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delle classi così dette elevate, come nell'immobile specchio di un'acqua stagnante si riflettono gli alberi che intorno ad essa stanno. I popoli
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, ciascuna delle quali poteva capire fin cento individui. Queste prigioni quasi sempre rigurgitavano di detenuti, perchè quella disgraziata parte dei genere
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sussistenza; il caso gli fornisce il vestito, e perciò quando la feccia sbuca in folla da' suoi covili la si vede vestita delle foggie più svariate e
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infine il raggio della speranza nel buio della esistenza travagliata dalla miseria. Accorrete, o poveri, che dormite nei sottoscala, negli androni delle
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lettori di opere prese a prestito dagli amici e dai conoscenti. Ma la feccia?... È difficile l'affermare il numero preciso delle persone che la compongono
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Siamo nel 1881 e un nuovo censimento fu fatto in Milano, come in tutta Italia. La statistica, questa scrupolosa analizzatrice delle cifre, dopo sei
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porteci dalla statistica si potrebbero fare delle osservazioni curiose. Il numero delle osterie, delle trattorie, delle bettole e delle cantine è andato
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il gettatello si vendica dei suoi snaturati genitori a misura di carbone. Allorchè dopo aver composte le cose loro secondo le ipocrite norme delle
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danza della bettola, o dalle conversazioni chiassose del postribolo si rifugia il miserabile in qualcuna delle locande le più meschine, ove trova un
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Il regno del lôcch oggi s'è ampliato, che il numero delle bettole è andato e va continuamente crescendo. Ma il Padiglione Merati in Porta Garibaldi e
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descrizioni delle locande inglesi, porteci dal Simonin. Rechiamoci a visitarne qualcuna famosa nella cronaca plebea, ma ricordiamoci di andarvi
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organica, non ha prescritta alcuna misura per assicurare la salubrità delle locande. L'ordinanza di polizia del 15 giugno 1882 ha saviamente estesa
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Le locande di Parigi, che accolgono durante la notte il fango della società, erano nel 1840 a quanto ne scriveva il Frégier, delle vere fogne. Quelle
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praticare delle nicchie (è la vera parola) propriamente sotto i tetti in stanzini tanto bassi e ristretti da non potervisi penetrare che carponi. Le
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terreno vi conquista dei prezzi favolosi. Andiamo piuttosto verso le estremità; è là che noi troveremo delle viuzze larghe due metri, dei vicoli ciechi
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marchese Antinori e dal barone Castelnuovo? E l'ammirazione di costoro non venne distratta dalla narrazione de' viaggi e delle drammatiche avventure
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distingueranno affatto dai detriti che oggi li circondano. Non sono che delle assicelle mezzo ammuffite, del cartone spalmato di bitume della terra, del
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soppraggiungono ad aggravare questo deplorevole stato di cose, che per la naturale disposizione delle sommosse facilmente s'informa dei modi simili ai
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