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troppo di buon occhio, e quindi, a grazia d' esempio, tenere in continuo stato di nausea, un uomo di gusto dilicato e gentile, mettendogli a fianco una
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per un'altra; né parlar molto di esse, il che sa troppo di sensuale e di voluttuoso. La storia non ha sdegnato di ricordare che l'imperatore Claudio
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; 2.° Non soffiare sulla minestra, se è troppo calda; giacchè il contatto dell'alito colla minestra giuoca male nell'altrui fantasia, che lo suppone
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.° Non pulirsi i denti avanti persone rispettabili, sembrando cosa troppo familiare, e né meno portare lo stecco in bocca a guisa d'uccello che faccia il
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6.° Non riempire di troppo il bicchiere, né lasciarlo pieno di vino sulla mensa, a fine di non esporti al pericolo di lordarla; 7.° Guardarsi dal
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Fuori dell' accennata combinazione, una voce troppo alta è segno d'uomo dispotico e imperioso, il quale a fine di dominare sull'animo degli astanti
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troppo sfacciata ed i colori troppo abbaglianti impediscono all'occhio di vedere i lineamenti e le espressioni degli affetti in un quadro, cosi l'eccesso
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solecismo, non sono troppo corrivi a censurarlo negli altri. Giovenale protesta che non vorrebbe per moglie una donna che si piccasse di purismo
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biancheria; non è viziato l'organo della respirazione da aria notturna troppo infetta, allorchè asciutte si tengono le stanze e scevre d'ogni sozzura ecc
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. Il » perchè costoro ti parlano d'estasi, di gioia, » dove é troppo più del bisogno il semplice dir di » piacere ti si inchinano profondamente, dove ci
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Cartagine. - A questo preambolo, che non prometteva troppo vicino termine, il re, interrompendoli, disse: Annibale partendo da Cartagine aveva pranzato, ed
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condoglianza non è eseguito che da uno: m'arresterò dunque sul secondo. Osserverò dapprima che una condoglienza troppo tarda diviene quasi un insulto
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negligenza? » L'uomo pur troppo non accorda che suo malgrado » la propria stima, e abbraccia sempre con » piacere un'occasione, un pretesto per toglierla o i
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Allorché le buone maniere non bastano (e sogliono non bastare talvolta per colpa de' genitori che furono trascurati od indulgenti troppo da principio
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gentilezza fatta ad una loro vicina , i troppo frequenti sguardi rivolti ad essa , il discorso che più sovente le si dirige, pungono le altre nel più vivo
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che troppo frequenti i passaggi dall'amicizia all'odio, dalla stima al disprezzo, dall' affezione al livore. Molti sotto coloro che tengono in serbo i
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donzella, perché non é troppo contenta della propria bellezza, e si vede sulle guance appassir le rose; talora il naso s'ingrossa, un dente intarla, e
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cenno storico. Il suddetto Caligola fece esigliare un re della Cirenaica perché la di lui porpora gli sembrò troppo splendida! Nerone condannò a morte
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risiedono i magistrati furono proscritte certe azioni, attitudini, apparenze, che, sebbene lecite in sè stesse ed utili, sembravano, come troppo
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distruggono la surriferita proposizione; giacché egli è pur troppo vere che alcune popolazioni credono nel tempo stesso dovuta l'ospitalità in casa
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consiglia di non accostar troppo il volto all'uomo a cui parliamo, acciò non rimanga nauseato; quindi dovendosi dire qualche cosa in confidenza a persone
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fondati sul vero; e stabiliscono, sebbene troppo assolutamente, il principio veritas convinci non excusat a convincio; la verità dell' ingiuria non
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risentimento non è gia proporzionato al dolore che le cagiona negli occhi una luce troppo viva, ma é proporzionato allo spregio ed al ridicolo cui si vede
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III. Affettazione. Se una certa timidezza ci dà un'aria imbarazzata e ci cagiona inopportuno rossore, all'opposto il desiderio troppo vivo di
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; » O poveretti voi, a cui la testa » Mai non sta salda, e gira come ruota » D'un calesso di Roma il di di festa ». troppo alta, congiunta a passo lento
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Sia dunque la testa dritta senza essere troppo elevata, come quella d'un uomo che non vuole spregiare gli altri, ed é persuaso di non esser egli
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caratteristico di follia. « Quando vedete uno che guarda troppo intento con gli occhi stupidi a foggia d' insensato, o che ride scioccamente come que' mutoli
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IV. Passo. 1.° Il passo troppo celere é proprio delle persone che servono; il troppo lento, d'accidia dà segno e di pigrizia. Tra questi due estremi
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e getta qua la canna, là il cappello, più lungi la parrucca, ed abbisogna d'un quarto d'ora per rimettersi in carriera. 5.° « In camminando troppo
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, nè soccorrere, svelano la povertà del nostro fondo ideale; e si può dire di taluno: egli é troppo bene informato degli affari altrui per essere ricco
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, pudore. Non sembra dunque cosa troppo conveniente che le donne facciano la barba agli uomini, come sogliono in varie parti della Svizzera, né che gli
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