PROFUMO
Patrizio era sceso giù nella selva, quasi cacciato via di camera da quel: "Soffro! ... Lasciami stare! ... Soffro!" Ah! ... Perché le parole, il
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trovo in mezzo per caso, perché hanno voluto così. Il Sottoprefetto mi disse: "Son qua io per aiutarlo in tutto e per tut- to". Parole. Quando poi non
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, fisso fisso, e le rammentava gli occhi della morta, pregava senza pronunciar parole, senza muover labbra: "Datemi forza, Vergine santa, per
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fanciullesco ritegno mi tronca le parole in gola. Così con Eugenia. Così! ... Eppure l'amo. Darei la mia vita per farglielo intendere. E poi, quando mi
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, aveva già steso le mani al paletto per aprire; ma si arrestò, quasi il ricordo delle parole del dottore e della promessa a lui fatta gli avesse
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preghiera interrot- ta, tornava a distrarsi; sempre con quegli sguardi persecutori davanti a sè, e nell'orecchio il suono delle parole che li a- vevano
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parole che le salirono, quasi con scoppio, dal cuore alle labbra. "E tua madre che ne dirà?" Patrizio finse di non avere udito, e ripetè: "Andiamo
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." Quegli occhi lo guardavano fisso; uno scintillìo di intelligenza si accendeva in fondo alla grigia pupilla, parole del- l'anima certamente; niente
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Eugenia distrattamente. "Ci sarà la brezza marina." Non s'erano scambiate altre parole sino alla fine del desinare. Eugenia però aveva continuato a
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, facendo scoppiettare le labbra alla fine d'ogni periodo, come per gustare il sapore lasciatole in bocca dalle proprie parole. Eugenia, un po' chinata
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sentì risalire dal fondo del cuore la viva indignazione prodottagli dalle dure parole di sua madre. Che? Alla vista di quella povera creatura, le viscere
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; sarò franco; è il mio difetto. Ho ripensato lungamente le vostre parole dell'altra volta, al camposanto: "Non ho saputo farmi amare!". Perché? Il nodo
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riaccendersi, ella alzava le spalle, rinunciando sdegnosamente a indovinare il senso delle enimmatiche parole di Patrizio: "Se tu lo comprendessi
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, specialmente se si tratta di donne, sogliamo uscirne pel rotto della cuffia, dicendo: "Nervi! nervi!". Parole, nient'altro. E questo per la diagnosi
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parole più indifferenti avessero avuto un doppio significato: uno pale- se per gli altri, uno segreto e ch'ella sola comprendeva! E i sotterfugi che
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, la stringeva forte, la baciava su le labbra, premendo a lungo, intra- mezzando le parole ai baci: "Ma devi credermi! Oh, sì! Devi credermi ... Mi
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mormorava. Queste parole però non se le sentiva scaturire dal cuore, ma suggerire dalla riflessione. Diceva così, perché si soleva dire così, perché tante
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Giulietta, dal ricordo, dalla visione di lei, quasi ella fosse venuta cre- scendo di mano in mano ch'ero cresciuto io; quasi le parole: "Quando saremo grandi
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viso da sembrare che dovesse da un momento all'altro svenirsi. E lungo l'interminabile viaggio, sol- tanto poche parole scambiate a voce bassa, quasi che