Piccolo mondo antico
cosa di minaccioso e di formidabile per quei soldati, che le stesse mura delle case nereggiassero d'odio. Quando la diligenza entrò nel corso di Porta
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assolutamente saperne. Allora entrò nell'argomento senza pronunciar nomi. Voleva parlare al professore di quelle tali carte, di quelle vecchie lettere
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Franco. "Apra, signor Maironi." Era la voce del Ricevitore. Franco aperse. Entrò un signore vestito di nero, in occhiali; dopo di lui, il bestione
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alto e in basso, corse giù per la scaletta ed entrò in casa tutta trepidante. Povera donna, era in terreno proibito e non aveva in mente che lo
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momento di partire, di esser solo, di correre verso Oria, perché, qualunque ne fosse il pericolo, era ben deciso di andare a Oria. Entrò in una carrozza di
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spalle né volle più saperne di lui nel poco tempo che visse ancora dopo la morte del suo agente. Il giovane entrò nell'insegnamento, fu professore di
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usciva dalla porta della chiesa. L'ingegnere vi entrò e ne uscì subito col sagrestano che stava preparando gl'inginocchiatoi per gli sposi. Costui
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soggiungeva subito: "Povero signor Gilardoni! Povero professore!". Ella entrò frettolosa, con la testolina bionda chiusa in un gran cappuccio nero
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consolato il suo "regiôr". "No no!", esclamò Franco. "Andate, andate! Prefetto, persuadili tu!" Ed entrò nell'alcova. "Partite?", gli disse Luisa con quella
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due o tre presenti rispondevano "sem chì" e incominciava l'entro in tre o la partita in quattro. Il vecchio cameriere, affezionatissimo a don Franco
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. "Ahimè!", sospirò lo zio. Non s'era ancora finito di vestire che Luisa entrò e lo pregò, col pretesto del cattivo tempo, di restare, di lasciarla
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scalmanata, con la testa piena di gendarmi, di perquisizioni, d'arresti, di terrori e di pianti. Salì le scale del giardinetto Ribera, entrò difilata in
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comune malcontento. Ciascuna volta che l'uscio si apriva, gli occhi spenti dell'uno e gli occhi foschi dell'altra si volgevano là. Una volta entrò il
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, trovata aperta la porta di strada, entrò, chiamò don Giuseppe, chiamò Maria. Poiché nessuno rispondeva, piantò sua moglie sopra una seggiola e discese
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traverso, quale nella luce più opportuna ad un devoto atteggiamento e quale nell'ombra più propizia ad un sonnellino proibito. Franco entrò in sala
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non ha mai raccontato neppure a me. Io non entro, allora, in loggia, perché credo che si apra più volentieri con la piccina sola. Si vogliono un gran
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e sorridente, entrò il professore. Egli vide che sua moglie aveva gli occhi bagnati di lagrime e che Luisa pareva sovreccitata. Salutò mogio mogio e
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scala che Pedraglio e l'avvocato dovevano salire per andare a letto, e si diedero la felice notte. Luisa entrò nella vicina camera dell'alcova; Franco
Accademia della crusca
