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un rifugio per desideri di complicità; la loro natura animale ed elastica, la loro realtà di grande giocattolo smuovono la nostra azione, adesso non
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Così il mondo si è mutato in un grande gioco per ragazzi o, meglio, siccome dietro c’è molta consapevolezza, in un’ampia scena per una grottesca
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La grande tela diventa così lo schermo materiale su cui proiettare e lasciare che si espanda uno stato totale della coscienza, che è un fenomeno
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traduce in una sorta di indagine empirica e critica (l’unica libertà di cui si vale è quella critica), e la grande modernità di Lichtenstein consiste
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Per far funzionare i protagonisti dei comics, Lichtenstein incontra una più grande resistenza, specie nel loro alto quoziente narrativo e mitologico
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della promozione dei valori visivi, il viluppo Art Nouveau arriva a disporsi lungo una linea storica, quella della grande tradizione francese, dove la
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risuonare amarissimo) del linguaggio industriale. Linguisticamente è difficile concepire un divario più grande di quello che separa il gesto artigianale
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indifferenza esse cacciano ogni fenomeno nella categoria del consumo. Bene da consumarsi, la bevanda nazionale come il destino della grande diva; ma
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gli autentici valori quantitativi, funzionali e consumistici che guidano il linguaggio commerciale, ma insinuando anche la grande arbitrarietà di essi.
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’Espressionismo astratto e le ambizioni della grande pittura europea.
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’imprimere una accelerazione vitale all’esistenza dell’uomo stesso. Si può riscontrare in Hamilton, come già in Paolozzi, una grande disponibilità di
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, fantasia spettacolare e grande sensibilità tattile e visiva, contrassegna un preciso movimento di ritorno al soggetto umano e alla natura, rendendo
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nulla che è l’io, non si opponesse più all’irruzione del mondo, perché il gesto potesse riunire una grande quantità di dati sopra un universo cui in
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grande mostra newyorkese della fine del 1961 dal titolo The Art of Assemblage. In connessione col Neo-Dada si è parlato anche di una cultura di rifiuti
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una vera rottura si assiste ad una dilatazione degli schemi stilistici; l’autobiografia, la storia lirica e borghese del grande collagista risulta
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) è attraverso la lampada rossa battente di luce alternata che si slarga la grande planimetria della memoria, colorata ancora con le tracce della
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L’immagine di Robert Rauschenberg presenta in ogni punto grande eccitazione e fluidità: nata da un’estroversione, da una vitalità che ha detto di sì
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indicare sia l’ambiente materiale dove si svolge l’happening, sia la scena reale che avvolge di continuo l’abitante della grande città. Le novità apportate
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paradossale in cui gli oggetti e le immagini vengono a trovarsi sulla tela, come attorno alla grande libertà, ma anche debolezza, che possiede l’arte
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svegliare alcuna curiosità, Oldenburg colloca dei pieni ingombranti dotati di grande mobilità visiva. Ma, più ancora dell’ottico, è il tattile a
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grande circuito metropolitano. In questa presente generalizzazione la Pop Art ritorna, meno però come linguaggio, e più come dato di fatto, «natura
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un percorso sintetico dell’arte d’oltreoceano; parlano di New York attraverso l’occhio del grande fotografo William Klein; uniscono il ricordo e la
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nelle intense immagini scattate da Ugo Mulas e poi raccolte, nel 1968, dal grande fotografo nel suo volume New York: arte e persone. Con una leggera
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