PROFUMO
male più agli altri che a me stesso, e non formi la infelicità di colei che pure vorrei la più felice del mondo!" "Vostra moglie? Perché?" disse il
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; l'elemosina sta nelle intenzioni. Pover'omo! Infine non fa male a nessuno. E tiene così pulita la chiesa! ... Loro possono dirlo, loro che vi ascoltano messa
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lavorio del male, che teneva sospesa la sua minaccia su la testa della povera creatura. Fortunatamente ella non se ne accorgeva. "Eccellente!" esclamò
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Patrizio. "È vero" mamma, che tu mi senti? Non scorag- giarti. Vinceremo il male. Ecco qui il dottore. Lo riconosci?" Eugenia notò, con dispetto, che neppure
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vergogno della mia ignoranza. Che stiano insieme, lo veggo. Il come, lo saprò, forse, un giorno. Il male è che non potrò venire a dirve- lo, perché
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materialmente, non fa male a costoro. Qualcuno ne muore, parecchi si ammalano, tutti rimangono spossati per parecchie settimane ... È un guadagno. Si pongono in
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e dugento mortaretti anche per me! ... Così non lo saprà nessu- no ... Non avertelo a male: tutte le spese a mezzo. Ah! se la Vergine benedetta
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Padreterno palleggiava un testone coi capelli neri, arruffati, ricinto da una sgualcita corona di carta dorata. "Mi fa male!" gridò Eugenia
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segnale di terribile malattia! ... Se la mamma ha ragione? ... No: il male non avrebbe atteso sei mesi prima di manifestarsi." E si consolava osservando che
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fino alle dieci. Da più giorni viveva agitatissima, col presentimento di un prossimo attacco del suo male che ella sentiva già ride- starsi, forse
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conoscerle. Mia moglie, no; è un po' malata, un po' orsa; meglio dirglielo subito io stesso, perché le signore non si figurino niente di male. Uno di
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! Voglio essere accarezzata, baciata, amata come tutte le altre!"" "Non ripeterlo! Mi fa male." Ella spalancava gli occhi stupita, dubitando di se stessa
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capace ... Ah, le donne! Non hanno cervello. E tutte le mie disgrazie son venute di lì! ... Quando apersi gli occhi! ... Meno male che non avevamo
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per lei. Io non ne sciupo goccia; siamo nemici antichi. Acqua male facere e vino confortabile , diceva quello. L'acqua produce ranocchi in fondo allo
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antipatica. "Tu e lui" disse con stizza a Patrizio "vi siete ficcati in testa che io stia ancora male; lasciatemi stare!" "Dovresti ringraziarlo" egli
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lui, come non le era accaduto mai; tanto forte, ch'ella credette voles- se farle male. "Non aver paura! ... Chiudo gli scuri!" Tra l'imperversare di
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precisa. Il cuore mi batteva violentemente nel petto. Dove s'era fatta male? Alla testa? Alle braccia? Alle gambe? "E nel silenzio della notte tendevo
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tutte le volte finiva con domandarle: "Ti senti bene?" "Sì. Perché dovrei sentirmi male?" "Mi sembri un po' pallidina." "Ti paio sempre pallidina, Dio