Penombre
profumo dei fiori e dei vini; le gonne di seta, nell'ombra compresse, con lunghi bisbigli ridevano anch'esse. E Lisa, una pallida dall'occhio di foco
Penombre
La caravana dei desiri miei verso di voi salìa, donna divina, come una fila di camelli ebrei al limitar di mistica piscina. Oh se giungeva ad
Penombre
Come un mortale anelava il fuggente globo di Venere; e le montagne sotto il dì nascente parean di cenere. Era l'ora del sonno, e del dolore, e dei
Penombre
Costei, la bionda dagli occhi procaci, costei, la bella che ha fralezze di fior, raggi di stella, io la vorrei compagna e schiava dei dolori miei
Penombre
Noi siamo figli dei padri ammalati; aquile al tempo di mutar le piume svolazziam muti, attoniti, affamati, sull'agonia di un nume. Nebbia remota è lo
Penombre
dei nostri lunghi amori, quand'io portava al tuo dolce lenzuolo carezze e fiori. Ripenserai la fiammella turchina che ci brillava accanto; e quella
Penombre
De mémoire de rose on n'a jamais vu mourir de jardinier. STENDHAL. Sull'infanzia dei germi e delle fronde il marzo sbuffa; alle ospitali gronde, alle
Penombre
Un dì due chèrubi in un essere sol vestir la creta; quel dì fra gli uomini giunse a esultare e a piangere il poeta. Uno era lamia conscia dei mali
Penombre
, serbiamolo al biondo suo lucido crin! E tu che ti nomini l'immenso avvenire, tu culla dei gaudii, dei pianti e dell'ire, lo guarda, e inargèntati, lo
Penombre
guardava attonito, triste, cogli occhi immoti, l'universale accendersi dei continenti ignoti; egli sognava, o limpido raggio, o profondo velo! la
Penombre
agonizza sul campo di battaglia: quando pei valli dell'orrenda lizza la morte raglia, chi nei sentieri ove palla non giunge sta in guardia dei giumenti
Penombre
cercai del mondo; ma l'empia ressa dei calci fraterni turbava il fondo, e, poiché il fango sal come la nube, come l'incenso e la prece devota, sul
Penombre
belle donne, o poveri fanciulli? Ma gli è dono degli angeli svanire, e l'infrangersi appunto è dei trastulli. Non credete che il suo corpo divino sia
Penombre
buoni e memori testimoni dei morti; occhi celesti, estatici in cima a eccelsi porti, avean veduti i secoli, travolti a cavalloni, cadere in ginocchioni
Penombre
Quella notte davanti agli specchi della casa un fantasma passò; e ai ritratti dei poveri vecchi alzò il pugno, e gemendo parlò: - Siete teschi
Penombre
Respondit Jesus : Neque hic peccavit, neque parentes ejus; sed ut manifestentur opera Dei in illo. . Joan. IX. 3. Là nel Museo, fra i poveri avanzi
Penombre
, per le strade e le piazze: io cercherò colui che l'a- nima mia ama. - Io l'ho cercato e non l'ho trovato. CANTICO DEI CANTICI Caniico dei Cantici
Penombre
avvinghierei sprezzando il tuo rifiuto, e se il preludio dei baci incomincia ove finisca ignori!. . . Oh abbassa il velo, fuggi, e prega il Signore
Penombre
popoli pastori, dove volàr gli spiriti dei sofi e dei cantori? Che disse Giove olimpio? Osiride che disse? Che fan le stelle fisse? Dove svanir le
Penombre
dell'avvenire ; abbiam veduto agli alleluia accanto gli infiniti sospir dei derelitti a Dio salire; e una canzone di speranze impavide ci ha volti al firmamento
Penombre
ulivo, querciol, cipresso, il tempo è adesso di dondolare e di cantare: il segno è certo, fuori al concerto! Cadenze e inchini - e dei più fini al
Penombre
, in attesa dei confetti ci ponemmo a desinare; era il giorno del compare, un bel giorno in verità! Dio! d'argento son le nuvole... Io non l'ho sul
Penombre
l'universo in un minuto. L'universo imparai! Non domandate al levita e al filosofo gli arcani: un vagito di bimbo, ecco la fede, ecco il segreto dei
Penombre
artificiale, prima d'essere un fior forse fu un cero di funerale. O fantasìe dell'ammalato ingegno! Penso, guardando il tuo largo mantello, a quel dei
Penombre
; chi sente, al mar dei secoli curvato, l'avvenir ricongiungersi al passato; chi abbandona, oltre il mondo, il crocefisso, non entra in chiesa, ma ti
Penombre
bimbo, a te vicino: un grido del becchino mi rapì le visioni. Perchè nascesti ?...dissero alla povera madre che a sè chiamato avevati dei cherubini il
Penombre
dei posteri e del sol. Tu che inceppasti il fulmine, prosa lanciando in cielo, sicché alle stelle vergini hai lacerato il velo; tu che, buffon, le
Penombre
i vezzi non invidiano dei fiorellini estivi; ho un uccellino in gabbia, un canerin gentile... febbraio, marzo, aprile... ecco l'estate ancor! L'estate
Penombre
tuo petto è un corsaletto dei vecchi dì colla malìa nascosa; o bella donna di latte e di rosa. O bella donna che sembri uno stelo mietuto in cielo
Penombre
faccia di una donna onesta! Ma, seguendo il suo strascico di seta, il mio cor sospirava: - O bella creta, va', domanda alla Venere di Milo la lista dei
Penombre
É notte: azzurro il ciel, tonda la luna che disegna sul lastrico i ritratti dei comignoli; dormono i tranquilli umani, e i gatti per le note gronde
Penombre
mio; non vi inchiodar l'affetto dei bimbi, e la virtù! E la ricchezza, dalla creta evasa, che renderemo all'anima lassù! La ereditai per te, mio
Penombre
e le placide sponde delle profonde - gioie albergatrici? Come restare? Abbacchiano le noci sulle montagne ; già dei fanciulli le garrule voci, fra le
Penombre
vergogna mi mordeva il core d 'esser poeta. Uscii - piovendo gocciole sottili, le cime nascondea dei campanili il nebbione, e la cupola del duomo, senza
Penombre
fosse il retaggio, il motto dei guerrier della lira e del pensiero, vi inchioderei sul cor!... ma gli è lo scotto del mondo intiero! Andatene, per Dio