PROFUMO
mise i paletti agli scuri. Eugenia lo vide tornare indietro come un'ombra nera tra i bagliori che penetravano nella stanza dalle fessure delle imposte; e
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che lei sa, dalla pelle di tutto il corpo d'Eugenia, specialmente dalle punte delle dita, si spande un profumo di zagara, che si attacca alla biancheria
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come irrigidite dalla morte; dalle punte di piedi ignudi e di calcagna mescolate fra quel viluppo di mani e di teste, col collo vuoto da cui scappavan
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sole, odorante di spigo, di rosmarino, di rose, brulicante d'insetti e di farfalle che sciamavano dalle siepi al fruscio della gonna di Eugenia e alle
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pendenti dalle mani. "Che cosa fate qui? ... Volevo domandarti ..." ella aggiungeva, strascicando le parole. E quella che pareva dovesse essere una domanda
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, non mi lascio illudere dalle apparenze. Ho fatto un po' di predica alla signora. Mi pare triste, impensierita; non ha il suo viso ordinario. C'è
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allargavano di qua e di là, tra i mandorli e i fichi dalle braccia contorte e biancastre, rade di foglie; dietro macchie di mortelle e di spino spuntava
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giovanotto, forte, dalle spalle larghe, dalla bruna tinta del volto, dai baffetti neri che s'in- curvavano appena, quantunque continuamente
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canzonetta cantata da voci femminili, interrotta ora da brevi risate, ora dalle grida rabbiose del Padreterno: "Figli di buone mamme, per non dir altro
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; lo capiva dalle lagrime di lei. E un rapi- do sparire di mobili, di stoffe, di quadri, ai quali si era affezionato senza sapere perché, forse perché
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del dottore. Pallido, con gli occhi infossati, il viso istupidito dall'angoscia, e la voce molle dalle lagrime che egli comprimeva per non ispaventare
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gracchiare. Eugenia, di tanto in tanto, levava gli occhi in alto, compresa dalla paura che qualcuno di quei massi sporgenti dalle rupi non si staccasse
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sentì risalire dal fondo del cuore la viva indignazione prodottagli dalle dure parole di sua madre. Che? Alla vista di quella povera creatura, le viscere
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, affacciandosi all'uscio. "Accompagnala tu dalle sorelle; sono andate con Eugenia, forse su la terrazza o nella selva. Io debbo lasciarla, si- gnorina
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naturale; e dall'espressione di quel viso, quasi attirato da un fascino, egli indovinava benissimo la dolce commozione prodotta dalle sue parole dentro il
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fuggirlo ... e lo attendeva con ansia! Non avrebbe voluto nemmeno guardarlo ... e, quando gli era presente, pendeva dalle labbra di lui, quasi le sue
Accademia della crusca
