PROFUMO
ho dubitato anch'io. L'immortalità dell'anima, per esempio, repugnava alla mia ragione. Piccola ragione, che pretendeva comprendere le cose grandi
PROFUMO
duramente. "Prima" ella riprese "avevi anche un'altra scusa: la mia malattia. Ebbene: sono guarita! Senti qui. Non c'è più ombra di profumo, niente
PROFUMO
sapere la mia opinione? Con la legalità non si fa nulla, caro signor Agente. Il più delle volte, un po' di arbitrio, o di vio- lenza, risolve meglio certe
PROFUMO
ch'egli stava per aggiungere, oh, tanto, tanto ancora! "Quanto ti ho fatto soffrire! Quanto ho sofferto! Figlia mia! ... Amor mio! ... Figlia mia
PROFUMO
conoscerle. Mia moglie, no; è un po' malata, un po' orsa; meglio dirglielo subito io stesso, perché le signore non si figurino niente di male. Uno di
PROFUMO
mai ... Se non sono in galera, è un miracolo della Madonna del Carmine ... Avrei dovuti ammazzarli tutti e due! Ma la colpa era un po' mia! Ero stato
PROFUMO
sono più venuti; e i fiori attendevano la mia padrona. L'attende- vano pure i cardellini. Oggi stesso li porterò su in camera; c'è un gattaccio dei
PROFUMO
sensi non giungiamo ad accorgercene), fin o- gni nostro pensiero si traduca continuamente in linguaggio di odori ... La mia poca scienza, per non
PROFUMO
susurrando all'orecchio qua e là, evitando la mia presen- za, cogliendo ogni più lieve pretesto per evitarla. Sono di troppo - l'ho capito - non per
PROFUMO
vi conosco bene, signora mia. Vuol dire che prima avevate maggiore fiducia in me ... sì, sì!" "Oh, dottore!" Protestava per cortesia; ma quella faccia
PROFUMO
scostava, credendo che essi volessero ragionare di qualcosa in disparte. "Oh, signora mia! Niente di segreto. Dicevo: gioventù! a proposito di quel
PROFUMO
Siracu- sa, non mi risparmi." "Grazie." "Di là c'è mia sorella Giulia." "La sua prediletta." "È vero: con lei me la intendo meglio che con le altre. Vuol
PROFUMO
come legata da giuramento segreto: "Do la mia parola d'onore ... a lei!" E avrebbe voluto spezzar questa catena. Perché avea taciuto? Perché non si era
PROFUMO
rispettare come propria. E tornava a prendersela con Giulia: "Non la guarderò più in viso! Non è più mia sorella!" "Si calmi. Suo padre vuole che si
PROFUMO
veduta mai. Don Antonio doveva essere quel vecchietto. ""È vero?" ella replicò. "E senza aspettare la risposta, venne su. Mi parve della mia età, tra gli
PROFUMO
ognuna di esse! Ce n'è voluto, signora mia! E se il devoto non portava il coniglio, o la lepre, o la bec- caccia, piff! paff! in quattro botte il canonico
PROFUMO
, aiutato da Ruggero, si lascia- va cascare sul letto come corpo morto, bocconi, singhiozzando alla sua volta: "Mamma! Mamma mia cara! Povera mamma!" "Sì
PROFUMO
dalla maraviglia: "Quanti libracci! Paiono messali. Fumi, fumi pure; non mi dà noia. Che pipona! Vieni a vedere Angelica, che pipo- na!" "È la mia
PROFUMO
traccola, per dirigere la processione. Usi di paesetti, signora mia; bisogna uniformarvisi, per politi- ca." "Fa bene" rispose la signora Geltrude con
PROFUMO
vergogno della mia ignoranza. Che stiano insieme, lo veggo. Il come, lo saprò, forse, un giorno. Il male è che non potrò venire a dirve- lo, perché
PROFUMO
accorrere presso il padrone che piangeva come un fanciullo. "Così non si consolerà mai, padrona mia!" Eugenia non rispose. Doveva mettere a parte