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poco a poco lasciando il posto alla rassegnazione. Ma il senso misterioso di fatalità che persisteva come se ella avesse avuto alle spalle uno spettro
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ROSSELLA si trovava a Marietta quando le giunse un telegramma urgente di Rhett. Vi era un treno in partenza per Atlanta dopo dieci minuti ed ella
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; e attraversando il vestibolo in punta di piedi, andò a picchiare leggermente all'uscio. Nessuno rispose, ed ella aperse la porta. Ashley era dinanzi
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LA porta d'ingresso era socchiusa; ella entrò di corsa, ansimante, nel vestibolo e si fermò per un attimo sotto la luce rifrangente nelle mille
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e chiamando i giovinotti che si trovavano nel vestibolo sottostante. Attraverso i balconi aperti ella scorse le signore sedute nel salotto, vestite di
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maggiordomo, togliendo la tavola e le sedie per preparare per il ballo. Al di là dell'ampio vestibolo era la porta aperta della biblioteca; ella si
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le pene attraverso le quali ella era passata pochi minuti fa! Mentre li guardava, con gli occhi che le ardevano e la testa che le girava, udí un
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, e con suo sgomento, la maternità seguí dopo breve tempo. Negli anni di poi, quando ella ripensava agli ultimi giorni dell'aprile 1861, Rossella non
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sorella. Fin dall'infanzia erano stati assolutamente opposti come caratteri; e piú tardi erano stati anche in disaccordo per il modo in cui ella aveva
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cavalli e voci. Improvvisamente sorrise, perché le giunse una voce impastata di dialetto e di whisky, che ella conosceva e che cantava «Margheritina nel
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passate sopra di lei senza toccare alcuna corda profonda nel suo intimo; e il bambino era cosí ben curato dagli altri nella casa rossa, che ella quasi
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, le faceva da cavaliere ai balli e alle vendite, la aspettava fuori dell'ospedale per riaccompagnarla a casa. Ella non temeva piú che egli tradisse il
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smaglianti; e gli abiti funerei di Rossella e il velo di crespo che le giungeva quasi ai talloni lo divertivano e lo urtavano nello stesso tempo. Ma ella vi
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Wilkes, nella sua uniforme scolorita, coi capelli biondi arsi dal sole di due estati; era assai diverso dal giovinotto distratto e trasognato che ella
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, avvenimenti a cui ella riandrebbe comodamente in seguito, traendone briciole di consolazione: danzare, cantare, ridere, correre a prendere quello che
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del cuore di Ashley quando ella lo aveva abbracciato? E non aveva visto quell'espressione disperata, piú eloquente di qualsiasi confessione? Egli la
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QUANDO i gemelli lasciarono Rossella sotto al porticato di Tara e l'ultimo scalpitar di zoccoli fu spento, ella tornò alla sua poltrona col passo di
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- replicò ella sorridendo, pensando che vi sarebbe sempre qualcuno per farle dei complimenti, anche se Rhett se ne asteneva. - Vanità e nient'altro
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a una colonna del porticato e con mano tremante si sbottonò il corpetto. La notte era buia ed ella rimase con lo sguardo fisso nell'oscurità
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- sussurrò Rossella stringendo convulsamente l'arma che aveva in grembo, sicura che se la morte l'avesse guardata in faccia, ella avrebbe avuto troppa
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, per sentire il lieve profumo di verbena. Quando Rossella sedette, egli borbottò: - Bisogna aspettare la signora O'Hara; è in ritardo. - Ella alzò la
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cavallo. Il passo irregolare si fermò dinanzi alla porta dello studio; ma poiché Will non entrava, ella lo chiamò. Will entrò: aveva le orecchie
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. - Dicono che Abe Lincoln ha cominciato col fare il taglialegna - disse il giovine quando ella gli si avvicinò. - Pensate dunque a che altezze posso
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suo desiderio di andare in carrozza, perché non voleva litigare con Mammy. Ella sapeva che sarebbe difficile sfuggire al suo accompagnamento, e non
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che questo le desse l'ultima pennellata di vera eleganza. Guardandola, nessuno avrebbe sospettato che ella avesse la povertà alle spalle. Scese in
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PIOVEVA quando ella uscí dall'edificio e il cielo aveva un colore grigio e malinconico. I soldati si erano riparati sotto le tende e le strade erano
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conosceva benissimo lo sposo: era un certo Tommaso Wellburn di Sparta che ella aveva curato nel 1863, ferito alla spalla. Era un bel giovinotto
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ROSSELLA sposò Franco Kennedy due settimane piú tardi, dopo un corteggiamento vorticoso, che - ella gli disse arrossendo - le aveva tolto ogni
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nel breve intervallo aveva sollevato il sipario su una scena di nuovo orrore; un sipario che ella sentiva che non si abbasserebbe mai piú. In quella
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deboli e spuntate! No; meglio uccidersi piuttosto che ricominciare! Nella rovina e nel caos di quella primavera del 1866 ella volse ogni sua energia
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simpatia, ciò che ella non aveva mai avuto da alcuno e che non si sarebbe mai attesa da lui. Spesso egli si assentava per quelle misteriose gite a Nuova
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concerneva la maternità. Ella avrebbe ardentemente desiderato un altro bambino; ma i medici erano d'accordo nel dire che un altro parto le costerebbe la
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discusse a lungo prima che ella assumesse gli uomini. Ashley dapprima rifiutò di dirigere i galeotti e, contro la sua volontà, si lasciò convincere soltanto
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Il sole era completamente scomparso quando ella raggiunse la curva della strada poco prima di Shantytown; i boschi dietro a lei erano oscuri. Con la
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sentiva la mancanza dello scalpiccío del bambino e dei vagiti di Ella. In cucina era un momento di tregua: le consuete dispute fra Mammy, Pietro e la
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che Rhett le fece vedere era il luogo piú gaio che ella avesse mai conosciuto. Le persone che frequentava sembravano tutte provviste di denaro e prive
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il legname per le costruzioni. Rhett disse che, avendo avuto affari con loro, bisognava riceverli; e, avendoli ricevuti, ella trovò che la loro
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arredate, di troppi gioielli, troppi cavalli, troppi cibi, troppo whisky. Qualche volta ella si fermava per un attimo a riflettere che nessuna delle sue
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la osservasse nascostamente; voltando la testa all'improvviso, ella era certa di sorprendere quello sguardo osservatore, aspettante, quell'espressione
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bambini.» Senza dubbio, Diletta era carina e le faceva onore: Rhett l'adorava. Ma ciononostante ella non ne voleva altri. Non sapeva ancora come
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internamente; il suo buon umore era tornato. - Va bene; cercherò di trattenerlo. Mentre ella parlava i pallidi occhi senza ciglia di Lydia la fissavano
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Ashley la teneva fra le braccia mentre ella piangeva: prima di notte, la gente direbbe che Rossella era stata colta in flagrante adulterio. Ed era stata
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rumore; ma tutto era silenzioso. Rhett l'aveva mandata a casa sola in carrozza, dopo il ricevimento, e non era ancora tornato. Ella ne ringraziò Dio perché
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Quando ella si destò la mattina seguente, Rhett era andato via; e senza quei guanciali in disordine, ella avrebbe creduto che tutto fosse stato
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, non le avesse rivolto la parola al ricevimento e l'avesse salutata freddamente, ella avrebbe tenuto la fronte alta e avrebbe combattuto con tutte le
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sua - dovuta alle insistenze di Melania - era per lui un tormento. Non si parlavano mai da soli, ed ella era disperata perché avrebbe almeno voluto
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Arrivarono senza preavviso. Ella sentí scaricare il loro bagaglio sul pavimento del vestibolo e udí la vocina di Diletta che gridava: - Mamma
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com'era doloroso non averlo! Era strano che, anche fra i dolori che la dilaniavano, ella provasse sí gran pena nel sapere che il bimbo non sarebbe nato
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la prima volta da molto tempo ella rise forte quando vide Rhett e Diletta che l'aspettavano alla stazione; rise divertita e infastidita nel tempo
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rifiutò le sue proposte troppo vantaggiose; e le pagò il prezzo piú elevato che ella avesse mai potuto sperare. Dopo aver firmato il contratto, mentre
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