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Passa l'amore. Novelle

241514
Luigi Capuana 34 occorrenze
  • 1908
  • Fratelli Treves editori
  • Milano
  • verismo
  • UNICT
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Passa l'amore. Novelle

gran diluvio della giornata. Don Pietro ne era impensierito. Con quell'ammasso di neri nuvoloni che fasciavano l'orizzonte, ora che il sole era sparito

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fondo all'animo. E in quell'istante, due terribili anni della sua giovane vita chiusa e nascosta le balenarono davanti a gli occhi, le accesero il

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quella casa e il santo prete vedeva ora quasi con rimorso che la tristezza si era piuttosto aumentata. Quell'uomo che stava rinchiuso nella sua stanza

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! Ah! Ah! - Che cosa diceva ora quell'avvocato arruffone?... - Ma sì, ma sì.... Col matrimonio di donna Querinta Soldano.... appunto!... baronessa di

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Le febbri lo avevano sfinito. Dormiva sur un po' di strame; non c'era neppure un pagliericcio in quell'antico frantoio di ulive che non serviva piu

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fazzoletto di cotone con fiorami rossi su fondo giallo, annodato e riannodato per le cocche. Aveva pianto tutta la nottata, commosso di quell'inatteso regalo

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!... Dovresti avervi.... ecco, là, sì.... quel.... no, quell'altro!... Bravo! Qui, si sa, prezzo fisso, pri fi, come dicono a Parigi.... Dunque

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negozio, gli occhi si rivolgevano sùbito lassù per accertarsi se ll fazzoletto fosse ancora al posto. Quell'ansietà che egli sentiva ogni volta che

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, infine quell'idea poteva essere benissimo una superstizione da femminucce, come diceva suo suocero. Gli affari, sì, non prosperavano come prima, ma li

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, specialmente quando, lasciandosi prender la mano dal soggetto, parlava di rivendicazioni e di tante altre belle cose che aguzzavano l'avidità di quell'udienza

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abbandonate! Essere scampati vivi da quell'inferno gli era parso un miracolo. - Zi' Croce, fratello mio, non mi abbandonate! Il leprino aveva una palla nella

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Quell'angosciosa nottata egli non l'aveva dimenticata più; il riverbero di quegli incendii gli era rimasto davanti agli occhi, e negli orecchi i

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stesso tempo spaventato di quell'accusa. - Senza assoluzione e senza il santo precetto? Doveva morire come un ebreo dunque, lui che era stato sempre un

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era scappata via con quell'amante, ma era andata in campagna, da certi suoi lontani parenti. Alla sentenza del marito, la signora Dea fece una

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quell'insidioso tic-tac con cui il lontano collega credeva di rivolgersi al collega per imbastire un po' di conversazione telegrafica, a dispetto del regolamento

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a che la presenza di quell'estraneo non lo faceva rientrare in sè. - Andiamo! Che cosa è questo, signor notaio! - Non sono padrone in casa mia? Non

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Ah! quel dottor Ballocco era stato un uccellaccio di male augurio. Sì, sì, nella casa nuova si stava larghi e comodi, ma quell'inverno il povero

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; eccettuato quell' impertinente del Caniglia! Egli, al contrario, andava a piantarsi vicino a una colonna, imperterrito, col petto dell'abito infiorato

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vedevo uscire e rientrare a ora fissa, con esattezza meravigliosa. - Era felice quell'uomo? No, non era felice; me lo disse egli stesso una sera. La sua

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a qualche cosa! - fece donna Ortensia, svincolandosi e andando ad affacciarsi alla porta per accertarsi se passava gente per la via. In quell'istante

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indimenticabili, di cui essi ragionavano spesso, ringraziando Dio e la Madonna. - Vedi? Da quell'anno tutto ci è andato bene. Col bambino è entrata in casa

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, e voleva approfittare di quell'occasione per diventare amico di famiglia. E aveva spruzzato d' acqua fresca il viso della svenuta, e le avea

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figlia), resisteva ai consigli, alle minaccie, e fin alle bastonate, stregata da quell'infame (non diceva più bravo figliuolo) che voleva disonorargli

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quell'animaccia storta di don Basilio Cuti. Ora toccava a lei agire da uomo: sollecitare gli avvocati, dare schiarimenti al Tribunale, alla Corte, buttarsi ai

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io non ne ho voglia. - La Trisuzza dello Storto non è scappata con te? - La Trisuzza? Chi l'ha detto? Quell'infamaccio dello Storto? - Figlio mio

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condotta quell'assassino? - E il cervello mi va via! - Donna Ortensia, fate prendere un boccone a compare Nittu! E lo Storto e la moglie si insediavano in

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qua! Tenetevela: non so più che cosa farmene! - volete scommettere, voscenza, che lo Storto e quell'altra - non voglio neppur nominarla - gli

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, mezzo vestito.... E quell'uomo gli si buttò ai piedi, pregando: - Pei suoi morti, mi nasconda!... Ho i Compagni di Arme alle calcagna! Allora, oltre i

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nella grotta, afferrò per una mano la giovane. - È persona di casa mia, - disse don Pietro; - lasciatela stare! E Scosse quell'uomo pel braccio, senza

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! All'eta che abbiamo parlo anche per me - certi spropositi bisogna evitarli! Pur troppo, a quell'età, -pensava don Pietro, - bisognava evitare ben altri

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sbalordito di quell'impeto di feroce gelosia che lo sconvolgeva in quel momento; era, più che sbalordito, spaventato di sentirsi in balìa di una passione

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tagliare le mani, che sottoscrivere quell'attentato ai sacrosanti diritti della baronia di Fontane Asciutte e Cantorìa. Finchè campo io!... Ma dopo

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ogni mese, col vecchio canonico Rametta, che veniva pure a raccontarle in quell'occasione le notiziole e i pettegolezzi del paese, prima o dopo di

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avesse avuto la pretensione di far tutto da sè. Da principio la lite era andata a vele gonfie; il marchese di Camutello, che non s'attendeva quell'attacco

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