Penombre
sento un esule di tutti i mondi; se la fanfara delle tue parole mi profumasse di girani e viole questo povero petto che sospira all'odor del cataletto
Penombre
maledissi gli angeli per me, per tutti gli infelici, a cui avvelenò la giovinetta vita il contemplarli, e la manìa precoce delle parole dette a bassa voce
Penombre
, tutti all'aperto! Presto, rotonda - e rubiconda nella bonaccia, la bella faccia risplenderà. Corna a ponente, luna crescente! Betulla e salice, olmo ed
Penombre
antico, chiesi novelle: moribonda l'una, l'altra al letto davanti a pregar la madonna e tutti i santi. L'ammalata morì; fu un epitaffio breve alla porta
Penombre
torrò, se vuoi, i lunghi affetti e i voti, appesi insieme un di da tutti noi, bimbi devoti! E verrò teco, in mezzo alla campagna, a semplice orazione
Penombre
tutti i sogni del cielo ho già sognati; credo agli angeli adesso, agli angioletti di vaghe aureole bionde incoronati... Volumi, io vi saluto, imparai
Penombre
sogno; è un'alcova pulita e silenziosa, è il delirio, è l'oblìo d'ogni bisogno; d'ogni bisogno, d'ogni legge umana, di tutti i gioghi alla carne
Penombre
la fronte; quei buoni curati li hai tutti scordati? Pensa ai bimbi del lido, ai ritornelli che col vento venian dai navicelli; e mi dicevi, seduti
Penombre
, nell'insonnia, sulla casta cetra delirando, il tuo sacro invoca pace genio pensoso! Deh quella pietra, quella pietra additaci, padre di tutti noi
Penombre
guardar - E già mi avventavo... Ma il nume rispose - Un solo fra tanti, fra tutti. . . a che pro ? Pei versi e l'oceano, pel turbo e le rose, poeta, il
Penombre
digiuno - l'han fatto morir. Gli ostieri, sa domine ? - son tutti testardi... " Eh vecchio! gli è tardi - bisogna partir ". Partire! ma...e l'anima? - sù