Manuale Seicento-Settecento
ragione e di arbitrio fantastico, non fa presa sulla realtà e non risolve il problema, che ora emerge come essenziale, della cultura o dell’esperienza
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della realtà quotidiana.
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, mobile, colorito. Non è tale in sé, bensì nel soggetto che si accosta alla realtà, e ne compie l'esperienza, con la capacità di vedere al di là della
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tendenze che, non corrispondendo più a diversi schemi di interpretazione della realtà ma soltanto a diversi atteggiamenti e modi di essere e comunicare
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più a rappresentare verità oggettive; vuole rappresentare al vivo quelle realtà dell’immaginazione che sono le immagini. La posizione di Annibale è
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Borromeo nella sua diocesi lombarda: non consiste nell’osservare e copiare la natura, ma ne1l’accettare la dura realtà dei fatti, nello sdegnare le
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sola realtà che è il presente. Come Annibale, il Caravaggio pensa che i manieristi non capiscano Michelangiolo e Raffaello: ma, per Annibale, non ne
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, luminoso, accogliente: lo spunto poetico è chiaramente veneto. Dalla realtà si passa alla realtà poetica, all’idillio: l’angelo è una figura ideale, ma
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della vita interiore, della più profonda realtà umana. Non è né contro, né al di sopra, ma dentro il reale, ne costituisce il significato più autentico
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più profondamente nella realtà, ad intendere più duramente i suoi contrasti: l’ombra e la luce, il vecchio apostolo analfabeta e l’angelo giovanetto
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composizione «storica» né nei gesti eroici delle figure. Si fa reale nella realtà concreta dei fatti e delle persone. Vocazione di San Matteo: è la chiamata
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Martirio di San Matteo: l’evento storico-drammatico è ridotto alla cruda realtà di un atto di violenza, un assassinio; Si sa dalle fonti che il
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frammento della sua esistenza: un tempo o un frammento vissuti con l’impegno di un affronto diretto della realtà. Per la prima volta l'artista non cerca più
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reagisce al Caravaggio, ma lo assume come ineliminabile polo della dialettica di realtà e ideale, di verità e immaginazione.
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soprannaturali, non fa differenza o problema, essendo egualmente rappresentazione. E la risposta al rigoroso realismo di Caravaggio, per cui è la realtà a far
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tramite Trophime Bigot) a decantare in lirismo sofferto il drammatico contrasto di coscienza e realtà da conoscere.
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: della realtà com'è, quindi veduta come «particolare», e della realtà come si vorrebbe che fosse, quindi veduta come «universale», o ideale. Di fatto
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della rivoluzione caravaggesca; sente che bisogna affrontare decisamente il dilemma di realtà e ideale. Nella Crocefissione di San Pietro (1604) si rifà
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, astratta geometria di diagonali: i moti fisici, come i morali, debbono contenersi nei limiti di una norma accettata a priori. La realtà è passione, l
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nella parte superiore, nell’assunzione al cielo, prevalga quello, neotizianesco, soprannaturale. L’interesse del Guercino è in realtà per la compattezza
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nella vita. Ciò che l’immaginazione concepisce deve diventare, subito e totalmente, realtà. Questo è il compito della tecnica. Più che nella novità e
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Non solo nel Bernini ma in tutta la cultura del secolo alla prospettiva universalistica e ottimistica fa riscontro l’angoscia di una realtà ben
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’immagine mitica è la realtà e non ve n’è un’altra al di la di essa.- L’antitesi realtà-immaginazione non ha più ragione di essere; l’immaginazione
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. Finirà per uccidersi in una crisi d'angoscia. C'è tuttavia una differenza: il problema della realtà, che assillava il Caravaggio, non esiste più. L’ha
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tenebre l’historia senza azione, il flagrante dramma della realtà che la coscienza rivela; rende incandescente, abbagliante, il bianco della veste dell
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— si possono distinguere due filoni, tuttavia mai drasticamente separabili: un senso di partecipazione emotiva alla dolente realtà delle cose, più
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» significato, poiché nella realtà non v’è distinzione tra ma e l’altro. Quanto più si approfondisce la verità dell’oggetto tanto più si approfondisce la
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che le traduca in realtà, una tecnica. La tecnica, nello stesso tempo, fenomenizza e verifica il processo della mente; e questo, mirando a Dio, è
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primo la ragione, la cui forma perfetta è la scienza: anche la realtà politica, sociale, economica viene considerata da un punto di vista scientifico
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più una realtà da rappresentare, ma una materia duttile — luce, atmosfera — che l’artista plasma come vuole. Quel che conta, dunque, è la tecnica
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vuol superare e trasfigurare, senza tuttavia disperderla, è appunto quella realtà visiva: è questo il percorso che bisogna ricostruire per capire la sua
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sempre il problema dell’unità e realtà dell’immagine. Una delle qualità costanti e salienti della sua opera, anche quando è più legata ad una lettura
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Null’altro che questo portarsi della realtà a livello del simbolo, questo includersi dell'idea della morte in quella della vita è il classicismo
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