Marina ovvero il galateo della fanciulla
combattimento, il dolore, erano così figurati dalla sua voce, dal color del viso, dagli atti, che quanti lì erano si trovarono così profondamente commossi
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è rotto, sfiaccolato, indolenzito per tutte le membra; cogli occhi lividi, col viso scialbo; disadatto a tutto; e la signora Bianca metteva innanzi a
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ricevimento la loggia del teatro. Non è che nel suo palco non si ricevessero visitatori, tale è la moda! anzi Marina faceva loro buon viso, corno la madre
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Il pettinatoio. Dato sesto alla camera, andava alla catinella e con acqua fredda, tanto l'estate, quanto l'inverno, si lavava ben bene il viso, gli
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aggiocano all’aratro col bue e coll’asino. Quindi la loro pelle s’aggrinza, il loro viso si carbonizza, i loro tratti s’induriscono a scambiarsi per
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puri e corretti nel viso, occhi neri e lucenti, orlati di una frangia di lunghe ciglia, come a velarne la vivacità; guance d'una bianchezza singolare
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diversi interlocutori; oltracciò l'alterarsi del pallore e del rosso sul viso, l'occhio vivo o languido, espressivo sempre; il gesto misurato e acconcio
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era più il terribile professore che insegnasse la religione; ma sì un sacerdote pallido e melanconico, con aria di grande bontà nel viso, e di autorità
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Marina ovvero il galateo della fanciulla
la disgrazia d'una sua cugina, Ester, giovinetta da dipingere, corpo d' un taglio elegantissimo, viso gentile e fine, capelli biondi, occhi turchini
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loro viso, l'occhio è valetudinario, le membra si piegano a disgraziate forme, e poverette invecchiano prima di sentir la giovinezza! Un'ora sola di
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madri: e madre certo non ebbe il condannato al patibolo! Vedete quel fanciulletto ravviatino, pulito nelle vesti e nel viso, modesto e allegro, che nelle
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in viso con impudenza sfacciata que' che passano vicino; avendo sempre l'occhio ai parenti che venivan dietro, per non iscostarsi troppo da loro. Se
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Accademia della crusca
