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del non finito. Le figure sembrano modellate in un blocco unitario, come se un’unica massa di pasta biancastra fosse colata dall’alto a formare con
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Si apre qui la questione del realismo, della tranche de vie, di tutto quanto fa pensare ad uno scrupolo di verità realistico. Ma Segal sa che il
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’immagine satura tutto lo spazio disponibile, come i ventisei metri di F-111 del 1965, che si dispongono lungo le quattro pareti della stanza. Se il quadro
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, una carica d’inquietudine e perfino di allarme, diffuso in ogni parte del quadro sebbene non localizzato in nessuna. Capovolgendosi, la figurazione
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La situazione che Rosenquist raffigura appare eminentemente equivoca ed aperta; non è nemmeno sintetica come quella del manifesto pubblicitario, ma
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Due quadri dell'americano, Mezzogiorno e Arcobaleno (entrambi del 1962), riassumono in modo scoperto i suoi debiti nei confronti dell’artista belga
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diventa l’esperto in un ramo particolare: nel suo caso quello della comunicazione visiva che si esplica attraverso il genere inflazionato del fumetto. La
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Esiste, del resto, un suo quadro esplicito come una poetica in atto: una lente d’ingrandimento posata sopra un foglio modifica di questo ultimo la
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iconografica, gli permette di lavorare indisturbato al livello del linguaggio: ciascun suo intervento mira infatti a circoscrivere gli aspetti formali del
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In questo stadio finale gioca un ruolo determinante lo scheletro meccanico del fumetto, che, ridotto al suo grado zero, s’identifica con l’estensione
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Significativamente il pittore è costretto a rinunziare al dispersivo piano americano dei suoi personaggi iniziali del 1961 e, serrando l’immagine in
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Blang e Blam del 1962 si arriva a Varoom del 1963, dove l’onomatopea, questa parola-suono-azione-segno, si slarga come un sole di violenza ad occupare
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riguarda le qualità percettive dell’immagine. La promozione del visivo, mentre circoscrive la vita dell’immagine nell’ambito della sua esistenza esterna
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: tuttavia il pointillisme dell’americano non nasce dall’analisi del dato della coscienza «sorpresa nel momento attivo del suo incontro col fenomeno» 47, ma
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Per altro, Lichtenstein allarga ulteriormente lo spazio del suo lavoro: se gli oggetti e i personaggi hanno fissato le sue prime posizioni, la
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Pur conducendo fin qui una sorta di esercitazione su un materiale trovato (anche quella del fumetto è un’image trouvée), Lichtenstein va oltre lo
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braccia conserte (1962) non è più la serrata costruzione plastica cézanniana, ma una piatta figura del moderno Epinal meccanico, dove un contorno
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Dal lavoro che sin qui ha accumulato, l’americano tira adesso una conclusione inevitabile: come tutti i linguaggi commerciali, anche quello del
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didattica della visione: l’indagine linguistica che persegue da un paio di anni perviene, adesso, ad una sorta di conferma della bontà del metodo, di finale
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formale-percettiva si conclude positivamente in una sorta di ironia bloccata. Del resto, circoscrivere un gesto rispetto a una situazione drammatica che
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accenno ad accostarsi alla foto traduce la tentazione del mondo reale, se ne misurerà il cammino percorso e il capovolgimento. Con la Pop Art in genere, e
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può farlo solo sul piano del linguaggio, com’è ormai assodato), ripiega, tessendo attorno alla realtà un discorso retorico. Come è il caso dell
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funzionali e all’uso del silk screen fattone da Warhol, in quadri che capovolgono la foto nella pittura con scoperto intento di frode. Mel Ramos e
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Rivalutazione del luogo comune
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contribuiscono in così larga misura alla creazione del décor urbano, sono apparse ad alcuni artisti come il potente fulcro immaginativo e irrazionale dell
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, realizzate attraverso l’azione del maglio, costituiscono una sorta di omaggio monumentale e formale celebrato ai rifiuti industriali, ottenuto
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Hains ha esplorato sistematicamente questo particolare settore del folclore urbano, attento soprattutto a serrare in una sintassi unitaria ed
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Il manifesto accompagna Rotella fin dall’inizio del suo lavoro, segnando le diverse tappe di una tempestiva ed originale evoluzione. All’inizio
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pubblicitaria. Si passa così dall’iniziale mimesi del pacchetto alla sua successiva ricostruzione, restituendo la sua diretta proiezione materiale, e l
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Il presente discorso vale poi espressamente per Blake, che si propone appunto di rivelare lo spessore umano del folclore cittadino, trasformando ogni
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’è quella della Pop Art. In Germania un impiego interessante del materiale fotografico è fornito da Lueg e da Richter. Mentre Konrad Lueg ripete in
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maggiormente visivo, di abbandonata partecipazione alle apparenze del mondo oppure di elaborazione dei segni primi di un nuovo vocabolario. Ciò che
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, tenta di risalire al mondo del soggetto, recuperato nella sua indissolubile totalità di mente e di corpo, uno sganciarsi dalla sfera pubblica del
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Rauschenberg: la celebrazione del presente
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del quartiere, di New York o del cosmo: i piani si sommano in ciò che è appunto l’oggi, l’attimo che si vive simultaneamente con dentro Telestar, il
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Questo mondo che trascorre sulle rotaie rapide del tempo, esige una presa altrettanto veloce, e le molte tecniche messe a punto da Rauschenberg — il
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Johns o il buon uso del banale
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Pop Art è nello stesso tempo una causa e una riprova della rivoluzione visuale che è intervenuta nella nostra percezione del mondo, come del processo
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e neanche è un falso, un anti-valore. Nel momento stesso che registra la forza d’impatto del fenomeno che, bloccando l’orizzonte visivo, non ammette
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Per questo avviato rapporto, l’arte e la società del consumo, come lo sperimentalismo estetico e la cultura di massa, non si voltano più con
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Come condiziona la nostra visione del mondo, l’esperienza della quantità, che si presenta solidale solo con l’astrazione della mente e che
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che sporgono da un ambiente all’altro (Duplice bagno rosso, ancora del 1962). Ma se l’immagine doppia l’oggetto e si situa nei confronti di questo in
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una mensola posta alla base del quadro, la sua ligia contraffazione a trompe-l’oeil, ma triplicata per lo meno nelle misure, veleggia in alto sulla
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conto del come si fanno i quadri. L’immagine risulta sempre modellata sulla cosa, ma la riscoperta dell’autonomia dell’arte così prossima alla gratuità
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veramente disinteressato né libero. Non volendosi sbarazzare del mondo, ma non potendolo neppure accettare senza contestazioni, l’artista americano sviluppa
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trasformano nella fisicità onirica in inconsistenza scoraggiante ed in ostilità. La sensazione del molle che è qui fra le prevalenti, con troppa
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stato definito alquanto impropriamente la seconda avanguardia o la neo-avanguardia, rispetto all’avanguardia storica dei primi tre decenni del nostro
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organizzate, si sono addossate, fra gli altri compiti, anche quello centrale di smascherare simile opacità del reale, di svelarlo, di portarlo alla luce. Per
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-del-moderno o di postmoderno. Del moderno la Pop Art, continuandoli, ha esteso fino alla massima dilatazione due procedimenti di base, senza i quali
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Nel suo nucleo fondamentale questo libro rappresenta la riedizione del volume Pop Art in USA, edito da Lerici nel lontano 1967. Ma presenta al tempo
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