelazione di ciò che è l’anonima vita quotidiana. Ciò che impedisce una vivace percezione della scena ordinaria risulta proprio
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(che non di meno è l’artista cui guarda Dine nella sua partenza): la concordanza stabilita fra la cosa e la pittura, possibile perché in Johns è il
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le cose, sfuggendo al nostro dominio, escono dal cerchio abitudinario e confortante che abbiamo a fatica loro imposto. In Doccia verde (1961), ad
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L’esibizione singola, in sequenza, o nella compagine della parete sembrerebbe bastare per chi si è proposto il problema dell’oggetto, ma in verità
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Tuttavia Dine è soprattutto pittore, vale a dire esperto in linee ed in colori, ed è pittorica la facoltà che mette più volentieri in gioco. Per
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Ma ben presto il trompe-l’oeil viene abbandonato per l’uso di un più moderno ed aderente strumento di raffigurazione, il ricalco, che riunisce in sé
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In tal modo il modello e la copia, la parola e l’indicazione dell’utilità trovano libero accesso nell’arte di Dine e concorrono a definirla: il
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e nel mettere da parte simile nozione fastidiosa. Ecco che nella sua automobile in materie plastiche e nei suoi telefoni moltiplica gli aspetti
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Ma in quale direzione espandere le voglie dei sensi, ritrovare corporalmente le cose se il mondo nella sua normalità respinge ogni richiesta del
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, dei suoi linguaggi e dei suoi stereotipi; tuttavia, in modo vivace e produttivo, solo in settori diversi dalla pittura e dalla scultura, quali il
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Nel suo nucleo fondamentale questo libro rappresenta la riedizione del volume Pop Art in USA, edito da Lerici nel lontano 1967. Ma presenta al tempo
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