Oro Incenso e Mirra
mattina qualcuno lo aveva veduto dirigersi alla stazione e salire sul primo treno. Era sempre così vestito, con un cappello a cilindro di felpa lunga
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seduto in serpe sul cielo dell'omnibus aveva un balenìo bianco sulla faccia. Erano gli occhi? non distingueva altro: il manico della frusta era lungo
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lunga veste da camera di un giallo spento sembrava quasi bagnata, tanto le si modellava sul corpo. - Non ti basta una donna come me? - le sfuggì in un
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spesso la mano sul capo quasi automaticamente. - Zacconi è forse più che il migliore attore d'Italia - disse Osnaghi, il poeta: - peccato che tu non
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stette seduto in quel buio, con una oscurità non meno densa sul cuore, senza sentire più altro. Trascorse molto tempo: qualcuno passò frettolosamente
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, ma la contessa avrebbe sempre, anche su queste, l'incalcolabile vantaggio della pelle sul marmo. La sua ha un candore di camelia più puro ancora che
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notte lo assordava di risa e di canto ubbriacando per tutte le bettole quanti ne avevano voglia, ed erano molti: di giorno passava e ripassava sul
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sul cocchiume e nel fondo questa scritta: "Quando questo gallo canterà - credenza si farà." - Gallo lo sono ancora - ribatté Rocco: - portami una
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, prendilo - soggiunse con nuova amarezza vedendolo sbirciare sul comodino un libro. Erano le Sette giornate di Galileo. - Un'altra vittima - brontolò - del
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, sul quale col fumo di candela si era tentato di imitare le zebrature della pelle, si miravano dai lati del camino con una posa quasi altera nella
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tutto sul dolore e sul piacere, si è preteso che siano l'uno la cessazione dell'altro, poi due gradi di una stessa sensazione. Vundtz e Lotze, vedete che
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colonne. In una sera di neve, rincasando sull'ora di notte, aveva osato strappare un lembo di avviso che il vento gli sbatteva quasi sul volto: sulle prime
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ricominciavano a credere. Poi i barbari irruppero, l'impero sprofondò, la civiltà si spense, e sul suo cadavere morto di vecchiaia la natura non intese per molto
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indietro; Lelio ebbe un fremito, sul suo viso apparve come uno sdegno di noia. - Me ne vado, me ne vado, non voglio rendere altri geloso - gli urlò sul viso
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gli si distese sulla bocca e vi spense il sorriso. Quindi reclinando la testa sul petto parve seguire giù nell'oscurità di un baratro lo sprofondarsi
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canonichessa, seguitava a tradirsi. - È già annunziato un suo articolo sul Vascello fantasma: badate, signor Fornari, voi che non siete un wagneriano. - Come
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e non rendendogli nulla della sua grandiosità poetica o della sua poesia melanconica. Sul cortile, all'abbaino di una soffitta, viveva un pittore
Accademia della crusca
