Oro Incenso e Mirra
ripassato almeno dieci volte sotto le alte finestre del suo palazzo nella inutile speranza di vederla. Oramai molti si erano accorti di questo maneggio, e
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non avrebbe saputo ben precisarlo, ma da oltre quarant'anni non aveva messo piede in una chiesa. Ed ecco come le cose erano andate. Una volta sotto
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grandi ed un ragazzetto: erano cinque in tutto, e il padre, cantoniere della provincia, non aveva che quarantacinque lire al mese di stipendio. I conti
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notte lo assordava di risa e di canto ubbriacando per tutte le bettole quanti ne avevano voglia, ed erano molti: di giorno passava e ripassava sul
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caduti per lo scalone erano stati forse spazzati in qualche mattina fra i calcinacci dalla scopa del portiere. Il sarto che adesso ne disimpegnava la
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lungo andito che si perdesse nell'ombra. L'aria era umida, la tenebra così fitta che le mura stesse della città vi erano scomparse. Solo una stella
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fra la gente, che si rivolgeva a guardarvi, e che avevate quasi l'aria di allontanare colla graziosa alterigia del portamento. Mi erano rimasti
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, quando la paura non ha ancora uccisa la speranza. Ed erano invocazioni deliranti di dolore, appelli forsennati di una voluttà, cui nulla aveva mai
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cogli occhi piccini. Nella stanza non grande il caldo e il puzzo erano opprimenti, quantunque né la finestra né la porta a vetri chiudessero troppo
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, prendilo - soggiunse con nuova amarezza vedendolo sbirciare sul comodino un libro. Erano le Sette giornate di Galileo. - Un'altra vittima - brontolò - del
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guardarli, ma si erano nuovamente ricomposti con quella fisonomia grave ed insieme indifferente del clero nelle proprie funzioni. Alcune donnicciuole del
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comprendere il valore de' suoi libri e di gustare le sue maniere signorili. Anzi molti fra essi, (e v'erano pure de' suoi parenti rimasti semplici
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di Socrate. Per una etèra, che arringa in piazza dalla lettiga, bisogna accontentarsene: evidentemente i discorsi di piazza non erano allora come
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poveri e gelidi, che panche da chiesa o da refettorio! In fondo a tutte un tavolone con una lucerna sepolcrale pendente dal soffitto. Generalmente erano
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nella Sicilia, sulla quale le tempeste politiche erano passate come i venti d'Africa scrollando solamente le cime degli alberi, la siringa era ancora
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freddamente il gatto, che sgretolava con pigra ghiottoneria quel corpicino ancora vivo. Entrambi erano diventati pallidi. La duchessa scacciò Alì con un