Mefistofele
Abbiamo tentato l’esametro così:
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Abbiamo tentato il verso asclepiadèo, formato da uno spondèo, da due coriambi e da un jambo in questo modo:
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abbiamo errati. D’altronde il nostro soggetto istesso ci indusse ad un così fatto artifizio.
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Abbiamo tentato l’endecasillabo saffico nella stanza delle coretidi ove s’annuncia la comparsa di Faust. Ci siamo provati di evocare l’armonia attica
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il frate grigio. Noi per rispetti scenici, che il pubblico troverà ragionevoli, abbiamo adottatala tradizione leggendaria (V. Widman, Vita di Faust).
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Notte del Sabba classico. In questa parte tutta classica della tragedia abbiamo tentato di trasportare nella nostra lingua il metro del verso greco
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abbiamo ricondotto nell’epilogo il tema del prologo, procurando di compendiare più che fosse possibile il pensiero del nostro Poeta. – (Vedi Baron Blaze de
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passione di Faust avrebbe fatto argine la misura del verso. Abbiamo conservato fedelmente questo artifizio del poeta, già adoperato da Shakespeare con
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abbiamo fuso nel prologo alcuni elementi paradisiaci dell’epilogo, procurando di sintetizzare più che fosse possibile l’unità del pensiero Goetiano. Per
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coro. Il ritornello musicale di codesto heisa-hé l’abbiamo tolto da un antico ritmo che si canta e si danza in Polonia e nella Germania del Nord e che
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ragionevoli, abbiamo preferito la forma antica, convinti che l’indole anticattolica del poema di Goethe sarebbe fors’anche, così, maggiormente accentuata