Manuale Seicento-Settecento
concetto che l’arte rappresenti il verosimile o il possibile è espresso da Aristotele nella Poetica: e questo è infatti il testo su cui si fonda la
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instaurato su quelle forme, Ridare naturalezza alle forme dell’arte è il miglior modo per dar loro la capacità di agire sulla natura umana, sul
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), torniti i volumi, più bianco del bianco il colore delle vesti. Il Caravaggio non si ferma su questa posizione genericamente anti-manieristica. Nel
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è raffigurata, osserva il Bellori, come una «donna morta gonfia», un’annegata ripescata e deposta su una lettiga, con accanto una ragazza (Maddalena
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sublimazione, per il Caravaggio è soltanto la fine, l'enimma della tomba. Ritorna su questo tema con ossessiva insistenza anche dopo i dipinti di San Luigi dei
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cappella. Oltre la balaustra, lo sfondo paesistico naturale; in alto, l’apparizione soprannaturale viene finta, rappresentata dall'arte, su un arazzo
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naturale». Al posto di una tela, dipingerà su «pietra o materia che sorba li colori a fine che non ricevono lustro»; al posto di uno, eseguirà tre
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dipinti, soprattutto su rame, in cui predomina, sulla storia, il paesaggio. Il rapporto con la prima cultura scientifica che si coagula, a Roma, attorno
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modulare l’intero dipinto su un unico colore perlaceo, quasi fosse un monocromo, che tuttavia non discende dalla scultura ma si plasma, animandosi
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Guglielmo d’Aquitania (1620)- su diagonali spezzate che si incrociano, a formare linee ascendenti; la volumetria delle figure è data dalle luci
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, nella cupola Lanfranco fa apparire, in onde concentriche, un gigantesco turbine di figure, apostoli, santi, profeti, martiri, tutti su nuvole sorrette da
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ad un obelisco egizio: la storia si erge sulla natura, ma su di essa si fonda. L’acqua sgorga impetuosa dalla roccia «al naturale», tra alberi scossi
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cupola, che nel Pantheon e bassa e a calotta. Viene rialzata su tamburi e articolata a spicchi per suggerire la rotazione prospettica. Su quel muro
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’esperienza su cui si può costruire un’etica intrinsecamente morale, che trovi in se stessa il modo del suo esistere. A trent’anni, nel 1624, e a Roma; vi
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nettamente le figure, isolandole, là dove Bernini mirava a fonderle in un «mirabil composto». La statua di Innocenzo X è chiaramente esemplata su quella
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veronesiano sul tintorettesco, ma non può contrastare, su questa strada, il crescente successo del più giovane Luca Giordano. Nel 1661, sconfitto, parte
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aggiornato; non a caso avrà ripercussioni più sulla pittura romana e napoletana, che su quella fiorentina.
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Venezia al Barocco, come arte legata agli ideali e alla politica della Chiesa romana; ma è anche la prova che l'ideologia su cui si fondava la grande arte
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umana e su di essa l’uomo non sa nulla, può soltanto fare ipotesi. L’idea del Bernini (l’immaginazione che si realizza) diventa nel Guarini l'idea
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sostare. (Quanto meno educata la società odierna che, per speculare su ogni metro di terreno, ha eliminato i cortili, riducendo a parcheggi le pubbliche
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(1718), nel mezzo di una piazza, imita Versailles. La fronte guariniana di palazzo Carignano pareva una pergamena srotolata con su scritto, a caratteri
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facciata su un lato corto ha carattere monumentale e fa corpo con la chiesa, come se questa avesse, alle spalle, due ali.
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Consulta ha davanti una piazza: la facciata ha una struttura di lesene in doppio ordine e perfino una lieve sporgenza della parte centrale per far presa su
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interessa l'artista che un effetto di luce su parti rilevate è ottenuto, con un più forte accento luministico, con un segno scavato nella materia. Ciò
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