PROFUMO
. "Siete in un momento di sconforto. Passerà." "Ecco dove termina tutto!" rispose Patrizio, additando la porta del camposanto. "Per ricominciare di là. È
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. "Oggi sei cattiva fin con le piante!" disse Patrizio. "Che cosa hai? Non ti riconosco più!" "Lasciami fare. Ecco le rose." E affrettò il passo. Si
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scialle al braccio e una mano su gli occhi a mo' di visiera. "Dove siete?" domandava. "Ecco: ora ci sbircio. Pare così buio qui dentro, venendo dall'aria
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assieme, con lunghe pause, tristamente; e la gente rideva, quando qualcuno li apostrofava al pas- saggio. "Ecco la confraternita del Santissimo Sacramento
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vivacissimo sforzo. "Ecco perché me ne importa!" La sua voce era piena di singhiozzi e gli occhi di lagrime che le solcavano le gote, senza che ella badasse ad
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trasalì, sentendo la voce di Patrizio che chiedeva di loro da fuori, quasi la Madonna le avesse risposto in quel pun- to: "Ecco, l'ho consolato
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era fermato a osservarla. Il cuore le batteva violento nell'attesa. Ed ecco un fruscio lungo il muro del corsello; ecco due mani che tastavano
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ignorante!." Bravi. La Chiesa proclama: Miracolo! Io sto con la Chiesa. Ed ecco, uno, due, tre scienziati di buona fede, che ora ci vengono a dire: "È vero
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fuori fiocchi di stoppa che parevano grumi di sangue sbianchito. "Chiuda! Chiuda" ella balbettò. "Non abbia paura; sono di cera ... Ecco Pilato!" E il
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cocchiere, che si era chinato e voltato verso il finestrino dalla parte destra, diede il lieto annunzio: "Ecco Marzallo!" Anche Eugenia accostò la
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stata ad ascoltare e volesse sentire la fine del racconto. "Una mattina" egli riprese "appena uscito sul pianerottolo, ecco un urlo, poi stridi e
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Patrizio. "È vero" mamma, che tu mi senti? Non scorag- giarti. Vinceremo il male. Ecco qui il dottore. Lo riconosci?" Eugenia notò, con dispetto, che neppure
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, soltanto per divagarsi. Ed ecco la sua bella vita! Aggirarsi dentro due cellette di convento come una mosca senza capo! Smaniare nella soli- tudine
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lasciarsi persuadere del contrario. "Ecco Ruggero" ella disse, sentendo picchiare all'uscio. Invece era il Padreterno che si stropicciava le mani tutto
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fragilissimi, da maneggiare con cautela, se non vogliamo vederceli rompere fra le dita!". Egli s'era contenuto e si conteneva per questo! Ed ecco le belle
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però, voi sopra tutti, dovete sforzarvi di stare tranquilla. Che viso, che occhi, Dio mio! ... Date qua. E che polso! Ecco una ricetti- na. Calmante
Accademia della crusca
