Penombre
Domus et placens uxor. La bella neve! scendete, scendete, leggiadri fiocchi danzanti nei cieli; come perluccie coprite, pingete i tetti, i tronchi
Penombre
Nelle eterne solitudini ride il sole come un pazzo, e le fervide risate son di raggi immense ondate; per le selve e i precipizi, lungo i solchi e
Penombre
Staman nel bosco stavo tutto solo i gorgheggi a tradur di un usignuolo, quando un falco calò sul picciol nido e ripartì con un superbo grido: la voce
Penombre
, quattro occhietti brillanti studiavano gli uccelletti e i viandanti. Io passava di là quasi ogni sera e m'avean le due donne in simpatia, ché, fra tanti
Penombre
castagne, empiono i rami a cui cascan le fronde, e i nidi abbandonati son circondati - di testine bionde. La casicciuola e la castalderia colman la
Penombre
Pel ragno sospeso tra fila d'argento i baci del zefiro son sbuffi di vento. Al verme indifeso togliete la fede che il fango non l'odia che l'astro lo
Penombre
patiboli; l'ora che il frate le celle, e l'amore lascia i postriboli. L'ora che, errando per la fredda chiesa, sbadiglia il chierico; e la matrona si
Penombre
A MIA MADRE I bei vegliardi dallo scettro d'oro che per la neve, sotto il ciel sereno, sostar sommessi alla mia porta udìa, la notte della santa
Penombre
É notte: azzurro il ciel, tonda la luna che disegna sul lastrico i ritratti dei comignoli; dormono i tranquilli umani, e i gatti per le note gronde
Penombre
- dell'acqua lustral. Cantavan nell'ampie caserme i tamburi. Nei vicoli oscuri, - coll'ansia nel cor, i giovani imberbi battevan le traccie di pallide faccie
Penombre
abbaglianti, ammiccan gli occhi i santi e parlano fra lor. - Ahimè! - sussurra il martire che da una nicchia brilla: - uno spruzzo acidissimo mi entrò nella
Penombre
pianura, benedetta da Dio; avrai le rime e i fior della natura, e l'amor mio. Io so trovarli i mesti sentieruoli pieni di caprifoglio, e in un bosco ben
Penombre
. Piangono come vedove le biade, e l'elegìa, battendo stelo a stelo, addormenta le selve e i nidi invade, i nidi pieni di piume e di gelo. Che narrano le
Penombre
, questuando il sorriso e la carezza benedicendo i cenci e l'allegrezza... E forse ancora qualche vecchio amico, dalla febbre e l'età fatto pudico, ti getta il
Penombre
Se tu fossi seduta al fianco mio quando pesa su me l'irrevocabile odio d'Iddio ; se vedessi i tuoi cari occhi profondi quando, al vuoto del cor, mi
Penombre
Vivis rosa grata et grata sepulcris. I bei giorni trascorsi al presbitero! O mio santo curato che al giovinetto amico schiudesti il dolce asilo
Penombre
mento, evoca da quei fogli impolverati i suoi studi passati, e vi rannoda, palpitando, i fili degli anni giovanili.
Penombre
Vidi schifose diventar le belle, e vidi i buoni diventar cattivi; vidi col minio all'anima e alla pelle, i casti santi e gli angeli lascivi. E
Penombre
, giumento è anch'esso se desìo lo punge di far commenti! E lo danni alle forche il capitano, se, a pergamo salito, contro i fratelli che mordono il
Penombre
santo oblio, come un intingolo della massaia quando i fittabili tornan dall'aia ; quando gorgoglii è tutto tuo l'ingegno, o a poco a poco, come un
Penombre
l'ale, seminando un pispiglio interminato; del povero annegato credo saranno i bamboli innocenti e i prossimi parenti che ritornano, orando, al patrio
Penombre
Albo signando lapillo. Egli aperse quel dì le sue finestre, guardò nel cielo e ringraziò l'azzurro; sorrise ai fiori e ringraziò i profumi, e disse
Penombre
chiuso adesso fra quattro assicciuole? I preti gli parlarono in latino girando intorno colle negre stole. Come due remi a un naufrago legati le stan
Penombre
: " Fingi, ridi, pensaso buffon! La moneta dell'uomo infelice non ha corso, nè luce, nè suon! " - Gote mie cui non seppero i baci mascherar del sol velo
Penombre
biancheggia, non batton fronda i platani per le deserte vie, sparse di strane ombrìe. Qui il tarlo, occulto e vigile come le noie umane, solo negli
Penombre
! Errando teco, pallida Sofia. Vi cantava la messa un cherubino, e vi nascean colombe ed usignuoli: oh il bel cammino, fra le intatte bianchezze e i
Penombre
Come è bella la sera in mezzo ai monti! Te ne ricordi?... ti ricordi quando si vagheggiava i rapidi tramonti, e tornavamo a braccio, e sussurrando
Penombre
a uno stuolo di larve leggiere che andavano a volo; sorgeano, svanivano, cantandomi allato, cantandomi i canti del tempo passato. - Rammenti
Penombre
vil senso l'anima mi punse; vissi aspettando un mio fantasma bello che mai non giunse; vissi a fior d'acqua, fra i giunchi materni, e il sudiciume non
Penombre
parte ov'è annicchiato il core!... Poi le perle arrivar, tremule faci, a lambir mollemente il suo candore, come i miei baci. Ed io gridai: - Figlie
Penombre
Respondit Jesus : Neque hic peccavit, neque parentes ejus; sed ut manifestentur opera Dei in illo. . Joan. IX. 3. Là nel Museo, fra i poveri avanzi
Penombre
che l'Adamo indura; e l'altro silfide educata ai pudor della natura. Son mille secoli che i due chèrubi insiem corron la terra, fra rose e triboli, in
Penombre
, e tu m'intendi e taci: le tue carezze sono unguento steso, nettare i baci. Con te la vita è placida fiumana Che i burroni scordò onde discese: una
Penombre
. . . Oh dimmi i fantasimi che sogni nei cieli ; se posso, cingendomi di candidi veli, se posso evocarli, se posso imitarli! Qual fu stanotte, quando tu
Penombre
; Ripenserai le lagrime delire, e i giuramenti a Dio, o bugiarda, di vivere e morire pel genio mio! E allora sentirai l'onda dei vermi salir nel tenebrore, e
Penombre
i vezzi non invidiano dei fiorellini estivi; ho un uccellino in gabbia, un canerin gentile... febbraio, marzo, aprile... ecco l'estate ancor! L'estate
Penombre
opachi occhi di buoi. Mordea la folla collo sguardo muto le nudità di latte e di velluto, e correa, dietro i vaghi ondeggiamenti del morbido corsetto, i
Penombre
paternostro e l'ave, culle derise e sucide di coscienze ignave? Tra i fili del telegrafo, col fischio del vapore, ti sparvero dal cuore l'ostia e il
Penombre
folto crine che vi bacia il viso; deh, non negate alla mutata scena i firmamenti del vostro sorriso! Ché saran santi sorriso e corona, fosse del volgo
Penombre
del Bello e del Ver!... Avviva i fantasimi che vivono un'ora, le amiche dell'anima che un soffio scolora; ti gonfia di orgoglio, vigliacco diventa
Penombre
crede; abbatti, uccidi, interroga i morti e le rovine, cingimi, o bardo, al crine l'irrevocato allòr! - Egli lasciò le facili gioie, le soglie care. E
Penombre
bulbilli, intemerato popolo di ebrei, stan la manna a aspettar della rugiada, sotto le branche degli scarabei, sbadigliando; quando gracchian le rane i
Penombre
lavagna ; in chiesa, a vespero colla sorella, girare i briccioli della scarsella, come un rosario; lo trovo in villa, dal ciel, dal gemito di qualche
Penombre
arboretti è un lottar di equilibrio e di scambietti per non schiantarsi, agli schiaffi potenti opponendo gli inchini e i complimenti. E una lepida quercia a
Penombre
fra i comignoli e il selciato, che freddo per le strade, e quanti ombrelli!... Ho il corpo affranto, e un sigaro appestato: fumo, fumo, il tuo stato
Penombre
nel fango si educò di un cataletto, nulla udiste venir lungo lo stelo, verso i petali schiusi, e verso il cielo? O fior, centuplicatemi l'olezzo
Penombre
dal cor salga alle chiome, prima che tutta la mia bionda aurora, m'abbia lasciato! Dammi per poco ancora la vaga aureola che han presa i disinganni; il
Penombre
di fior. Un serto facciamogli del nostro pensiero, ma casto, ma placido, ma bello e leggero; ci basti il suo bacio per leggere i fati, per viver beati
Penombre
dolce viso che in paradiso tondeggierà! Corna a ponente, luna crescente! Oh come è limpida la collinetta, e l'aria pura sulla pianura ; oh senti i cori
Penombre
turberan, scontrandola, l'ironia del mio viso; nell'orgia e nella nebbia fui di un mio sogno in traccia, né ho mai guardato in faccia i corpi intorno a me