Penombre
all'aurora! -
Penombre
infinita; fratello, inginocchiati, degli angeli è l'ora; le guance mi sfiora l'aurora del ciel... Son tre che mi accostano, son tre che rammento; son
Penombre
guarda, e t'indora; gli innonda d'aurora l'astruso cammin. Se il peso del genio, se il marchio del vate son l'onta e la gloria che Iddio gli ha
Penombre
tue pupille, e l'aurora che vola dalle tue labbra colla tua parola... Sarà l'inno del verme all'infinito, sarà il ringhio che simula il ruggito, non
Penombre
ricciuto, o cadavere, o uccello in mar veduto, ah dimmi, dimmi che nel ciel dimora. e che tu te 'n dimentichi all'aurora! Non vedi? son pallida, son
Penombre
dal cor salga alle chiome, prima che tutta la mia bionda aurora, m'abbia lasciato! Dammi per poco ancora la vaga aureola che han presa i disinganni; il
Penombre
tremola forse la grande aurora... dalla profonda gora la farfalla uscirà! Musa, quel dì la lapide peserà sul poeta: ma tu, prona al mio tumulo, di serti e