Oro Incenso e Mirra
immensi saloni, rumorosamente, sotto la luce cruda dei lampadari a gas, che gli enormi specchi incastrati nella parete ripetevano all'infinito per una
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nullameno grave. L'ombra sempre più cupa sembrava tratto tratto oscillare; improvvisamente dei profili di cappella lucevano nella pulitezza del marmo, o
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ingegno. Come quegli scienziati, che vanno a studiare le flore dei paesi lontani e ritornano con una cassetta di fiori secchi, egli ci reca un Platone
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regalatigli dalle sorelle, tre dei quali erano del fratello più piccolo. Egli aveva già fatto in testa il proprio bilancio: bisognava spendere meno
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che così, facendolo solamente sentire: tutte le figure devono muoversi intorno alla sua ombra esprimendo nei propri atteggiamenti il variare dei suoi
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scrittore, che una stima mediocrissima: la giudicano uno dei tanti passatempi offerti alla superiorità della loro posizione, accordando appena qualche
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clero e non della chiesa. Come è ben vendicato oggi! Il padre Secchi, la maggior gloria dei Gesuiti, non è che un piccolo continuatore di Galileo
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l'assenza di lei. La sua vita domestica tutt'altro che fortunata col vecchio padre diventava anche più uggiosa per la rozzezza dei vicini incapaci di
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era stato anch'egli della comitiva accompagnando la vecchia moglie e tutte quelle ragazze dei vicini alla prima messa del Natale? Forse egli stesso
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è umida e fredda, le sale hanno delle sonorità di sotterraneo, gli ordini degli scaffali rammentano la disposizione dei sepolcri nelle prime
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dichiarata un pericolo, l'amore un peccato. La coscienza atterrita dal problema religioso non poteva più bearsi nell'eterna giovinezza dei campi
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, soffiavano molti venti, il mare aveva come dei muggiti d'impazienza, delle onde colleriche, le quali si rompevano schiumando contro la chiglia del
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era lunghissimo: qualche vetro dei suoi sportelli riverberava al raggio obliquo di un fanale; l'interno non si discerneva, le ruote arrivavano ai
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dei denti bianchissimi, che gli rischiarava il volto mostrando tutta la bontà spensierata ed affettuosa del suo animo. Così, sempre allegro nella
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quasi colla stessa facilità, devota, fredda, di un appetito insaziato e di un cicalìo inesauribile, la salvò dalle cupe malinconie dei decaduti. Poi
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sulla panca fra Mengo e Rocco, Toto e Ghino senza avere ancora parlato rimettevano a posto il tavolo, mentre la Teresa scopando i frantumi più grossi dei
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malgrado le molte dicerie dei primi incontri. Quella violenza istantanea aveva sconfitto tutte le civetterie della donna e della dama, come accade quasi
Accademia della crusca
