POESIE
, ch'ora sulle creste spumanti, or negli abissi, or sur un bordo or sull'altro la trae senza riposo. E se l'albero gema, se la scotta a spezzarsi si tenda
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. Ché a brevi fiate nel tempo passato nel fondo del mare mi sono tuffato. A dare or la patria all'esule sirena, la patria a me stesso e all'uomo abbattuto
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sei ora, mia non saresti più che s'altra mano ti possedesse. Che pur del mio corpo sarei geloso come or son d'altrui. Non più sarei per te la vita
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catene a quel fetore che facea sì bene, ai professori. Amici, or vedo quanto abbiam perduto; della nostra esistenza, calda un'onda nel buio del
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- e le onde varie della mia esistenza l'agiteranno or lievi or tempestose come l'onda del mar l'alga marina che le tenaci aggrappa radici nell'abisso
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agosto 1910 Onda per onda batte sullo scoglio - passan le vele bianche all'orizzonte; monta rimonta, or dolce or tempestosa l'agitata marea senza riposo
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rasserena nella pacata luce, e la pena passata e il lungo tedio dei giorni grigi oblia: ché solo a gioco s'era offuscata: ed or con nuovo gioco si
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Senia io t'ho chiamata, per non sostar nel facile riposo, e la lingua la fiamma consacrata con le parole non contaminò. Pur or mi trovo ancora nella