Manuale Seicento-Settecento
La questione religiosa ha un aspetto sociale: infatti la disputa è tra la fede individuale dei protestanti e la fede collettiva o di massa propugnata
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La lotta religiosa non è chiusa; al di la del campo dottrinale, la disputa si estende al problema della condotta umana, della politica: il rapporto
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genericamente settentrionale; ed ha, all’origine, una motivazione religiosa come ricerca di un’arte che, senza pretendere di rivelare o spiegare le verità
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’estrema tensione morale e religiosa dà alla sua pittura una carica rivoluzionaria. Il suo realismo nasce da1l’etica religiosa instaurata da Carlo
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rivelarsi del divino nelle persone, nelle cose più umili: è chiaro che il Caravaggio, in polemica contro il manierismo e l’ufficialità religiosa romana
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Nella Morte della Madonna, che fu rifiutata dal clero di Santa Maria della Scala, l’etica religiosa si lega a un nuovo sentimento sociale. La Madonna
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». E come nella vita religiosa: c’è chi medita sulle verità supreme e contempla grandiose visioni celesti, e c'e chi prega con umiltà e fervore, vive
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, tormentata, sempre insoddisfatta. Si sa che nel Seicento tutti i problemi hanno una radice religiosa. Il Bernini è persuaso di avere il dono della
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basilica: per la prima volta opere d’ arte del medioevo vengono messe in valore, non già come reliquie o documenti di storia religiosa, ma per il fascino che
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, in cui l’esperienza religiosa s’intreccia con quella del lavoro quotidiano. Non sorprende perciò che le idee architettoniche e urbanistiche del
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di erudizione archeologica (benché tutto sia rigorosamente documentato), né per polemica religiosa, opponendo il cristianesimo primitivo alla
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oggettiva, antirettorica, sociale più che religiosa, la presenza di un allievo danese di Rembrandt, MONSÈ BERNARDO (1624-87). Più della sua predilezione per i
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Se, politicamente ed economicamente, Genova è in ascesa, Venezia e in declino. E finito il tempo della grande pittura civile e religiosa, che
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vasta produzione di pittura religiosa. Più che i bolognesi CAMILLO e GIULIO CESARE PROCACCINI (1574-1625), che seguitano la tradizione del Manierismo
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, frutti, pesanti e quasi funebri drappeggi), sono indizi sicuri di un’intenzionalità simbolica, religiosa (il Baschenis era prete): la vanità dei sensi
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matematici: proprio nel momento in cui si cercava in tutti i modi di mettere d’accordo razionalismo cartesiano e fede religiosa. Il problema riguarda più la
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’architettura civile alla religiosa: come nell’agghindata chiesa della Maddalena, di Giuseppe SARDI e nella facciata ondulata, a paravento, di Santa Croce in
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