Pane arabo a merenda
sua, un giorno che sua madre non c'era, non mi ha chiesto niente, mi ha detto di entrare, mi ha portato nella sua stanza: - Puoi venire qui quando
Pane arabo a merenda
che era lì all'incrocio si è awicinato, ha estratto dal taschino il blocchetto delle contravvenzioni, la penna e ha detto: - Uso del clacson in centro
Pane arabo a merenda
. - Fortuna che già era gialla — penso, continuando a suonare. Intanto il cane, zitto com'era venuto, si gira e se ne va via. Un soffio di brezza
Pane arabo a merenda
- Andiamo? — urlo nel citofono senza scendere dalla bici. - Dove? — gracchia la voce di Maristella nel microfono. - A trovare Aziz. Non si era già
Pane arabo a merenda
avevo paura. Ma io volevo risponderle col silenzio. È andata via borbottando, convinta della sua idea. Hanno suonato di nuovo. Questa volta era
Pane arabo a merenda
trama del racconto diventava troppo complicata. Poi i due si sedevano su una panchina del parco e il cane, che era un raffinato parlatore, cominciava a
Pane arabo a merenda
sopra il groviglio di creme e marmellate. - Era ora! — faccio io. - Buh! — dice Nerone, leccandosi gli avanzi dì un bigné dai baffi. È ora di andare
Pagina 67
Pane arabo a merenda
presente, passato prossimo, futuro e imperfetto. Mia madre dice che quando l'Italia era povera molti uomini, donne e bambini andavano in Francia
Pagina Indice