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Risultati per: acetico

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Manuale di Microscopia Clinica

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Giulio Bizzozero 49 occorrenze

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peli, sicchè di questi ultimi meglio si possono studiare la struttura e le malattie. - L’acido acetico a diversa concentrazione (10-20 per cento) s

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venne prodotta. Aggiungendo dell’acido acetico, la sostanza dell’essudato si gonfia e diventa assai trasparente; così lascia apparire, più o meno numerosi

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elementi stanno imprigionati in sostanza mucosa (in cui la mucina precipita spiccatamente in strie coll’acido acetico), dove jalina, dove con granuli

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acetico (l'aggiunta di cloruro sodico non è necessaria) ed agire come si disse al § 28. I cristalli precipitano abbondanti nella sostanza stessa della

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coll’acido acetico si possono ancora dimostrare i nuclei e le fibre elasticheSZYDLOWSKI: Beiträge zur Mikroskopie der Faeces. Inaugural Dissert. Durpat

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numerosi cristalli di fosfato ammonico-magnesiaco. Con questi avevano di comune la solubilità negli acidi acetico e nitrico; se ne distinguevano

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trattata con acido acetico: il che la distingue facilmente dalla fibrina.

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entrano a comporlo. Esse riesciranno assai spiccate aggiungendo al preparato un po’ d’acido acetico, che rende trasparente molta parte del parenchima

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Quest’aspetto non scompare coll’aggiunta d’acido acetico; il che lo distingue dalla fibrina.

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dei leucociti, se non ci fosse il ciuffo di ciglia vibratili, e se l’aggiunta di carmino, e successivamente d’acido acetico, non dimostrasse il nucleo

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acetico, si toglierà ogni dubbio; che, per l’azione di questo reagente le strie di muco rimangono, mentre le fibre di fibrina rapidamente scompaiono e

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bollente (meno nella fredda), nell’acido acetico, tartarico, fosforico. La loro costituzione è identica a quella dei cristalli che precipitano nello sperma

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posti in serie; trattata coll’acido acetico, anche forte, non presenta alcuna precipitazione di mucina e non diminuisce di trasparenza.

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scompaiono coll’acido acetico, di natura albuminoide; 3.o scarse cellule rotondeggianti od ovali, la più parte grosse, a un di presso, come i leucociti

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d’acido nitrico. Alcuni, invece di quest’ultimo acido, usano dell’acido acetico; anche questo può servire, ma lo si deve aggiungere con cautela

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a) Si versano in un tubo d’assaggio alcuni Cc. d’orina, si acidificano fortemente con acido acetico, si aggiunge un volume eguale a quello dell’orina

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acidulata con acido acetico, il protoplasma si gonfia e diventa trasparente. Allora si scorge che il leucocito consta di un ammasso protoplasmatico

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si può mettere in evidenza che rendendo più pallido il protoplasma coll’acido acetico. In tali casi può succedere che la determinazione della loro

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colloide, piuttosto splendente, colorantesi in roseo col carmino. Anche coll’acido acetico questi globi non presentano alcuna struttura; diventano

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trattati con forte acido acetico; nello strato ancora più profondo stanno, fra i granuli, i nuclei cellulari; finalmente, verso la superficie

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ovale, presentano una o, più di rado, due goccioline splendenti, resistenti all’acido acetico.

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perchè, al pari delle cellule pavimentose appiattite, resistono di più all’azione dell’acido acetico; anche trattate con acido piuttosto forte il loro

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il quale ad alcuni Cc. di orina si aggiungono prima un po’ di soluzione di potassa, poi una soluzione di tannino, per ultimo acido acetico fino a

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o trattandoli con acido acetico. Quando, prima di venire eliminati, soggiornarono a lungo nell’organismo (per es. nella cavità di un ascesso, in un

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microscopio con acido acetico, si rappiglia in masse striate. Bisogna notare, però, che spesso, specialmente nei catarri vescicali, i depositi purulenti

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; all’aggiunta di acido acetico concentrato o d’acido cloridrico queste masse si sciolgono, precipitando, invece, i caratteristici cristalli di acido

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con acido acetico diluitissimo si raggrinzano; collo stesso acido più concentrato, si sciolgono. Si sciolgono pure quando vengano riscaldati nella

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distillata), e resistono assai più all’acido acetico.

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sciolgono nell’acido acetico a qualunque concentrazione. La sostanza o la miscela di sostanze, onde constano, non solo non può essere fibrina, ma nemmeno

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, scompaiono coll’acido acetico, e sono il più delle volte riuniti in piccoli ammassi. Probabilmente derivano dalla disaggregazione dei leucociti del

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, più tardi, degenerano. Sono, cioè, dei leucociti raggrinzati, ovvero ridotti a corpuscoli angolosi (in cui di raro, senza o con l’acido acetico, si

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violetto da derivati dell’indicano), 2.o che, trattati con una soluzione di potassa, si sciolgono, e, aggiungendo, poi, dell’acido cloridrico od acetico

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Sono insolubili nell’acqua, sono quasi inattaccabili dall’acido acetico, e si sciolgono nei forti acidi minerali. Assomigliano ad alcune forme di

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raggiungono spesso una notevole grossezza, e si riconoscono facilmente per la loro somma solubilità nell’acido acetico.

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’acido acetico.

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1.o Metodo dei cristalli di emina. Per esso si adopera il sangue essiccato; per mezzo di cloruro sodico e di acido acetico se ne ottengono (Tav. 1a

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rosso-bruna. Poi si aggiunge dell’acido acetico diluito fino a reazione acida. Si forma più o meno presto un precipitato che viene raccolto e lavato su

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S’incominci dal macerare per alcune ore la macchia in un po’ d’alcool addizionato d’alcune goccie di acido acetico. Se ne ottiene una soluzione bruna

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Se la sostanza colorante è insolubile nell’acqua, la si pone in alcool acidulato con acido acetico. S’avrà una soluzione bruna, che presenta lo

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Aggiungendo dell’acido acetico precipita della mucina.

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purulenti sono impiccioliti, raggrinzati, angolosi, più lucenti ed omogenei, e, anche trattati con acqua od acido acetico, difficilmente lasciano

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loro protoplasma, e già nel liquido naturale, senza aggiunta di acqua o di acido acetico, sono così trasparenti da lasciare scorgere tanto i nuclei

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che li costituiscono (Fig. IX), le quali, se vengono trattate coll’acido acetico, gonfiano, diventano Fig. IX. trasparenti e lasciano spiccare altre

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’acido acetico ed alla potassa, e che si colorano facilmente coll’anilina. - Micrococchi, vibrioni e bacterî sono, si può dire, elementi costanti del pus

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, poi, un’idea delle guaine della radice collo strappare un pelo ed esaminarne nell’acqua (prima pura, poi acidulata con acido acetico) la estremità d

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Dilacerando nell’acqua leggermente acidulata con acido acetico una crosta di tigna, ed esaminandola a forte ingrandimento, si scorgono gli elementi

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Herpes tonsurans si strappino 8 o 10 peli nella parte più malata, e si esaminino in glicerina acidulata con acido acetico; qualcuno di essi presenterà

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luogo a forfora, a squamette, a membranelle, in cui facilmente col microscopio (all’esame in glicerina pura od addizionata di acido acetico) si

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essudati ed il pus, essiccando, formano delle croste, che, rammollite nell’acqua leggermente acidulata con acido acetico, lasciano ancora vedere, in una

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