Manuale di Microscopia Clinica
larghezza di 45-80 µ, hanno forma irregolarmente poligonale ad angoli alquanto arrotondati, e presentano quasi sempre delle linee irregolari, o delle
Pagina 102
Manuale di Microscopia Clinica
, della larghezza di 100-200 µ, che constano (Tav. 2a, fìg. 26) di un asse generalmente più chiaro, di colore giallognolo, attorno a cui è disposto un
Pagina 103
Manuale di Microscopia Clinica
fungo (Tav. 4a, fig. 35): 1.o filamenti articolati (con varia lunghezza degli articoli) e ramificati, grossi da 2 a 6 µ, in media 4 µ. All’estremità
Pagina 106
Manuale di Microscopia Clinica
rimangono che dei granuli bruni, irregolari, di 1 µ o poco più di diametro (colore sedimento di caffè del vomito nel cancro dello stomaco e talvolta nell
Pagina 110
Manuale di Microscopia Clinica
di bastoncini lunghi ed immobili. Il più spesso misurano da pochi µ fino a 8-10 µ; talora possono arrivare ad articoli lunghi 15-20 µ. - La torula
Pagina 112
Manuale di Microscopia Clinica
L’uovo dell’ascaris lumbricoides (fig. 40 f) è di colore giallo-brunastro, ovale, della lunghezza di 60-75 µ, larghezza di 45-55 µ, costituito da due
Pagina 123
Manuale di Microscopia Clinica
L’ anchylostoma duodenale ha uova ovali, a superficie liscia, a guscio sottile, a doppio contorno, lunghe 58-65 µ, larghe 38-40- 44 e più µ. Nelle
Pagina 123
Manuale di Microscopia Clinica
Le uova di oxyuris vermicularis (fig. 40 b) sono lunghe 52- 55 µ, larghe 27-30 µ, e sono asimmetriche, poichè, viste di fianco, hanno il contorno di
Pagina 123
Manuale di Microscopia Clinica
Le uova di tricocephalus dispar (fig. 40 a) sono del pari brunastre o brune, o di forma tendente all’ovale, lunghe 52-60 µ, larghe 25 µ. Sono fornite
Pagina 123
Manuale di Microscopia Clinica
La toenia solium (fig. 40 g) ha uovo rotondo o leggermente ovale, del diametro di 52 35 µ, costituito da una membrana grossa (con fina striatura
Pagina 123
Manuale di Microscopia Clinica
di 40 µ ed una larghezza di 35 µ.
Pagina 124
Manuale di Microscopia Clinica
grosse (lunghe 70-75-84 µ, larghe 48-56 µ), a membrana relativamente sottile e leggermente brunastra, e a contenuto di grossi granuli. Esaminandone
Pagina 124
Manuale di Microscopia Clinica
’esame microscopico avrebbe fatto scoprire nelle feci le uova del parassita. L’uovo del distoma lanceolato è bruno nerastro, lungo 40 µ, largo 20 µ, e
Pagina 124
Manuale di Microscopia Clinica
Appena schiusa, la larva ha una lunghezza media di 250 µ ed un diametro trasversale massimo di 17 µ. Si presenta leggermente assottigliata in avanti
Pagina 129
Manuale di Microscopia Clinica
Le larve crescono rapidamente, finchè giunte alla lunghezza di circa 700 µ, ed alla grossezza di 30 µ presentano notevoli modificazioni della loro
Pagina 129
Manuale di Microscopia Clinica
nell’anguillula una larva appena nata lunga 250-300 µ, è grossa 15 µ ed una lunga 600-625 µ è grossa 20 µ; mentre nell’anchilostoma una larva appena
Pagina 131
Manuale di Microscopia Clinica
maschio (fig. XXVI B) è lungo 0,88 mm, grosso 44 µ, la femmina (fig. XXVI A) è lunga 1,20 mm, grossa 62 µ. Il maschio ha testicolo bianco splendente
Pagina 132
Manuale di Microscopia Clinica
Le larve appena emesse colle feci si presentano, come si disse, a diverso stadio di sviluppo. Generalmente, però, sono lunghe 250-370 µ, grosse 17-20
Pagina 133
Manuale di Microscopia Clinica
. Lungo 2,25 mm. Maschio lungo 0,88 mm. Femmina lunga 10-18 mm. Femmina lunga 1,20 µ Oviparo. Uova lunghe 58-62 Oviparo. Uova lunghe 55 Oviparo
Pagina 134
Manuale di Microscopia Clinica
). Il corpo del parassita è di forma ovale, lungo 7 µ,l argo 4 µ; coll’estremità anteriore fornita di flagelli, al più in numero di quattro, lunghi
Pagina 135
Manuale di Microscopia Clinica
È lungo circa 100 µ, ovale, colla estremità, anteriore alquanto aguzza e laterale, con membrana fornita di fitte ciglia, che intorno all’apertura
Pagina 135
Manuale di Microscopia Clinica
2.o il cercomonas intestinalis è assai più piccolo del precedente, non misurando che 10-12 µ; è piriforme, con filamento caudale breve e piuttosto
Pagina 135
Manuale di Microscopia Clinica
gocciole adipose; 3.o numerosi granuli proteici; 4.o cristalli di colesterina; 5.o immensa quantità di granuli e concrezioni grosse 2-30-40 µ, omogenee
Pagina 136
Manuale di Microscopia Clinica
’approfonda fino a mettersi a contatto del connettivo della mucosa. A questo modo la cellula, che ha la larghezza di 5-8 µ, può raggiungere la lunghezza
Pagina 137
Manuale di Microscopia Clinica
-30 µ talora fino di 50 µ. Nei casi favorevoli si possono scorgere in esse uno o, più di rado, due-tre nuclei ovali, relativamente piccoli, d’aspetto
Pagina 140
Manuale di Microscopia Clinica
della grossezza di 1-3 µ, hanno decorso onduloso, circonvoluto; presentano non di rado delle biforcazioni; e, ciò che importa notare, resistono
Pagina 148
Manuale di Microscopia Clinica
, alcune misuranti fino 15-20 µ.; contengono un nucleo generalmente piccolo e rotondo, e, talvolta, due nuclei. I nuclei spiccano poco nello sperma puro
Pagina 168
Manuale di Microscopia Clinica
diventa più spiccato. Il diametro loro oscilla fra 7-7,5 µ e il loro spessore è in media 1,9 µ. Dobbiamo notare, però, che anche nell’uomo piu sano si
Pagina 17
Manuale di Microscopia Clinica
a 30-40 µ, e specialmente ne differiscono pel contenuto; il quale è costituito da una quantità di gocciole d’adipe incoloro, in parte piccole, in
Pagina 181
Manuale di Microscopia Clinica
, oscillanti di solito fra 2 e 7 µ. Nel latte tipico di buona qualità, quindi, gli unici elementi morfologici sono i globuli lattei.
Pagina 182
Manuale di Microscopia Clinica
granulini; gli altri per serie infinite di gradi possono arrivare a gocciole del diametro di 10-12 µ. e più. Nel colostro i globuli lattei sono generalmente
Pagina 182
Manuale di Microscopia Clinica
li hanno più grossi, altri più piccoli di quelli dell’uomo: cosi il diametro di quelli dell’elefante è di 9,4 µ; del cane 7,3 µ; del coniglio 6,9 µ
Pagina 19
Manuale di Microscopia Clinica
sferici, di un diametro variante fra i 5 ed i 12 µ (Tavola 1.a, fig. 3 a, b), di color bianco, a superficie leggermente granulosa, sicchè il loro contorno
Pagina 19
Manuale di Microscopia Clinica
114. c.) Epitelio dell’uretra maschile. - È un epitelio cilindrico, i cui elementi (Tav. 6a, fig. 66) sono molto allungati (26 µ), coll’estremità
Pagina 197
Manuale di Microscopia Clinica
cortissimi, altri così lunghi da attraversare tutto il campo del microscopio. Il diametro in alcuni scende fino a 12 µ, in altri si eleva fino a 40
Pagina 205
Manuale di Microscopia Clinica
123. I cilindroidi (Tav. 7a, fig. 70 e 71) si distinguono dai cilindri or ora descritti specialmente per ciò, che quando sono sottili (1-2 µ) hanno
Pagina 207
Manuale di Microscopia Clinica
CLEMENS (Canstatt’s Jahresbericht, 1869, p. 285) vide di frequente nelle persone affette da spermatorrea delle cellule rotonde di 9-15 µ di diametro
Pagina 216
Manuale di Microscopia Clinica
minore grossezza; in un caso osservato da MUNK, i cubi di sarcina costituiti da 8 elementi avevano il diametro di l,6-3,4 µ. La reazione dell’orina
Pagina 221
Manuale di Microscopia Clinica
11.o Granuli ed ammassi di pigmento. - Sono granuli irregolari, minuti (della grossezza di 1-2 µ ed anche meno) di color bruno o nero, isolati o
Pagina 222
Manuale di Microscopia Clinica
varîa nei diversi paesi. Più comunemente s’usa il millimetro; il millesimo di millimetro per brevità si chiama micro-millimetro e si designa con un µ
Pagina 4
Manuale di Microscopia Clinica
la lunghezza di 15-20 µ, mentre altre volte sono così piccoli che la loro forma non può venire accertata che coi più forti ingrandimenti.
Pagina 48
Manuale di Microscopia Clinica
qualche granulo; 3.o di leucociti in iscarso numero; 4.o di cellule più grosse (alcune delle quali raggiungono il diametro di 40-60 µ) incolori, mono-o
Pagina 61
Manuale di Microscopia Clinica
-bruno, contenente, oltre a sangue ed a leucociti, gran quantità di gocciole d’adipe, alcune misuranti fino 50 µ. Nel liquido della seconda puntura
Pagina 62
Manuale di Microscopia Clinica
costantemente alcuni granuli di adipe. 2.o Leucociti, talora riuniti in ammassi visibili ad occhio nudo, grossi 10-30 µ, costituiti da protoplasma
Pagina 67
Manuale di Microscopia Clinica
assai grosse (30 µ. e più) piene di gocciole adipose (d); 3.o cellule protoplasmatiche, spesso allungate, con nucleo nucleolato (b); 4.o cellule ed
Pagina 67
Manuale di Microscopia Clinica
Gli elementi del fungo sono costituiti: 1.o da spore (fig. 29 c) rotondeggianti, della grossezza media di 4-6 µ, con estremi di 3-8 µ, fornite di un
Pagina 84
Manuale di Microscopia Clinica
del fungo, rappresentati: 1.o da un micelio a filamenti della grossezza media di 3 µ, i quali sono pallidi assai, e contenenti tratto tratto delle
Pagina 85
Manuale di Microscopia Clinica
di 6 µ, con estremi di 4 e di 8 µ rotonde, od ovali, o (specialmente quando sono disposte in file) rettangolari ad angoli arrotondati (fig. 33 d). In
Pagina 88
Manuale di Microscopia Clinica
In casi rarissimi pare che quest’acaro abbia prodotto alterazioni patologiche della pelle. È lungo 85-130 µ e più, e si riconosce facilmente alla sua
Pagina 91
Manuale di Microscopia Clinica
globi del mollusco. Questi ultimi, poi, si presentano sotto forma ovale o, più di rado, sferica, della lunghezza media di 30 µ, della larghezza di 16
Pagina 94