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il GIOJA, riprovando quest'uso in altri, ne abbia poi egli stesso in varie sue opere fatto uno smodato abuso. Infatti non è possibile di gustare
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fatto rimprovero da un suo amico, il quale, essendo caduto cosi a caso il discorso sopra uno di questi sciagurati, e l'imperatore avendo detto che cosa
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pazzo di Eliogabalo, il quale avendo fatto costruire letti di cuoio ed empire d'aria in vece di lana, mentre i suoi commensali mangiavano e bevevano
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portassero le vivande, fu fatto subito silenzio. Non avendo egli inteso quel segno, perchè non conosceva gli usi del paese e sembrandogli che la
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dalla fronte a sudore e dal viso con ischifo degli astanti. Per non far supporre che ti dissagrada il trattamento che ti viene fatto, non imitare colui
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imitazione di quanto aveva fatto altre volte Scipione l' Africano a Siracusa; ed Alessandro sul trono de' Persiani fece uso degli ornamenti de' loro re
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lo comprimevano. Ci si vanta la rozzezza e la pudicizia degli antichi Germani. - Sciocchezza! Tacito ha fatto un romanzo di virtù per far arrossire i
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Non imitate il contadino, il quale ad ogni inchiesta che gli venga diretta , risponde con una sberrettata, o con un inchino fatto a caso, o con un
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dipende l'intelligenza del fatto, ora fa agire un personaggio di cui non diede antecedente notizia, ed ora unisce cose che fanno ai pugni tra di loro
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volte giunto al mezzo del suo discorso, ne dimentica il principio, né più ravvisane la fine; egli avrà fatto partir Annibale da Cartagine, e non sa
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1.° Raccontando un fatto, non opprimerai gli astanti con un diluvio di notizie preliminari: esponendo, per es.; la storia d'una famiglia, non
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in evidenza . Un poeta milanese ha fatto, senza accorgersi, una satira amara della bassa plebe di Milano, provando che i suoi principali paragoni sono
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la cosa, e questo non si può soffrire se non in caso che si trattasse d'un fatto di cui necessariamente gli astanti dovessero venire in chiaro per
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giorno, hanno tolto alla nazione il tempo di addestrarsi alle virtù sociali, e invece d'un popolo pulito ne hanno fatto un popolo burattino. In
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non ne abbia fatto cenno, tende a titillare in lui il sentimento del comando e della padronanza, e a ricordargli che aspettiamo i suoi ordini. Nell
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. - Non si scosterebbe dunque gran fatto dal vero chi dicesse che i duelli tra i nobili e le coltellate tra la plebe traggono in parte origine dal cieco
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più bella di Scozia. Risulta intanto da questo fatto che in una compagnia di donne il modo di renderle contente di voi e di loro consiste
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intestini delle bestie da essi uccise o che trovaron morte sulla via. Cito il fatto quale è riferito da più viaggiatori, senza volerlo guarentire. La nausea
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possibile e questo fatto.
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maggiore del vantaggio che ne traggo, la mia dimanda é inurbana, e questa inurbanità si desume da quella maggioranza. Un fatto spiegherà meglio la mia idea
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circostanze particolari del fatto, o ne' difetti generali inerenti alla natura umana. Quindi la pulitezza cogli inferiori, soprattutto ne' casi accennati, è
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di lui volto quando questi scendeva di carrozza, e quando vi risaliva, e combinando queste osservazioni con ciò che l'abate aveva fatto, ne deduceva
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eccelsa. Gli isolani di Ceylan parlando al loro principe non osano assumere il titolo di creature umane: in vece di dire Io ho fatto, essi dicono: Il membro
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scherzevole rimprovero fatto ad un tintore, al quale, mentre innalzava due mani sucide ed annerite, in atto di giurare, il giudice disse, levati i guanti. La
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inurbanissimo a chi lo elesse. Pietro Morone, eremita oscuro, fatto pontefice sotto il nome di Celestino V, ricusò di separarsi dal suo asino
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vi é un punto in cui la sensazione spiacevole dell'incomodo distrugge la sensazione piacevole dell'onore che ci vien fatto: la determinazione di
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fatto quell'enorme » assassinio. Sarà stato questo, un tratto grande » di politica, riguardo ai Romani, per lo bisogno » che avevano di provvedersi di
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. Quindi l'opinione non può far riguardare come cosa infamante il saccheggio negli Stati vicini, perché necessario a tutti; e non v'ha infamia di fatto
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, avea fatto porre i ramponi ai piedi de' cavalli e de' muli, che erano circa 200. Questo tratto di speciale gentilezza pose il colmo all'ammirazione
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, accrescono nuovo lustro al pudore e condannano tutti gli atti che l'offendono. Giove, dopo di aver fatto pace con Giunone sul monte Ida, volendo celebrare i
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che cosa una tale sconvenienza alla città presagiva. In questo fatto come nell'antecedente si scorge un'idea giusta ma esagerata. 3.° Pregio
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altri o liberarli da' mali; 2.° I servigi che possiamo sperare da quelli cui venne da noi fatto qualche bene; 3.° La stima pubblica che corona le persone
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Accademia della crusca
