Passa l'amore. Novelle
Don Pietro Sbano si era affacciato alla finestra della sua villetta, com'egli aveva la vanità di chiamare quella casa rustica a due piani, con stalla
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Maremmane.....3 50 Panzini. La lanterna di Diogene.... 3 50 Pirandello. L'Esclusa. 3 50 Zùccoli. La Compagnia della Leggera... 3 50 Neera. Crevalcore
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titolo Le Nuove Paesane, in un volume, esaurito, della Ditta Roux Frassati e C. Son tutte di soggetto siciliano e rispecchiano la vita intima dei paesi
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troppo.... - Niente! Grazie, signor marchese. Grazie! E il marchese, mutando sùbito discorso, gli avea parlato della povera cugina baronessa e delle
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Dapprima il barone aveva crollato le spalle, sorridendo di compassione alle osservazioni della baronessa che gli manifestava timidamente i suoi
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Saputo che quella mattina l'usciere era venuto a rilasciare al barone la citazione del tribunale, tutti i figli si erano radunati in camera della
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mezzogiorno e la sera, prima di mettersi a letto, stanco del vagabondaggio della giornata. La mattina, all'alba, andava dal procuratore Cerrotta, a portargli
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mulino di sua invenzione; Feliciano avea sostituito il padre nell'amministrazione, duro e inesorabile coi fittaioli della dote della madre, fissato
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, agitato dal pensiero della prossima discussione della lite davanti a la Gran Corte. Finalmente il gran giorno arrivava! Bisognava correre da un
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la copia legale della sentenza della Gran Corte. - Come si sente, voscenza? - Meglio! Meglio. Non è niente! Ho la pelle dura io. Passava la giornata
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Lo Storto era seduto su lo scalino della porta della casetta, tra gli alberi, con la pipa in bocca, e sua moglie si pettinava intingendo il pettine
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della sua mamma, che andava attorno a impagliare seggiole, ad acconciare pentole, catinelle e piatti rotti, pei quali portava al braccio la sporta col
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Fin allora era rimasto ad abitare le due stanzette della casuccia dov'era morta sua madre. La camera di lei però non poteva più contenere il deposito
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potè notare l'effetto della presenza della donna nel disordine in cui veniva tenuto il negozio, specialmente da che troppi oggetti disparati eran
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Per due giorni il negozio era rimasto chiuso come per lutto. Giovanni, nell'angolo della stanzetta accanto alla cucina, al buio, non aveva più forza
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magazzino era volato via, e il vino della dispensa pure, e l'olio della cantina pure, e i quattrini egualmente, lo sgridato era sempre quel sant'uomo
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altrettanto di tutti quei signori. E poi, essere assessoressa o sindachessa non le sarebbe dispiaciuto, per far arrabbiare quella malcreata della moglie
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La vittoria non era poi stata splendidissima; della lista del cavaliere, due soltanto erano riusciti eletti, lui e il notaio Pitarra. E il cavaliere
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cappellaio che avevano le botteghe ai due lati del portone. Il Salone egiziano dell'uno non giustificava affatto il pomposo titolo della tabella e la
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. Qui si sta male, si mangia malissimo, ma almeno si vive tra gente per bene. Da questa parte un pretore; dall'altra un impiegato contabile della dogana
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sbagliato. Il professore ha cangiato camera; al numero nove. Il mio stupore fu grande. Sapevo che il numero nove era la miglior camera della pensione
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pianerottoli, gruppi di pensionanti (li conoscevo di vista) che discutevano calorosamente e ridevano anch'essi.... E l'uscio della camera numero nove
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quarantotto, s'era lasciato trascinare ad arruolarsi il giorno della partenza di una decina di giovanotti con a capo Don Pietro il capitano, venuto a
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saraceni, come nel gran quadro dipinto su la volta della bella chiesa della santa: Santa Irpina ccu la cruci 'n manu La negghia si squagghiau e pirìu lu
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bene a Vittorio Emanuele; tanto, che invece della barba intera, ora portava baffi e pizzo come lui, solo fra i contadini tutti sbarbati. Ma tra Vittorio
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convento, sopratutto per ammirare il quadro della nuova serva di Dio, bella, con le braccia aperte, mezza svenuta dalla delizia spirituale di ricevere le
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funzionamento della macchina telegrafica. Da un anno e mezzo, egli si scomodava raramente, la mattina, a scendere in ufficio dalle stanze superiori
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quel somaro?... - Zitto!... Più tardi. Da tre mesi la immaginazione della signora Dea lavorava, lavorava attorno quel sogno a occhi aperti, di cui ella
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gli scalini sbocconcellati del suo Studio notarile, si fermava su la soglia della porta, col pomo della mazza sotto il mento, zufolando sommessamente in
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Un mese dopo, una mattina, di buon'ora, ecco uscire di casa dal notaio la chioccia coi pulcini, e lui dietro; andavano a vedere il posto della casa
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notaio, che cominciava a sentire gli acciacchi della vecchiaia, aveva passato terribili nottate e bruttissime giornate col vento di levante che urlava e
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bottega, quasi fossero stati marito e moglie. La gente rideva, e si affollava davanti la porta della merceria per godersi lo spettacolo. Bacarella si
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, figliuoli, teneva stretto stretto il bambino tra le braccia, mentre i signori della Commissione non finivano più di scrivere in quei loro libroni
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restar sempre con lei; essere il bastone della sua vecchiaia, la colonna della sua casa, la palma del suo giardino, il suo stendardo.... Tutte le immagini
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Da più di un anno c'era l'inferno in casa dell'usciere di Pretura don Franco Lo Carmine, per via della figlia che s'era incapricciata di quel bel
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. Sarebbero andate in processione al Santuario della Làmia, nelle grotte d'onde Sant'Agrippina avea scacciato i diavoli al suo arrivo da Roma in Mineo; se ne
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Il prete era a pie' della gradinata scavata nel vivo masso, col sagrestano e l'Eremita. La cavalcatura del prete, legata a un albero, mangiava
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massaio era ricco: fondi, muli, carrette, e ogni ben di Dio. Che cosa importa? E quando avrebbero vinto le liti, le due mila e più onze della dote
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siamo uomini e ci rivoltiamo subito in là.... Ah! Non ci sentite da quest'orecchio; vi fate il segno della croce quasi fossi il diavolo in persona
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Pietro della figlia dello Storto? - egli sentì dire mentre si allontanava. - Che vi figurate? Perchè vecchio e va a messa tutte le mattine? Certe
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aveva parecchi anche questa volta, ma il pensiero tornava con strana insistenza, a dispetto di tutto, a occuparsi e preoccuparsi della Trisuzza e della
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sembrava volesse far riuscire veridico il sogno, don Pietro sorrideva di soddisfazione immaginandosi la sorpresa della Trisuzza e di Tinu Mèndola quando lo
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affacciarsi alla finestra, sentendo bestemmiare uno dei suoi, giù, davanti a le porte della massaia. - Permetta, torno subito. Don Pietro rimase inchiodato
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, don Pietro per poco non credeva d'aver fatto un brutto sogno. La mancanza della mula bastava, pur troppo, per convincerlo che la strana triste realtà
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punto all'altro? Si scusava con donna Ortensia: - Almeno sconta il pane che si mangia. Parlava della Trisuzza, la quale era incaricata di spazzare, di
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quel baleno era cominciato da un pezzo; e che, da una settimana, restando in casa col pretesto di sorvegliare le operazioni della Trisuzza, quel baleno
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voscenza per serva! In casa sua, anche senza salario. È il padre della carità voscenza; ha fatto tanto bene a tanti! Purtroppo, tanto bene a tanti! Ma
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in tratto il naso, spargendo metà d'ogni presa su lo sparato della camicia da notte e su le carte che aveva davanti. Il lume a olio, a tre becchi
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fondo in fondo, nelle stanze che davano sul vicolo della parte di levante. In una camera, divisa in mezzo da un paravento coperto di damasco rosso
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faccende di casa sotto gli ordini della madre, ogni volta che trovava accanto all'uscio della camera del padre la fiasca vuota, si presentava con essa
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