POESIE
Ti son vicino e tu mi sei lontana, mi guardi e non mi vedi, o s'io ti parlo, pur amando ascolti, non però m'intendi; ti sono questo corpo e questi
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sei ora, mia non saresti più che s'altra mano ti possedesse. Che pur del mio corpo sarei geloso come or son d'altrui. Non più sarei per te la vita
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si rinvoltola accidioso e rincardina le porte. Se lo scuoti e lo palesi, marzo giovane pazzia, la sua trista nostalgia sogna il sonno di sei mesi. Ei
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... e pure inconscio iva cercando amore l'animo offeso. Ahi ti vidi e a te il pensier rivolsi a te che pura sei siccome un giglio ... ... Le lacrime
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ch'ora soffro vano tormento senza via né speme, tu mi sei cara mille volte, o morte, che il sonno verserai senza risveglio su quest'occhio che sa di
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dal volto mi par ch'altri mi legga il pensiero di te che sei lontana. Dal commercio degli uomini rifuggo allora alla campagna solitaria o alla mia
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stesso? - Tu sei come colui nella notte vide l'oscurità vana ed attese da dio chiedendo la divina luce e d'ora in ora il fiero cuor nutrendo di più
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crearmi la luce da me stesso, lasciami andar oltre il deserto, al mare perch'io ti porti il dono luminoso ... molto più che non credi mi sei cara. 2