Marina ovvero il galateo della fanciulla
dell'ultimo moccolo! Le poverette annoiate, sfibrate, mal reggendo il capo, che cade in tutti i versi, van tra un sonno e l'altro gridando alle figlie che l'ora
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lubrico e mal fermo, dove per l'urto di cento opinioni, per le sottodivisioni de' partiti, si riscalda facilmente il sangue, e si viene ad una lotta
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. — Come sta oggi, signora? — Ahimè, male, non ho dormito! — e giù contro il vento, il freddo, il caldo, il mal di nervi, l'insonnia, l'emicrania, e tutti i
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sciatte con vesti mal rappezzate, sudicie o tutte ragnate, scusandosi; tant'è tanto non vi si posson tener pulite, e han poca durata. Non così la
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la mente di idee confuse e mal certe, delle quali quando la fanciulla vorrà discorrere uscirà in tali sfarfalloni da far ridere fino il suo canarino
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così bene rispondono ai bisogni dello spirito, il quale, mal reggendo d’esser rinchiuso negli stretti confini che chiudono il corpo, si slancia
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§ 3. Scienze positive. Dove Marina trovò difficoltà fu nell'aritmetica. Che volete? i problemi la confondevano. Non già che questa fosse mal
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intendere la connessione delle idee musicali. Marina, che aveva ingegno riflessivo e che viveva coll'anima, mal s'adattava a quella sterilità di suoni
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, che danno pascolo allo spirito, non tardò ad avvedersi di queste arie mal sane di Marina. Conobbe che il maggior nemico delle giovinette è la bellezza
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l'inerzia, la debolezza, le leziosaggini, le facili paure, le emicranie, il mal di nervi, i continui malori senza nome, sono pressoché patrimonio esclusivo
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ricchezza dell'altro; è disordine, è regresso. E la signora Bianca se la pigliava contro il mal vezzo della povera gente, di far studiare la figliuola da
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che forse per un'esagerata ritenutezza, o non rendono il saluto, o se lo rendono, lo fanno con tanta fierezza e mal garbo, che par che paventino
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; quest' abbigliamento le sta a maraviglia... Vengo ora da Arzinoe..., com'era mal messa... Cidalisa. Che vuol ella che stia bene a quella faccia
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Accademia della crusca
