Penombre
piangeva l'amica diletta sepolta sulla vetta di una qualche piramide d'Egitto; e certo, nel tragitto di quell'ottobre, gli mancò la lena, al pensier di
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bianca e delicata, vorrei sporcarmi al suo nobile petto: l'arte soave sulla lena innata, e sulla forza verserei l'affetto O Polifemo! il gaio mondo
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l'estremo sacramento, non farei testamento, per morir colla mia sulla tua faccia, e all'inferno volar dalle tue braccia! Noli 186...
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l'Accidia, l'Accidia anima pia, soave primogenita del ciel; e verrà spesso nella stanza mia perché le aggiusti sulla faccia il vel. Poi la Lussuria: le
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dolce viso che in paradiso tondeggierà! Corna a ponente, luna crescente! Oh come è limpida la collinetta, e l'aria pura sulla pianura ; oh senti i cori
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sulla tua mensola con Gesù Cristo in mano; forse il beato Angelico fu un tuo vicin di cella, forse la tua facella lambendo a notte il suol, di sotto
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, brancolando, i tuoi parenti, ad uno ad uno. - Chi sei tu ? - Non ricordo...- E il domicilio ?... - Sulla terra! - Ma dove ? - É il mio segreto! E di
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in agguato io vedea sulla sua porta filar la tela delle voglie ardenti, piangete meco: Serafina è morta. Morta: l'amante dell'ultima notte n'ebbe gli
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, nell'insonnia, sulla casta cetra delirando, il tuo sacro invoca pace genio pensoso! Deh quella pietra, quella pietra additaci, padre di tutti noi
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abito stupendo, lacero e vuoto sulla coltre mia, come il nimbo che un angelo, cadendo, perde per via.
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farfalla è qui la settimana un bimbo il mese. Era ben mesto, o miei poveri amori, ché sulla strada, quando son venuto, mi seguiva un convoglio di dolori
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l'ebete mondo gli appar giulivo, che ha sulla faccia immobile un punto ammirativo: che i nostri mar son lucidi, le nostre case bianche, e che dell'ali