Passa l'amore. Novelle
cappellania di famiglia, il cui cappellano era in punto di morte. - Ho pensato a voi, signor canonico! - Grazie, grazie!... Non posso accettare, - rispose
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già terminato il modellino in legno e in latta del suo mulino, e lo faceva funzlonare, soddisfatto che andasse meglio di quel ch'egli non aveva sperato
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Saputo che quella mattina l'usciere era venuto a rilasciare al barone la citazione del tribunale, tutti i figli si erano radunati in camera della
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Da due anni e mezzo egli viveva nel bugigattolo buio che dava su la scala dell'albergo Sant'Anna in Catania, specie di canile che neppur Tina, la
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La baronessa e le figlie, quando il barone più non comparve in casa, erano rimaste atterrite del loro audace tentativo e avevano abbandonato la
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.... ve lo confido in un orecchio.... l'ho saputo poco fa. Sarà pubblicata fra un mese. Ci si dà ragione in tutto e per tutto.... Come se ce la fossimo
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Le febbri lo avevano sfinito. Dormiva sur un po' di strame; non c'era neppure un pagliericcio in quell'antico frantoio di ulive che non serviva piu
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trapano, la tanaglia, il fil di ferro e la calce occorrenti. E mentre egli si avviava a scuola, sua madre si metteva in giro a gridare per le vie e le
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delle merci che poi, di mano in mano, egli faceva trasportare nel negozio. Era stato costretto a cercare un'altra casa e, invece di affittarla
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- E Marina? - È rimasta a casa. - Malata? - Di nervi, pare! - Lo dici in un modo!... Avete leticato? Perchè? - Per niente. - Siete due bambini
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madre. Ma credere che la tua fortuna stesse legata a quel quadrato di cotone stampato, via!... Capisco. Il cuore di un figlio.... Tua madre, che è in
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tentavano invano di calmarlo. Anche questa volta la lista del cavaliere, lista di opposizione al Municipio, era stata sopraffatta in modo indegno. Sfido
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. Lo stesso Cipolla si era tenuto apparentemente in disparte, servito bene da mezza dozzina di giovanotti ai quali l'idea delle trombe avea fatto girare
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Cipolla, da factotum di casa Li 'Nguanti, era diventato in pochi mesi factotum del Fascio di cui il cavaliere era presidente, cassiere, conferenziere
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progetti per collocare la ragazza in qualche onesta famiglia; e anche di maritarla con Tinu Mèndola, che forse le voleva bene ancora, quantunque, a quel
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elettorale in favore di suo marito. Lo avrebbe visto volentieri assessore e anche sindaco; perchè no? Quei cosi del Municipio valevano forse meglio di
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alla figliuola. La paura avea riuniti tutti i cavalieri in un vero fascio, e il padre di Vincenzino non si curava più dell'opposizione, del Municipio
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fantastici animali in strani atteggiamenti di sforzo, quasi avessero dovuto sostenere pesi enormi. Ma, appena varcato il portone, la scala mal tenuta
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disperdeva in alto, non riusciva ad avvolgermi più e a darmi l'illusione dello spazio infinito.... E ancora.... ancora, se dovessi dirvi.... Ma il
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aperto, e la camera piena di gente di questura, di carabinieri, e tra essi, seduto in angolo, abbattuto un po', il professore. Di faccia, spettinata
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, poichè sua moglie aveva già dovuto vendere il pecoro per non morire di fame. E tornava di rado in città, pur di non vedere quei brutti ceffi dei birri
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Vittorio Emanuele, ma Garibaldi, anzi San Garibaldi come egli lo chiamava, scoprendosi il capo quando gli capitava di nominarlo. E andava a lavorare in
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gran rivalità pel culto di quella santa, introdotto di fresco in Ràbbato dallo zelo di quei frati. La gente accorreva in folla alla chiesa del
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Relegato in quel paesetto siciliano abbandonato, come egli diceva, dagli uomini e da Dio, Pietro Vètere aveva trovato modo di continuare la sua vita
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mai a star sola sola? Per dire la verità, la signora Dea non si annoiava, specialmente da tre mesi in qua. Infatti, appena andato via il marito, ecco
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Da qualche tempo in qua le passeggiate estive del notaio Barreca col dottor Ballocco non erano più assolutamente silenziose come da tant'anni. Da
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cippo funerario in mezzo alle macerie, trinciava con la sua mazza di sorbo fantastiche linee, elevava piani, divideva stanze. Qui l'anticamera, là il
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la nottata ci fosse stato qualcuno che avea giocato alle bocce con essi; parecchi ridotti in frantumi. Miracolo che le imposte avessero resistito e che
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vedersele spighire in casa. E perciò dava ragione a sua moglie che timidamente gli diceva: Bisogna pensarci! Ma in che modo? Conducendole alla fiera
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campane, per paura che non crolli.... Bella! è vero?... Di rimpetto, il palazzo del barone Saccaro, tutto in pietra intagliata.... Guardi, ecco il barone
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nostro figlio. In un gran stanzone con lettini e culle, la suora che li guidava mostrò due bambini addormentati: - Questi ha un anno e due mesi; si chiama
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In quei giorni don Pietro era assorbito dai preparativi per una delle tante feste della sua parrocchia, dov'egli soleva dirigere l'addobbo dell'altar
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. Ed era stata per quei due poveretti una sentenza di morte. - Lo ammazzo, giudice qual'e. Voglio andare in galera, prima di rendergli il figlio
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solo con la figliuola per andare un istante in cucina, Zitu potè facilmente dire alla ragazza quel che già le aveva fatto intendere con le occhiate
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Un anno d'inferno! In quella casa più non si mangiava nè si dormiva in pace, da che la signorina Maligna (don Franco ora non chiamava altrimenti la
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. Sarebbero andate in processione al Santuario della Làmia, nelle grotte d'onde Sant'Agrippina avea scacciato i diavoli al suo arrivo da Roma in Mineo; se ne
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pioppi che fiancheggiavano il ruscello, un usignuolo gorgheggiava. Le grotte echeggiavano sordamente di canti, di risate. Le Verginelle si disposero in
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Quando non aveva con chi prendersela, donna Mita se la prendeva con suo marito buon'anima, che se n'era andato in Paradiso, lasciando lei e le
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dispiacere, oltre al Santissimo Cristo alla Colonna, tenne broncio anche a Santa Agrippina che lo aveva costretto in quel bel modo a imparentarsi con un
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avete? - Niente; badate a mangiare voscenza. - È in cucina? - È in cucina. Donna Ortensia voleva dargli all'ultimo la trista notizia; se no quel
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: nè voi, nè io. Tra due litiganti il terzo gode. Volete scommettere che Tinu Mèndola ora la lascia in mezzo a una strada? - Non vorrà dannarsi l'anima
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Nè domani, nè dopo otto giorni! Era sparito anche Tinu Mèndola. La madre protestava ad alta voce in faccia a don Pietro andato a chiederle notizie
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briganti. Era vero colui gli si era offerto: - "Non deve far altro che aprir bocca...." - Ma poteva fidarsi? Era stato forzato di sedersi a tavola in
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cavallo del mulo, dietro all'altro mulo con massaio Marrana e la Trisuzza, seduta su la groppa, che di tratto in tratto si asciugava le ultime lagrime
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La casa di don Pietro era nello stesso stato in cui gliel'avevano lasciata i nonni quasi tre quarti di secolo addietro, assegnandola nel testamento
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mettersi a letto senza cena. Credeva di avere la febbre. - Come siamo fragili! - pensava. - Perdiamo la testa in un baleno! Non voleva, riconoscere che
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io? A buscarsi il pane. - Entriamo in casa un momento. Devo parlarvi. Lo fece entrare di mala voglia. Don Pietro si sedette, ed essa rimase in piedi
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come lui si fosse lasciato invischiare da una contadinaccia e non si curasse di vivere in peccato mortale, don Pietro rispondeva: - Aggiusterò tutto
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La facciata di pietra dura intagliata, col vasto portone e i terrazzini e l'alto cornicione in cima, davano a quel palazzo l'aria di fortezza tra le
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Il barone don Pietro-Paolo non si era mostrato in famiglia meno despota del barone don Calcedonio. Come egli era rimasto zitto e quasi tremante
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