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aggiunte sulle antecedenti, per circostanze aliene dalla sua volontà, fu altresì obbligato a cancellare non pochi passaggi e modificarne altri sì che
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personaggi che dal contatto de'loro simili restano offesi, e credono di non poter respirare fuorché in un posto superiore agli altri, essendosi presentato
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' opposto l'eccesso nel bere riscaldandoli il capo, ti fa commettere cogli altri mille sgarbatezze. Solamente il volgo, il quale non sa che fare del
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; 13° Non presentare ad altri ciò che tu guastasti qualunque sia la cosa, eccettuato il padrone co' servi ed altre persone inferiori e molto familiari
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mentre altri sollevavano il velo di Rosane e parte dei suoi vezzi scoprivano e delle sue attrattive, questo quadro, dico, inebbriò l' animo de' Greci di
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certamente cosa alla natura conforme il ricercare ciò che a noi stessi può riuscire aggradevole e agli altri. A nessuno piace la natura morta nel verno
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serie di lavori. Questa serie di lavori viene eseguita dalle classi cittadinesche cui mancano altri mezzi di sussistenza. I capricci della moda
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, il capitale del ricco viene impiegato in cocchi, cavalli, casini, teatri, abiti, orologi, gioielli, vasi, cristalii e mille altri simili inezie
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veste apparenza agreste e selvaggia. 5.° La nostra pulitezza non di rado diviene pungolo agli altri ond'essere più onesti di quel che non vorrebbero
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; perché é meglio che teniate a freno la vostra lingua, che altri a forza. - Può per altro un superiore, per es., il padre col figlie, il marito colla
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degli astanti, altri talvolta con un linguaggio da trivii le cose più sublimi nell'altrui opinione degradano. ll poeta Malherbe, moribondo, mentre il
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solecismo, non sono troppo corrivi a censurarlo negli altri. Giovenale protesta che non vorrebbe per moglie una donna che si piccasse di purismo
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I. In una conversazione o crocchio, due persone che parlano in lingua non intesa dagli altri, commettono grave impulitezza per tre ragioni: 1
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la venerazione che si vuole attestare agli altri e lo scoprirsi il capo non v'ha alcun rapporto; quindi il modo di salutare all'europea sembra che
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tronco, » e quasi sforzarsi di crescere l'altezza di tutto il corpo ; » come al contrario non ho udito mai d'altri a » cui la superbia non facesse
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1. Il complimento debb'essere piccante. Tendendo il complimento ad attestare ad altri una vostra affezione amorevole o rispettosa, e ad imprimerla
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VI. Saresti poi ridicolo, se, per consolarti dell'indifferenza che altri ti mostra, tu fingessi di respingere encomi che a nessuno cadde in animo di
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Siccome il nostro piacere comunicato agli altri cresce, e il dispiacere scema; perciò é chiaro il motivo per cui l'uso vuole che visitiamo i nostri
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e siane la base; aggiungasi che gli amici » mostran talvolta le nostre lettere ad altri, i quali, » non essendo prevenuti in nostro favore, ne
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esserlo, od é divenuto nemico; Si scorge che devono essere scritte con precauzione, onde non compromettere sé stesso, e molto meno gli altri. Un uomo d
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X. Lasciando di parlare d'altri precetti che risultano da quanto ho detto ne' capi antecedenti, accennerò per ultimo il dovere di rispondere
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l'addietro un fanciullo alla presenza degli altri e che la decenza ci vieta di nominare.
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umiliato da sé stesso. L'umiliazione che ci viene dagli altri è un oltraggio; quello che sorge dal fondo del nostro Animo, è una lezione. Questa
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sensazioni che suppone negli altri, e analogo dispiacere o piacere ne risente, se estranei affetti non vi si oppongono; perciò ci si allegano i denti
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1.° Col pretesto che tra gli amici debb'essere sbandita la soggezione, si manca alla pulitezza ed all'officiosità esteriore; 2.° Altri, lusingandosi
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Altri credono che l'onore dell'anticamera richiegga che la servitù vi si arresti sempre ad ora avanzata, benchè non ne abbiano più bisogno; ed altri
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figliuoletto; e sembrerebbe ad altri avvilirsi se scendessero a discorso colla servitù, come sembrava infatti al liberto Pallante, il quale non mai i suoi
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, ecc. sono celebrati con illuminazioni od altri atti di generale allegrezza. I Romani fecero il più lusinghiero complimento a Vespasiano, allorché
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stranieri, i soli domiciliati, dopo d'aver pagato l'imposta alla quale andavano soggetti, potevano trafficare sul mercato pubblico; gli altri dovevano
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.° ll commercio, che dopo l'XI secolo intrapresero i Veneziani, i Genovesi, i Pisani ed altri popoli d'Italia in tutte le parti del mondo cognito, ottenne
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gli altri popoli celtici. Appena vedevano essi uno straniero, che tutta la loro fierezza deponevano e la loro ferocia; davano segno della più sincera
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Astigiano: »Tutto é corpo di guardia, ovunque muovi »Per l'erma Prussia a ingrati passi il piede; »Né profumi altri, che di pipa, trovi». Chi crederebbe
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altri, quindi si scorge la necessità, di conoscere i sentimenti delle persone colle quali si conversa, per non esporsi al pericolo di offenderle o
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supera la parte che resta individualmente agli altri, si piantano nel bel mezzo del comune focolare, e ne occupano un terzo, mentre saranno dieci quelli
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Severi coi loro servi in ciò che risguardo il loro servizio, nulla esigono per gli altri. Potranno i loro servi, con uno schiamazzo orribile
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disposizione a negarci de' servigi. Quindi nella nostra mente noi calcoliamo la somma de' servigi sperabili sul numero delle perfezioni che gli altri
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il dolore, non riesce giammai a cancellarne la memoria. Qualunque potere, qualunque autorità abbiano gli altri sopra di noi, non ci possiamo giammai
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applaudire negli altri. In generale il porre in ridicolo un difetto che non dipende da noi e che non possiamo emendare, é incrudelire senza scopo. Il
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susurrare con altri, ecc.; giacché questi atti di distrazione e di noia dimostrano che non fate conto alcuno di lui, o confondete la sua persona con
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delitti. Non può quindi essero tacciato d'inurbanità contro i servi un padrone che chiude sotto chiave il suo denaro e gli altri oggetti preziosi che
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Egli è si abituale nell'uomo la tendenza ad innalzare sé stesso e a deprimere gli altri, quasi senza accorgercene, e senza diretta vogia d'offendere
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l'altrui altissimo più che sublime merito. Una smisurata idea della propria persona mista a disprezzo per gli altri costituisce l'orgoglio. Allorchè
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. Quegli atti che, sebbene innocui agli altri, provano che ci scostiamo volontariamente dal modello della bellezza, scemario a noi credito, perché essendo
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Sia dunque la testa dritta senza essere troppo elevata, come quella d'un uomo che non vuole spregiare gli altri, ed é persuaso di non esser egli
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. Altri » percuotono il piede in terra si forte, che poco » é maggiore il rumore della carra ». In somma si debbono evitare tutti que'movimenti che
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Quelle azioni e que' detti che dimostrano in noi 1.° Piccolezzà di pensieri; 2.° Labilita di memoria; 3.° Debolezza di raziocinio; inducono gli altri
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II. Labilità di memoria. Diamo prova di memoria labile e ci screditiamo 1.° Dimenticando i nomi delle persone e delle cose, ed importunando gli altri
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sono: 1.° Esercitare i propri diritti col minimo dispiacere degli altri; 2.° Rispettare i loro diritti, ancorchè dannosi a noi stessi; 3
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Il comodo, le abitudini sociali, la convenienza dei mezzi co'fini vogliono certe azioni e cose in certi luoghi e non in altri. La trasposizione delle
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I nostri atti devono riuscire piacevoli o spiacevoli agli altri secondo la situazione del loro animo, come lo stesso cibo gradito ci riesce o
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