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fosse passato alla casa, decidendo di sostare nel soggiorno con qualche rapida capatina tra il bagno, il guardaroba ed il garage. Il gesso e lo smalto
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vedere con indifferenza ostentata e il nostro sguardo, invece di smuoverla di un centimetro o di riuscire a farcela complice, mantiene ed anzi
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identificabili della persona. Mentre l’individuo tende a ricadere nell’anonimo, l’atteggiamento trae vantaggio da questo naufragio, ed anche l’apparato visivo
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fondo ed intricato, dove si annodano episodi e figure reali ed associazioni scattate nella fantasia, brani di ricordi e pure premonizioni. Ecco allora la
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, quanta distrazione e ottusità nasconda un idillio proclamato ed eterno, quanta sterilità l’imperativo del frigidaire sempre colmo di tutti i prodotti del
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La situazione che Rosenquist raffigura appare eminentemente equivoca ed aperta; non è nemmeno sintetica come quella del manifesto pubblicitario, ma
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otto dita, una bocca, due occhi, una cornice di piani d’inchiostro, che compongono la frangina e le bande dei capelli, ed infine una trama di puntini
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Ma a sua volta da visivo l’itinerario si trasforma in stilistico ed in esso è dato riscoprire le tracce, sebbene manomesse e congelate, di uno stile
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, l’incastro ben marginato dei colori tipografici (giallo, rosso, blu, nero, raro, in fondo, il verde), ed infine la frequenza molecolare del retino
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, la apre ad una pura percezione ottica. L’eroina del fumetto, questa bambola sentimentale ed erotica, al pari del suo intrepido partner, non agiscono
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cartoon, lungi dall’essere valido in un settore particolare, fornisce una sorta di filtro codificato per affrontare ed elaborare qualsiasi immagine
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Queste immagini di Lichtenstein sanno di epilogo ed in esse il mondo culturale, che si è lasciato alle spalle, appare misurato con tagliente distacco
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del pittore, divenuto epicamente parossistico ed eccentrico nell’Espressionismo astratto, dal cliché tipografico. Queste immagini di Lichtenstein ci
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fra gli strumenti linguistici, freddi e razionali, e i contenuti sentimentali ed avventurosi, l’infondatezza e l’assurdità di questi ultimi appare
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creazioni della vita; ma, in effetti, ogni minima parte dello spazio reale dell’uomo era ed è tuttora già saturato dalle immagini e dai prodotti di massa
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questa trasformazione l’inerzia conosce un approdo paradossalmente monumentale ed impressionante. Drizzata sulla tela davanti a noi, l’immagine si
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ordinaria (diciamo anche del luogo comune), a detrimento dell’esperienza particolare ed eccezionale che motivava la Pittura d’azione. Per aver scelto la
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universo che mette ormai a portata della mano dell’uomo la luna e ogni altro pianeta, non può mancare la concreta presenza dello spazio: ed è quanto ci
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Hains ha esplorato sistematicamente questo particolare settore del folclore urbano, attento soprattutto a serrare in una sintassi unitaria ed
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Il manifesto accompagna Rotella fin dall’inizio del suo lavoro, segnando le diverse tappe di una tempestiva ed originale evoluzione. All’inizio
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’immagine complessiva, da un’iniziale imitazione del convenzionale spazio a tre dimensioni, passa ad una struttura maggiormente autonoma ed inventata
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maggiore ed un maggiore accumulo di tempo, presupponendo una civiltà tecnologica che, se anche non si è spinta come in USA oltre le soglie dell’era
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oggetti, già così intenzionati nell’ordine dei significati da porsi in stretto parallelismo con le sue tavole pittografiche, dove il segno grafico ed il
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La riduzione della tela alla essenzialità dello schermo ritorna nello sperimentalismo di Fabio Mauri, che si muove fra Neo-Dada ed anticipazioni pop
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, un’area narrativa che costeggia la ricerca oggettiva della Pop Art, senza mai rientrare con esattezza in essa. Un caso particolare ed affascinante è
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primo avuto l’idea di un’originalità a norma di mercato che — proprio per ciò — era allora più originale di ogni altra». Ed ancora, «in Baudelaire il
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Una volta poi intercettato, il presente rivestirà gli specifici connotati dell’attualità nervosa ed accelerata della stagione odierna; e al fuoco
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Portando la ricerca artistica nel mezzo della città e dell’attualità ed operando su e con gli oggetti e le figure esistenti, Rauschenberg ha fornito
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geografica degli States ed, in scultura, la lampadina elettrica e la scatoletta di birra), egli mostra di accettare qualcosa di più di un codice iconografico
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la scoperta ed il consapevole sfruttamento delle possibilità produttive di eventi che possiedono gli oggetti e gli ambienti ordinari. Ogni sua
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maniera pregnante il tema della comune ricerca e di fornire alcuni strumenti ed un bagaglio teorico con un paio di concetti-chiave. Primo tra tutti quello
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di prevaricazione della vista che ha finito per identificare le cose con la loro mobile ed artificiale pelle visiva. Ancora come nel Neo-Dada l
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Gli ovvi precedenti di tutta questa strumentazione si ritrovano i Rauschenberg ed in Johns, ed anche in quella figura di passaggio fra Neo-Dada e Pop
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linguistica ed estetica, fissandola in un mondo esatto di forme.
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imparzialità ed acutezza. Esiste uno stadio medio, se si vuole proprio la linea di vita americana, che si pone come campo da penetrare con le sue merci e con
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ricerche, come passaggio dall’esperienza dell’eccezionale, ed in quanto tale profonda, personale ed irripetibile, all’esperienza ordinaria, con la scoperta
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Se oggi l’uomo è definito dal modo con cui consuma, ed a ciò è ridotto il suo comportamento, questi artisti suggeriscono un nuovo tipo di consumo ed
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Per Jim Dine tutto comincia con l’oggetto ed interrogando l’oggetto, e seppure se ne allontana ad esso ritorna come ad una condizione obbligata. L
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È stato così messo in moto un processo allo scopo di ripossedere quella sola esperienza che ci è data oggi: l’esperienza anonima ed intersoggettiva
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Dine riprende la questione a questo punto, ma l’accordo si muta ora in distacco, così acuto è in lui il senso della specificità ed indipendenza di
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Dine si preoccupa di facilitare al massimo l’esibizione dell’oggetto curando attorno lo spazio e l’illuminazione: la falce, la pala ed il coltello
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Dine affronta esplicitamente questo tema, ritagliando sezioni di camere da letto e di stanze da bagno con tutto il repertorio di oggetti quotidiani ed
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È però inevitabile che l’esibizione dell’oggetto susciti una fila d’incidenti, si direbbe, a catena. Il primo ed ancora interno che può capitare all
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questo procedimento e, come aveva già fatto Johns, scrive vicino all’oggetto con franchezza esposto in carne ed ossa il corrispondente nome inglese
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Tuttavia Dine è soprattutto pittore, vale a dire esperto in linee ed in colori, ed è pittorica la facoltà che mette più volentieri in gioco. Per
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trasformano nella fisicità onirica in inconsistenza scoraggiante ed in ostilità. La sensazione del molle che è qui fra le prevalenti, con troppa
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Ora, laddove l’abitudine percettiva incontrava come dei vuoti incapaci di trattenere lo sguardo, oppure uno scenario così risaputo ed uniforme da non
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Si può riscontrare oggi una ripresa di interesse nei confronti della Pop Art ed a simile ripresa si accompagna pure una diffusione dei suoi modelli
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confronti dell’impostazione impura ed inglobante di Rauschenberg.
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processo, rendendo automatica l’esperienza ed impedendo quindi ogni esercizio diretto — è una riflessione di Walter Benjamin —, mette capo appunto ad
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