POESIE
Le cose ch'io vidi nel fondo del mare, i baratri oscuri, le luci lontane e grovigli d'alghe e creature strane, Senia, a te sola lo voglio narrare
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Marzo ventoso mese adolescente marzo luminoso marzo impenitente. Marzo che fai tuoi giochi con le nuvole in alto e con l'ombra e le luci dài mutevol
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Tace la notte intorno a me solenne le ore vanno e sfilan le memorie siccome un nero e funebre convoglio. Del cielo nelle oscurità remote nell'ombra
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destin scende e spera, e vanno a gara altre gocce senza fin. Giù l'attende terra molle dove all'altre unita va a formar le pozze putride per i campi e
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Dalle nevose gole, dai torbidi monti lontani con lena rabida, con aspro sibilo soffia la raffica, rompe la densa greve nebbia, stringe le basse
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che d'erbe e fiori ancor s'è ricoperta - se pur il ciel di nubi ancora svarii, onde occhieggian le stelle nelle notti, e nere fra il lor vario
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raccolta - non più così la creatura del sole, il fiore della vita, la sorgente ond'io le labbra asciutte dissetava, la giovinezza quale altrove invano
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frementi si tendono gli archi di tutte le vite esso tace o fanciulla. E quando la mamma mi trae dalle aride ciglia una stilla e quando la morte mi
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mare Itti e Senia si risvegliaro dei mortali a vivere la morte. Fra le grigie lagune palustri al vario trasmutar senza riposo al faticare sordo
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, non conta gli anni il mio core l'anima mia dolorosa non sa le primavere. Fanciulla perché ti soffermi? perché t'avvicini al mio core? perché o
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l'anima mia si discolora e si dissolve indefinitamente che fra le tenui spire l'universo volle abbracciare. Ahi! che svanita come nebbia bianca nell'ombra
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amplesso solo poderoso vorrei legare a me tutta la terra vincere il fato e la fortuna ch'erra cieca nel mondo. * * * Ma un brivido mi corre per le
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dirompe, e la diffusa nebbia leva ed in lembi bianchi la sospinge giocosamente; e ride il sole volto ad occidente ed i monti lontani e le colline boscose e
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! il mio sole! Ma pel cielo montan le nubi su dall'orizzonte, già lambiscono il sole, già alla terra invidiano la luce ed il calore. Un brivido
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ciel confina, né temuta ho la morte ... Alla punta del golfo donde il mare s'apre libero e vasto senza fine tu m'attendi sicura e fiduciosa, le vesti al
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... e pure inconscio iva cercando amore l'animo offeso. Ahi ti vidi e a te il pensier rivolsi a te che pura sei siccome un giglio ... ... Le lacrime
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preda senza schermo, parmi l'anima mia nel suo segreto. Ed il sogno che nasce palpitante, la «storia» che non soffre le parole ma vuol esser vissuta
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, e già le fronde onde tutta t'ammanti, per il continuo ardor si fan perdute. Ed alla notte gli astri all'orizzonte per i vapor rosseggiano più grandi
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Come le rondinelle anno per anno tornano al nido che le vide implumi, così l'uomo nel giro dei suoi giorni torna e ritorna al pensier della culla. Ed
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diafana luce lo rivolgo dell'imagine tua cara e lontana, invano cerco a me farla vicina, invano cerco trattenerla, invano tendo le braccia: nella notte