Manuale Seicento-Settecento
protagonisti della pittura del secolo; secondo, che l’uno e l’altro si opponevano nettamente alla cultura manieristica romana; terzo, che l’ideaiismo
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mezzo secolo prima o aveva creato un modo nuovo e più intenso di figurazione drammatica. Ma il Caravaggio stringe ancora i tempi: la gli astanti
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nei primi anni del secolo ed ha conosciuto e ammirato l’opera del Caravaggio, pur così lontana dal suo gusto per l'enfasi pittorica, per le allegorie
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, creata al principio del nostro secolo; alcuni pittori - taluni addirittura più anziani di lui — gli sono vicini, ma, già prima della partenza da Roma
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notevoli precedenti fiamminghi: è tuttavia innegabile che, soprattutto nei primissimi decenni del secolo, tra Roma e Napoli, il rigoroso impegno
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degli Incamminati, si fa presto conoscere nel devoto, rigoristico ambiente bolognese. Più volte a Roma nel primo decennio del secolo, assume subito un
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La passione contenuta, moralmente controllata è il sentimento: il Reni è il pittore del sentimento morale, a lui la società eletta del secolo deve
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Bologna, nell’ambito di Ludovico, la cui pittura evolve, nell’ultimo decennio del secolo, in senso nettamente emotivo, neoveneto; lo stesso Guercino
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in lui il genio del secolo: non solo l’interprete ma il fattore essenziale di quella «restaurazione cattolica» che, dopo il chiuso rigorismo
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Dalla Toscana arrivano, al principio del secolo, PIETRO BERNINI (1562-1629) e FRANCESCO MOCHI 1580-1654). Il primo è un artista colto ma debole
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Non solo nel Bernini ma in tutta la cultura del secolo alla prospettiva universalistica e ottimistica fa riscontro l’angoscia di una realtà ben
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era durata più di un secolo; ora, con la facciata del Maderno. (1612), poteva dirsi finita. Ma come? Tra il corpo centrale michelangiolesco e il corpo
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Roma è stata, nel Seicento, ciò che Parigi sarà, nella prima metà del nostro secolo: il punto di convergenza di artisti di tutti i paesi. La figura
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dialettici entro cui entrerà tutto il secolo, almeno fino a Velazquez e Rembrandt. Come Rubens, anche Poussin ammira Tiziano: il Bacccanale con
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calore di sentimento. Non rifiuta certo per questo tutta quella «buona» pittura che si era vista a Roma nella prima meta del secolo, ammira Reni, ma
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-1652): formatosi a Roma tra il primo e il secondo decennio del secolo, si trasferisce, nel 1616, a Napoli. Dipinge, ancora a Roma, la serie dei cinque
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per Malta, dove, senza rivali, continuerà, fino allo scadere del secolo, la sua pittura raffinata, colta, rimuginando dentro sé tutta la pittura del
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PASTORI (Napoli, secondo quarto del XVII secolo), dal tema che spesso ripete nei suoi dipinti: in quello di Capodimonte, la serrata struttura
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Berrettini, Luca Giordano fa a buon titolo parte del secolo seguente, quello dei virtuosi del pennello; troppo spesso sottovalutato per l’enorme
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Il Seicento è, per la Toscana, il secolo che segna il progressivo isolamento culturale ed artistico. Scarsissima eco ebbe il caravaggismo, «sempre
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Una cultura artistica europea (nel secolo in cui si forma l’Europa politica moderna) non poteva nascere che dalla confluenza delle due grandi
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critico del secolo: morbidezza e calore d’impasti, splendore di colori, agilità e freschezza di tocco. Fattura pittorica, tecnica, qualità preziosa
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significativo che questa concezione veneta dell’esecuzione come tecnica inventiva converga attraverso il Preti e Luca Giordano, nella seconda metà del secolo, con
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coetaneo del Caravaggio e certamente ne vide le opere a Roma, dove dimorò alla fine del secolo: il luminismo del San Francesco in estasi è un
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, cioè scienza del bello, estetica (un concetto e un termine che cominciano ad esistere appunto nel secolo XVIII). Queste tre possibilità dell’arte nei
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universale finisce col Bernini, comincia il tempo dell'artista-specialista. Poco dopo la metà del secolo XVIII il Lessing delimita i campi delle arti
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sostanza, la storia della critica al sistema delle arti instaurato dal Barocco. Il Settecento è infatti il secolo della critica; il pensiero
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