Passa l'amore. Novelle
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Passa l'amore. Novelle
titolo Le Nuove Paesane, in un volume, esaurito, della Ditta Roux Frassati e C. Son tutte di soggetto siciliano e rispecchiano la vita intima dei paesi
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Il fuoco covava sotto la cenere, e il canonico Rametta s'incaricava, a fin di bene, di tenerlo vivo. Buona pasta d'uomo, un po' corto di cervello
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terrori dell'avvenire; poi aveva risposto calmo e dignitoso: - Baronessa, le liti non sono cose di cui deve occuparsi una donna! Mariangela, che un giorno
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Il barone aveva ricevuto una lettera di Rosaria che gli domandava perdono e gli annunziava la sua partenza per Siracusa, dove era la casa delle Suore
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L'avevano creduto colpito da apoplessia invece si era semplicemente svenuto per stanchezza, per eccessive commozioni e per debolezza; da due giorni
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Lo Storto era seduto su lo scalino della porta della casetta, tra gli alberi, con la pipa in bocca, e sua moglie si pettinava intingendo il pettine
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della sua mamma, che andava attorno a impagliare seggiole, ad acconciare pentole, catinelle e piatti rotti, pei quali portava al braccio la sporta col
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di piangere e di lamentarsi. Soffriva, dondolando continuamente la testa, stirandosi le mani, proprio quasi ora avesse perduto nuovamente la mamma
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io! Esattore, Ricevitore del registro, Agente delle Tasse, Sindaco, Assessori, tutti legati a refe doppio! E minaccie, e promesse e quattrini!... Chi
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e istruttore, coadiuvato in questo ufficio dal lido ex-caporale di fanteria. Col pretesto di aprire la mattina e chiudere la sera le stanze del
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E così don Pietro Sbano si trovò su le braccia, come diceva lui, la figlia dello Storto. Era tornato alla villetta a capo chino, con le mani dietro
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elettorale in favore di suo marito. Lo avrebbe visto volentieri assessore e anche sindaco; perchè no? Quei cosi del Municipio valevano forse meglio di
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La vittoria non era poi stata splendidissima; della lista del cavaliere, due soltanto erano riusciti eletti, lui e il notaio Pitarra. E il cavaliere
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E da lì a due giorni le trombe del Fascio, tutte e otto, suonavano sinistramente mentre la folla tumultuava nella Piazza Grande, e il Bracco
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Don Mimmo Li 'Nguanti sembrava un reo davanti al Giudice Istruttore, al Delegato e al Capitano della truppa, mandati dal Governo per fare il processo
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conservava una certa dignità architettonica; grandi balconi con ringhiere arruginite, imposte stinte, e mensole qua e là sgretolate dal tempo, rappresentanti
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accatastati alla rinfusa sul tavolino, su le seggiole, per terra, e talvolta anche sul letto, quando il professore avea dovuto consultare uno di quei volumi o
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Ma, ecco, un giorno, infilo il corridoio, picchio all'uscio del buco, e una voce grossa, da burbero, grida: - Chi è? - Sono io, professore. - Ha
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altro! Seppi, dopo, che la signora Garacci aveva ripetuto due volte il giochetto e le era riuscito a maraviglia. Seppi che i pensionanti chiamavano
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, quantunque fosse andato ad arruolarsi nel battaglione dei Corsi e avesse combattuto contro gli svizzeri nell'assalto di Catania. Soltanto una volta quel
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Quell'angosciosa nottata egli non l'aveva dimenticata più; il riverbero di quegli incendii gli era rimasto davanti agli occhi, e negli orecchi i
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febbri tra i pantani del Faro, e Garibaldi era partito lasciandolo all'ospedale, quasi moribondo. Nuovo re, nuova legge. Per lui però il vero re non era
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Lo chiamavano don Pietro il Gobbo, ma il gobbo veramente era stato suo padre che, pur avendo duo gobbe, una davanti e l'altra di dietro, aveva
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vicine e di far sapere a chi voleva e a chi non voleva saperli, tutti gli affari del padrone. La sua intenzione era di glorificare li sant'uomo che
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Relegato in quel paesetto siciliano abbandonato, come egli diceva, dagli uomini e da Dio, Pietro Vètere aveva trovato modo di continuare la sua vita
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dal chiodo infisso al muro la tuba, prendeva dall'angolo dell'anticamera, dove l'avea riposta entrando, la sua mazza di sorbo; e, scesi cautamente
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Un mese dopo, una mattina, di buon'ora, ecco uscire di casa dal notaio la chioccia coi pulcini, e lui dietro; andavano a vedere il posto della casa
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Ah! quel dottor Ballocco era stato un uccellaccio di male augurio. Sì, sì, nella casa nuova si stava larghi e comodi, ma quell'inverno il povero
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vedersele spighire in casa. E perciò dava ragione a sua moglie che timidamente gli diceva: Bisogna pensarci! Ma in che modo? Conducendole alla fiera
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, magnificando la posizione del suo albergo e fattomi affacciare al terrazzino, mi diceva: - Vede? Posto centralissimo, su la via maestra, che è anche
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- Se prendessimo un trovatello? La moglie aveva detto questo con le lagrime agli occhi. E il marito aveva risposto rassegnatamente: - Prendiamolo
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magglore perchè riuscisse tale da superare quelli che venivano imbastiti dal presuntuoso e ciarafuglione sacrestano di San Cosimo. Doveva visitar
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Le sere di estate, appena l'omo tornava dalla campagna, marito e moglie si sedevano davanti a l'uscio, col bambino su le ginocchia, orgogliosi di lui
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Per Rosa e suo marito, il giorno della loro andata a Caltagirone a prendere il bambino, il giorno in cui lo avevano menato a scuola, e l'altro che
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creatura amata come sangue proprio, piuttosto che saperla viva in mano altrui. E tutti e due torturavano con domande il ragazzo, che non capiva e non
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mobile di Santi Zitu, guardia municipale, e non voleva intendere ragione. Don Franco, dalla rabbia, era diventato più magro e più giallo dell'ordinario
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Così Zitu s'introdusse nella famiglia Lo Carmine, e potè far visite anche quando non c'era don France. E un giorno che donna Sara lo aveva lasciato
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Il prete era a pie' della gradinata scavata nel vivo masso, col sagrestano e l'Eremita. La cavalcatura del prete, legata a un albero, mangiava
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Quando non aveva con chi prendersela, donna Mita se la prendeva con suo marito buon'anima, che se n'era andato in Paradiso, lasciando lei e le
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Vedendo il viso sconvolto di donna Ortensia, don Pietro le aveva domandato: - Che cosa c'è di nuovo? - Niente; badate a mangiare voscenza. Andava
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!... - I contadini sono bruti; non hanno anima. Non ne siete ancora persuaso? - Siamo tutti creati a immagine e similitudine di Dio, contadini, signori
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che va sbraitando di voler succhiarsene il sangue. - Parole di collera! Appena quei due saranno marito e moglie, lo Storto gli vorrà, bene più che a un
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In verità non gli era mai accaduto una cosa simile. Aveva sempre parecchi affari da sbrigare, e uno gli impediva di fissarsi troppo su l'altro. Ne
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camera del massaio, di faccia al capo che divorava come un affamato e chiacchierava. - Non ci accade molto spesso di prendere un boccone in santa pace
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cavallo del mulo, dietro all'altro mulo con massaio Marrana e la Trisuzza, seduta su la groppa, che di tratto in tratto si asciugava le ultime lagrime
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quel baleno era cominciato da un pezzo; e che, da una settimana, restando in casa col pretesto di sorvegliare le operazioni della Trisuzza, quel baleno
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Il procuratore legale don Emanuele Cerrotta apriva il suo studio assai prima dell'alba pei clienti provinciali, mattinieri e solleciti, che avevano
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La facciata di pietra dura intagliata, col vasto portone e i terrazzini e l'alto cornicione in cima, davano a quel palazzo l'aria di fortezza tra le
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Il barone don Pietro-Paolo non si era mostrato in famiglia meno despota del barone don Calcedonio. Come egli era rimasto zitto e quasi tremante
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