PROFUMO
vuole che faccia il povero Padreterno che non se n'intende? Guardi." E aperse l'armadio. Alla vista di quelle teste di cera con occhi di vetro, di quelle
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mai? Non avrebbe saputo dirlo; forse l'amore fantasticato tante volte tra quelle belle piante, tra quelle siepi ora dorate dal sole di maggio, davanti
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, atterrito dell'opera di sua madre, che gli distruggeva in un istante la pace, la felicità, come gli attestavano quei cupi sguardi di Eugenia, quelle labbra
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impaurirlo, con gli echi che risuonavano da le volte quasi gli facessero il verso. Pur troppo quelle cattive persone, dal viso duro e dalle ma- niere
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la toccassero all'infuori delle sue e di quelle di Patrizio. Incontrandosi negli sguardi fissi e duri dell'inferma, che le sembrava volesse farle male
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, dimenticando ogni altra cosa. Non osava uscire da quelle stanze e attraversare il corridoio per andare ad affacciarsi, come un tempo, all'uscio del
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possiedo." "Non far la modesta; sei forse vecchia?" soggiunse Ruggero per incitarla. "Quanti anni hai?" "Ho quelli che ho: ma mi sento più giovane di quelle
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di quelle due care persone toglieva l'appetito anche a lui! Tre o quattro volte avea cercato d'indurle a prendere qualche cosa da ristorarsi; il loro
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voluto gridare. E tacque, per quelle frequenti viltà del cuore che sopravvengono alle persone lungamente provate dalla sventura. I- gnorare, anche per
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cinguettio, con quella luce, con quei canti, con quelle grida, larghe ondate d'allegria dilagavano nello stu- dio e pareva animassero fino i volumi del
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? Non le aveva sempre letto nel cuore? Eugenia si era rattrappita tra quelle braccia che la premevano al petto con fremito crescente. Ogni parola, ogni
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e soli abbracci venali provati in gioventù. Oh, quelle carezze, quei baci che simulano l'amore, che profanano l'amore! Non li ho potuti dimenticare
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loro im- pronta persisteva; e l'idea che le labbra di Patrizio dovessero posarsi là dove si erano posate quelle dell'altro le produce- va intensa nausea
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sera che penetrava dalla finestra si fosse già condensata in quelle pupille diventate più nere e più espressive. Ed egli, intanto, le sorrideva scotendo
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davvero un profumo, i cat- tivi pensieri dovrebbero produrre gran puzzo! E le corbellerie? Quelle che dico io, per esempio, al letto degli ammalati
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andava mettendo innanzi per convincersi che non c'era niente di male nelle proprie intenzioni e in quelle di lui? Se ne avvedeva dopo, e se ne accorava