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dell'amico, e non permettano al di lui cocchiere di salire al suo posto sul cocchio, se non quando non é più in istato di tenervisi. La nostra inciviltà non
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chiuderebbe il varco. Catone, benchè censore, assisteva col sorriso sul labbro ai conviti gioviali, e al calore dell'allegrezza giovanile la sua cadente
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; . 14.° Non rimettere nel piatto comune le vivande che furono sul tuo; 15.° Ritirando qualche cosa dalla bocca non lasciarla cadere dall' alto ma
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17.° Pulirsi le dita non colla tovaglia e men che si può colla tovagliolo: servirsi invece della mollica del pane da porsi poscia sul proprio
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tossire bevendo, onde non gettare spruzzi di vino sul volto o sugli abiti degli astanti; 8.° Non sciacquarsi la bocca e i denti alla presenza altrui per
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misuri i gradi di rispetto anche sulla foggia del vestire, sul portamento del corpo, e sulle attitudini esteriori.
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imitazione di quanto aveva fatto altre volte Scipione l' Africano a Siracusa; ed Alessandro sul trono de' Persiani fece uso degli ornamenti de' loro re
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»; ma additerò il sogghigno del disprezzo che al loro apparire scorre sul labbro degli astanti, e che é seguito dal racconto di aneddoti più o meno
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della persona sono una specie di trattenimento per lo stesso selvaggio: nel dipingere figure sul suo corpo, forse più al bisogno di sentire egli cede che
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qualche delitto; inoltre vi privano del vantaggio di scorgere, nel contegno di chi v'ascolta, l'impressione che fanno le vostre parole sul di lui animo
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ora son chiusi alla luce. Egli non vi dipinge gli stolti sforzi della voluttà ne'bordelli, ma vi mostra sul limitare il piacere svenuto e le grazie
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guance, ed alzano nel tempo stesso un piede col ginocchio piegato. Gl'isolani della Nuova Guinea si contentano di porsi delle foglie d'albero sul capo
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condoglianza non è eseguito che da uno: m'arresterò dunque sul secondo. Osserverò dapprima che una condoglienza troppo tarda diviene quasi un insulto
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d'acqua sul fuoco che lo divora: un figlio, per es., si ostina a parlarvi della morte di sua madre; voi troverete la stilla d'acqua nel di lei elogio
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., ci si rimescola lo stomaco allorché leggiamo che i Negri della baia di Saldana ravvolgono intorno al collo e fanno cadere sul petto i fetenti
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escluso le donne dal trono, mentre queste vi sono chiamate in Inghilterra ove il marito ha il barbaro diritto di condurre sua moglie sul mercato colla corda
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segua nelle sue speculazioni sul futuro, giacché il futuro a tutti sovrasta; talvolta un giudice che lo vendichi de' torti che ricevette, e ciascuno ha de
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una volta, che diffidar sempre. La vista dell'amico, dice un Arabo, ravviva l'anima come la rugiada del mattino; non lascia dunque crescere l'erba sul
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facilmente che gli onori renduti al genio lo fanno nascere e ne diffondono le scintille; e che la gloria degli uomini illustri si riflette sul trono
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Celestino dimostrò che la sua affezione per una bestia agiva più sul suo animo che la dignità della carica cui era stato innalzato.
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giornalmente mantengono, e quindi innestare questo ramo di morale sul tronco della pubblica economia. Ecco lo sviluppo della dimostrazione. Prima ragione
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Canarie, almeno per l'addietro, allorché un nuovo principe saliva sul trono, molti. Guanches dimandavano d'essere sacrificati in suo onore. Il re dava una
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severità nel sistema penale. * Gli antichi persiani accreditavano forse i loro re e gli interessavano al bene della nazione, quando facevano salire sul
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morendo, e ne fa padrone il fisco. Soltanto verso la fine dello scorso secolo e sul principio dell'attuale é riuscita la filosofia a distruggere questo
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quelli che venivano sorpresi lungo le coste. 3.° I Greci, prima d'avere sentito il bisogno di commerciare, esponevano al ridicolo gli stranieri sul
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stranieri, i soli domiciliati, dopo d'aver pagato l'imposta alla quale andavano soggetti, potevano trafficare sul mercato pubblico; gli altri dovevano
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neutre, e per lo più non compariscono sul campo se non dopo d'aver gettato il guanto di sfida; 7.° Trattano i prigionieri secondo i loro gradi, talvolta
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ostile si presenta solo ad una moltitudine armata, la quale può farlo in pezzi in un istante. In mezzo a queste disposizioni generali e sul
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ammalati; giacchè sollevano, stendono, sbattono le coperte e le lenzuola con tale forza e irriflessione, che, cacciandovi improvviso e freddo vento sul
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gentilezza Didone accoglie i raminghi Troiani, che vinti in guerra nella loro patria, dispersi da'venti sul mare, approdano a Cartagine in istato miserando
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tentazione di salire sul trono di Polonia, offertogli dai Polacchi, dovette, per andare ne'suoi nuovi Stati, passare per molti paesi protestanti che
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cadono addormentati sul ginocchio, e giunti all' osteria, occupano la stanza migliore e il miglior letto, senza riguardo ai compagni. Vogliono che il
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. Un'iscrizione che si leggeva sul cataletto, annunziava che l' uso smodato dei piaceri gli aveva cagionato la morte nella primavera della vita. Questa lugubre
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., senza che il comun foglio esca loro di mano. Sul camino d'un gabinetto di lettura a Londra si legge: Le persone che imparano a compitare, sono invitate a
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modo da presentare la faccia alla persona con cui parla, giacché non sulla schiena si leggono i sentimenti , ma sul volto. 5.° Chiesto da un forestiero
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Allorché un fanciullo col mezzo d'uno specchio caccia la luce solare sul volto d'una persona distante questa risentesi bentosto; e il suo
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abbassiate al livello dell'asino, il quale, per cosi dire, rappresenta lo zero sul termometro intellettuale. Il dispiacere emergente dall'imputazione
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IV. Idee nuove e simili. Tu metti modestamente sul tappeto un'idea che credi nuova, e immediatamente ti si mostra ch'ella è rancida, vecchia, muffala
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lasciano morir sul labbro le parole. Questa eccessiva timidezza, che è indizio d'animo rozzo, basso, inesperto, ineducato, benché possa talvolta titillare
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il capo, avanzando il mento, torcendo il collo sulla sinistra, tiene sul labbro forzatamente e non naturale il sorriso. L'affettazione é la caricatura
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' calzoni. 4.° « Le mani rovesciate, incrocicchiate sul dorso, e che non danno il minimo sentore d'alcuna apparente attività, dinotano il colmo della
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III. Attitudini. 1.° Tra le attitudini ridicole « singolarmente significante » é una testa, che, mal potendo reggersi » sul collo, si abbandona
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colle braccia su gli scanni o sui tavolini, stendere le gambe l' una all'oriente, altra all'occidente; peggio poi portare una gamba sul ginocchio
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dito; é noioso chi alza, abbassa, rivolge iristancabile il capo per mostrare il pennacchio che gli ondeggia sul cappello. Si dica lo stesso di chi agita
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, accrescono nuovo lustro al pudore e condannano tutti gli atti che l'offendono. Giove, dopo di aver fatto pace con Giunone sul monte Ida, volendo celebrare i
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, intitolata la Risurrezione, non ebbe vergogna il poeta di porre sulle scene il Padre Eterno in atto di dormire sdraiato sul palco, e d'introdurvi un
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. Si può riguardare come convenzionale, a cagion d'esempio, l'uso europeo che, per torre di mezzo le dispute, guarentisce il diritto di restar sul
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dipinta sul muro, e questa insegna era un cappello cardinalizio. In quest'uso l'indecenza s'univa all'ingiuria. Se il luogo è santo e richiama lo
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, cani, o sopra fieno. L'abitudine di pranzare seduti per terra durò in Francia per lo meno sino all'Xl secolo. I Lapponi seggono sul nudo suolo come
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servi stessi avevano sul capo una corona di fiori cui pazzamente attribuivano il potere di reprimere colle loro fragranze i vapori del vino. Noi
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Accademia della crusca
