Marina ovvero il galateo della fanciulla
INDICE Alle giovanette italiane........... Pag. 3 I. — Marina...............››5 II. — La levata.............››12 III. — Il pettinatoio..........››13
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parte; e piuttosto pronta ed acuta sapeva ribattere in bella maniera il motto e l'arguzia senza ombra di veleno. Lontana da quel che si dice etichetta
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La parte narrativa, descrittiva e lirica; la varietà degli affetti, il lontano, l'infinito, l' ingenuità della femminetta; l'amor patrio, il
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Il ballo. La danza è il divertimento che più mandi in giro le teste delle ragazze; è il sogno dorato di tutte le fanciulle, il rimpianto delle donne
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contenta; il più semplice trastullo le è delizia infinita; onde il suo cuore si conserva puro e pieno di avvenire; quella per contra che soddisfa a ogni
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. Ma per dir che si faccia contro l'indole ciarliera della donna, e comunque le si raccomandi il silenzio, sarebbe pur la mala cosa, sì, se le donne
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La levata. Il mattino Marina aveva fatto l'abito a balzar dal letto appena faceva dì; per non dar tempo alla pigrizia a far i suoi lusinghieri inviti
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la fante invecchiava colla padrona; il servo aveva portato sulle sue braccia il padroncino, lo aveva seguito nelle scuole, ne' viaggi, aveva diviso
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Il pettinatoio. Dato sesto alla camera, andava alla catinella e con acqua fredda, tanto l'estate, quanto l'inverno, si lavava ben bene il viso, gli
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fermava la sua attenzione, era il rapido passaggio delle fanciulle dalla freschezza giovanile alla floscia vecchiaia. Aveva notato certe giovani di
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bontà del cuore; il che deve servir d'ammonimento a tutte le fanciulle di educare l'anima a virtù; perchè allora l'urbanità verrà da sè senza sforzo e
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' balli? E a quale fanciulla verrebbe in capo di comparirvi male abbigliata? E tra la scuola e il ballo quale merita maggior rispetto? La pulitezza del
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casa, il più sicuro asilo a’ loro bambini son le pareti domestiche. Né prima di quell’età volle punto che se le insegnasse alcuna cosa di proposito
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tutte le giovanette; per il più delle quali è piuttosto vanità, invidia e gelosia. Non è certo un senso di virtù quello di squadrarsi al primo incontro
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Chiasso. — Il romore, il disordine, le strida acute di giubilo e di sorpresa, specialmente in tempo d’ingresso e di ricreazione, erano anche fatti su
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Permalosità. — Il peggio è che lì in quel turbinio di giuochi, in quel chiassoso disordine ad ogni minuto ve n'è una che s'impunta, che tiene il
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Lagrime. — Dal dispetto il passo alle lagrime è breve. Si suol dire che le lagrime le hanno in tasca le ragazze, e che le tiran fuori quando vogliono
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soprannomi; dal che derivano provocazioni, accuse e risse. Chi il crederebbe? Pure in quell'età v' è una gran tendenza a cavillare, a garrire, a
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acquistato il privilegio delle insolenze e dell' arroganza col crescere di scuola; guai a chi le contraria, lì la ragione non vale più, sta per ragione
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un'altra, anche innocente come l'acqua, è lieta come d'aver toccato il cielo col dito; per scusar sé non s'adonta di ricorrere alle più inique arti; non
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Gelosia. — Un mattino la maestra: —Brava! — disse ad Elvira, modesta giovanetta, che aveva fatto il lavoro meglio delle compagne — hai scritto con
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per essere più in libertà; non guardano più le antiche amiche, tutto il mondo è lì. Dimani s'incontra un'altra ragazza, s'abbandona la prima per darsi
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, trova il contrario; le così dette grandi sono piene di fumo, di vanità, che le rendono impertinenti, testereccie, superbe, beffarde. S'intende che
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cosa volgare! Sempre allegra, sempre sorridente; già lei di un nulla è paga. Levare il broncio? Bisognerebbe che il mondo uscisse di carreggiata
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la mente di idee confuse e mal certe, delle quali quando la fanciulla vorrà discorrere uscirà in tali sfarfalloni da far ridere fino il suo canarino
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§ 1. Lingua italiana. Nell'insegnamento aveva il primo posto la lingua italiana; perchè una giovane, che in una lingua straniera non esprima tanto
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così bene rispondono ai bisogni dello spirito, il quale, mal reggendo d’esser rinchiuso negli stretti confini che chiudono il corpo, si slancia
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quasi mettono in ridicolo chi vi inclina e fa profitto. Marina invece era dispiacente di ciò, e confessava come un difetto del suo ingegno il non poter
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§ 4. Lingue straniere. La facilità de'viaggi, le rapide comunicazioni, il crescente commercio, e l'ampiezza delle idee, han fatto sì che una persona
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Lavori femminili. L'istruzione intellettuale in esso istituto s'impartiva soltanto nelle ore del mattino, il pomeriggio era tutto rivolto a quegli
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Religione. La religione è la serena e calda atmosfera in cui vive la donna. Il pudore, la modestia, la pazienza,la rassegnazione, il sacrifizio, che
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figlia, la quale cresceva col timor di Dio, ed esercitava le pratiche di pietà, come fossero una cosa stessa colla vita; riconoscendo che soave è il
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tollera per creanza degli ascoltanti! O perchè si apprende la musica, por dilettare o per annoiare? Il padre, che il più delle volte scherzando
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esattezza, tutto è finito pel maestro, l'allieva n'ha fin sopra i capelli. Ma il soffio della vita, ma l'espressione che viene dall'animo, dalla
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Quindi non s'ha pur a domandare come fosse tenuta in casa. Il padre le portava un vero culto; e diciamolo pure largo e tondo, la guastava co'doni e
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, favoriscono lo svolgimento dell'intelligenza, e dànno forza alla volontà; il che per altro poco si cura nell'educazione femminile, ed è per questo che
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Classi operaie. Mi si dirà che non tutte le giovanette possono seguir le vestigia di Marina; ed io sono il primo a convenirne; perchè so troppo bene
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istruirsi in ogni modo se vuol (1)Il Ministro Correnti nella sua circolare 16 agosto 1871, raccomandando una maggior coltura nella donna, dice: &lt
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madri: e madre certo non ebbe il condannato al patibolo! Vedete quel fanciulletto ravviatino, pulito nelle vesti e nel viso, modesto e allegro, che nelle
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progressive. specialmente pei delicati sentimenti dell'anima; il movimento dei suo cuore non può mai essere sospeso; una madre si sente madre in tutti gli
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Insomma, comunicare e trattenere sulla terra la fede, ricondurre il sentimento alle sue pure sorgenti, nobilitarlo, liberarlo dalla materia che lo
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pranzo, e uscivano insieme il padre, la madre e Marina. Era abitudine questa consigliata dall'igiene; un po' di moto per dì mette in atto tutti i
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nella famiglia la vita è vera, con tutte le sue relazioni sociali; lì vi è il padre, la madre, gli avi, i fratelli, le sorelle, coi necessari rapporti de
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La mensa. È brutto uso delle ragazze di menar il dente tutte le ere del dì, mangicchiar sempre qualche cosa, e a pranzo poi far boccuccia a tutto
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MARINA OSSIA IL GALATEO DELLA FANCIULLA DEL PROFESSORE COSTANTINO RODELLA 2a Edizione riveduta e corretta Operetta premiata dall'VIII Congresso
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Accademia della crusca
