Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Passa l'amore. Novelle

241833
Luigi Capuana 50 occorrenze
  • 1908
  • Fratelli Treves editori
  • Milano
  • verismo
  • UNICT
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Passa l'amore. Novelle

porta della stalla. Il sole stava per tramontare dietro un ammasso di neri nuvoloni che ingombrava l'orizzonte, e tutta la campagna attorno luccicava

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, pieno di scrupoli religiosi, si era lasciato abbindolare dal marchese di Camutello, che un giorno lo aveva mandato a chiamare per parlargli di una

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Dapprima il barone aveva crollato le spalle, sorridendo di compassione alle osservazioni della baronessa che gli manifestava timidamente i suoi

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Da due anni e mezzo egli viveva nel bugigattolo buio che dava su la scala dell'albergo Sant'Anna in Catania, specie di canile che neppur Tina, la

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anche lui nell'idea di liberare tutte le proprietà di famiglia dalle onerose ipoteche che assorbivano il fruttato. Si rivelava della pura razza dei

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aveva mangiato soltanto un po' di pane! - Che fate più qui, barone? gli aveva detto don Emanuele Cerrotta. - Ora aspettiamo la sentenza.... favorevole

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Le febbri lo avevano sfinito. Dormiva sur un po' di strame; non c'era neppure un pagliericcio in quell'antico frantoio di ulive che non serviva piu

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Storto. - Dio sa quel che fa. - E lo sappiamo anche noi! Ma lui, lassù in Paradiso, non ha fame nè sete. I seminati, ha visto? si sono allettati e fanno

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delle merci che poi, di mano in mano, egli faceva trasportare nel negozio. Era stato costretto a cercare un'altra casa e, invece di affittarla

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Tutt'a un tratto, un giorno si era saputo che Giovanni Liardo sposava la figlia unica del sarto Parlato. E un mese dopo, la bella giovane bruna, con

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.... Perchè? Il suocero insisteva, ma Giovanni, in risposta, alzava le spalle, seccato. Non era una bella vita quella che, da una settimana, sua moglie lo

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. Don Carlo Parlato, il suocero, andava e veniva dalla camera di sua figlia. Pentita di quel che aveva fatto, essa lo mandava a pregare il marito perchè

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Il cavaliere don Mimmo Li 'Nguanti era tornato a casa con un diavolo per capello, accompagnato da tre o quattro dei suoi più fidi partigiani che

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Fascio, di spazzarle, di spolverare i pochi mobili e custodire le otto trombe, Cipolla se la spassava in paese. Si poteva dire che durante la settimana il

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la schiena, col cuore pieno di compassione per quei due a cui l'ignoranza, e la miseria impedivano di comprendere il male che facevano; ruminando

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Fino a che si era trattato di non spendere nulla, la signora Li 'Nguanti non solamente non avea fiatato, ma aveva preso parte attiva all'agitazione

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la vostra voce in Consiglio, nient'altro! Il sindaco che, quantunque nipote di carrettiere (e non figlio come diceva donna Beatrice nei momenti di

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Il piano nobile del vecchio palazzo del duca Bompensiero era occupato dalla vedova Garacci che vi teneva una pensione. Di fuori, il palazzo

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, che la notte russa come un orso e non mi fa dormire; durante la giornata però non mi disturba nessuno. Il pretore si alza alle otto, si lava

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sbagliato. Il professore ha cangiato camera; al numero nove. Il mio stupore fu grande. Sapevo che il numero nove era la miglior camera della pensione

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Gliel'avevo detto la mattina avanti del terribile giorno.... Povero vecchio, povero professore di filosofia, anzi povero filosofo, che significa ben

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, per lui, consisteva tutta nell'abolizione del macinato e del colèra. Che il colèra fosse buttato dai birri, per ordine di Ferdinando II, egli lo

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pianti e le grida dei fuggiaschi che si spingevano, si urtavano per passare i primi nella barca di tragitto e mettere almeno l'acqua del fiume tra loro e

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Lo chiamavano don Pietro il Gobbo, ma il gobbo veramente era stato suo padre che, pur avendo duo gobbe, una davanti e l'altra di dietro, aveva

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Donna Ortensia era una brava donna, proprio quella che occorreva per un sant'uomo come don Pietro, ma aveva il difetto di chiacchierare troppo con le

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di pigro, pur essendo uffiziale postale e telegrafico. Non già che la corrispondenza e i telegrammi da spedire e da ricevere fossero tanti da tenerlo

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il telegrafo che batte: tic-tac-tic-tac. - Libero?... - Libero. Erano segni convenzionali. E la striscia si svolgeva dalla ruota, accendendole in

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e ortiche alte così che parevano alberelli. Donna Rita non sapeva dove mettere i piedi, atterrita di vedere le bambine sguinzagliate sotto gli archi

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notaio, che cominciava a sentire gli acciacchi della vecchiaia, aveva passato terribili nottate e bruttissime giornate col vento di levante che urlava e

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Il notaio Barreca, pareva incredibile! non aveva mai pensato che un giorno o l'altro quelle otto ragazze doveva maritarle, dotarle, se non voleva

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. Così una mattina marito e moglie erano montati su un carretto che portava a Caltagirone un carico di quartare e di carrati, le solite terracotte che

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magglore perchè riuscisse tale da superare quelli che venivano imbastiti dal presuntuoso e ciarafuglione sacrestano di San Cosimo. Doveva visitar

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Per Rosa e suo marito, il giorno della loro andata a Caltagirone a prendere il bambino, il giorno in cui lo avevano menato a scuola, e l'altro che

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- Non vi potete opporre; i figli sono dei padri; la legge vuole così! - aveva detto mastro Simone il fabbro-ferraio, che ne sapeva più di un avvocato

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Così Zitu s'introdusse nella famiglia Lo Carmine, e potè far visite anche quando non c'era don France. E un giorno che donna Sara lo aveva lasciato

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tranquillamente l'erba fresca. Che pace, che tranquillità nella valle! Le tàccole e i falchetti volavano, gracidavano, squittivano su per la roccia; tra i

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Donna Sara capì molto tardi che la Santa benedetta non c'era entrata per niente. E don Franco, che dovette piegare la testa e cascò malato dal

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Quando non aveva con chi prendersela, donna Mita se la prendeva con suo marito buon'anima, che se n'era andato in Paradiso, lasciando lei e le

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Vedendo il viso sconvolto di donna Ortensia, don Pietro le aveva domandato: - Che cosa c'è di nuovo? - Niente; badate a mangiare voscenza. Andava

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Mèndola, si avviava verso il convento dei padri Cappuccini per consultare padre Francesco da Montemaggiore, che aveva sempre qualche prudente consiglio

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che va sbraitando di voler succhiarsene il sangue. - Parole di collera! Appena quei due saranno marito e moglie, lo Storto gli vorrà, bene più che a un

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villetta. Allora egli non l'aveva osservata bene; l'osservava ora, rivedendola con la immaginazione. Sembrava impossibile che quella là fosse figlia dello

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dire che sta per farne qualcuna delle sue, e grossa assai! Vergine santa, proteggetelo voi! Lungo lo stradone, pur impazientendosi con la mula, che

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briganti. Era vero colui gli si era offerto: - "Non deve far altro che aprir bocca...." - Ma poteva fidarsi? Era stato forzato di sedersi a tavola in

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Oh! Gli sembrava proprio di essere il buon pastore che riconduce all'ovile la pecorella smarrita! Ed ora che poteva riflettere tranquillamente a

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proprio a lui ancora in fasce per paura forse che il padre di esso, giuocatore indurito, non la avesse venduta o caricata di ipoteche prima che il

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Don Pietro era rimasto talmente rimescolato di quella sua audacia, di quel suo atto inqualificabile (lo giudicava così) che la sera aveva dovuto

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andato difilato dalla madre di Tinu Mèndola. La gna Carmina stava su l'uscio a filare. - Vostro figlio? Non si è più fatto vedere. Dov'è? - Che ne so

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meschine casette da cui era circondato. Bastava però cominciare a salire le scale per accorgersi subito che l'interno poteva dirsi una rovina. Scalini

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mescolarsi negli affari, egli però lasciava che tutti facessero il comodo loro e la famiglia viveva in una specie di anarchia; la mamma e le due ragazze

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