Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Manuale Seicento-Settecento

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Argan, Giulio 50 occorrenze

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, trascinando con l'enfasi del discorso. Perciò nell’ arte del Seicento un’acuta evidenza realistica si accompagna quasi sempre alla figurazione immaginaria

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della fede, stimolasse il sentimento religioso, quasi suggerendo ai fedeli l’atteggiamento da assumere, di compunta devozione verso Dio e di umiltà

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semplice e schietta degli umili. Quasi per protesta contro i difficili scorci del Tibaldi, la prospettiva è la più lineare e la più semplice che si possa

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soprattutto uno studioso, che riprende in esame e quasi criticamente analizza e verifica, punto per punto, l’immenso lascito formale dell’arte del

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, quasi quadrettato dall’incrocio delle verticali e delle orizzontali: un telaio che incasella cose e figure, dando a ciascuna la stessa evidenza delle

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dell’uno e il realismo dell'altro erano due tendenze divergenti, ma in rapporto dialettico e quasi di reciproca integrazione o di complementarità. I

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come per incanto dalla terra, il bel corpo roseo nella spirale candida del velo. E un genius loci, quasi la personificazione del paesaggio caldo

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, le ombre diventano quasi nere e si contrappongono, senza passaggi, a luci violente. C’è, dunque, una brusca svolta nella sua polemica: il Caravaggio

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, comprensiva, immagine; passato e futuro non si sovrappongono alla sensazione, la intensificano, affrettano il possesso quasi tattile, sensuale del

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straordinaria dei ritratti dei membri della famiglia Gonzaga rende verosimile la finzione, quasi fossero i più avanzati dei fedeli che si accalcano nella

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Il "ribelle" Caravaggio non ebbe una scuola; esercito un’influenza, che si fece sentire in Italia e fuori, in modi sempre diversi e quasi sempre

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ridotto spazio della tela, concepisce i sei santi come personaggi antichi, dall’ ampio portamento, quasi eroi declamanti al di qua di un proscenio

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ripete, quasi eco lontano, sul loggiato, nella figuretta di un soldato romano). Come una tragedia classica, il dipinto esprime i due sentimenti tragici

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modulare l’intero dipinto su un unico colore perlaceo, quasi fosse un monocromo, che tuttavia non discende dalla scultura ma si plasma, animandosi

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Della «fantasia» dossesca v’è chiaramente il ricordo, quasi nostalgico, nell’allegoria della Notte, malinconica figura avvolta nell’ombra dell

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figure del Battesimo per San Giovanni dei Fiorentini. Un’opera quasi fuori del tempo, ma che lo pone al fianco del Borromini nell’incipiente

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, almeno fino a quando la sua opera non si intreccia ai primi saggi del figlio Gian Lorenzo. Il secondo è un grande artista, ma sopraffatto e quasi

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poetica del realismo. La supera subito nel quarto gruppo: due figure in corsa, quasi volanti, senza alcun nesso compositivo o d’equilibrio, ma

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«La crociera di San Pietro è come un teatro circolare in cui la scena, anzi la macchina scenica (il baldacchino) si trova quasi al centro, e l'azione

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Le navate, con la loro corsa prospettico-luministica, raccordano lo spazio esterno, aperto, con la zona piena di luce alta e costante, quasi astratta

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cupola michelangiolesca dalla condizione di sfondo e quasi d’orizzonte a cui la condannava il prolungamento della navata. Realizza questo proposito con

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cornicione, dall’inquadratura dell’altare. Quest’ultima, per le grandi dimensioni e lo spicco delle colonne affiancate e del timpano, è quasi una facciata

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smembrata, dissolta in un movimento ritmico, quasi musicale.

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simboli quasi ermetici; mira alla massima contrazione spaziale, evita le masse, affila i profili e li espone a una luce radente, inverte spesso la funzione

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Giunto a Roma nel 1614, lavora come scalpellino presso il Maderno, suo zio; è quasi un autodidatta; ha il culto di Michelangiolo, ma lo ammira più

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luminosità del vano per dar valore ai diaframmi chiarissimi delle pareti e alla decorazione elegantissima che li adorna, quasi fingendo che i fedeli

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con cui trasforma in luce spirituale, quasi d’emanazione divina, la luce naturale che la colpisce.

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rari, addirittura anomali, come nel campanile di Sant'Andrea delle Fratte: quasi col gusto amaro di dichiararsi fuori della storia, di porre l’arte al di

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il testo figurativo fondamentale della rettorica barocca: una macchina figurativa grandiosa, spettacolare, quasi volesse dimostrare che i contenuti

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periodo tardo, frammenta la decorazione raffinatissima in episodi, quasi fossero strofe di un poema, o di una lirica.

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ha dimostrato Lorrain; conserva nelle sue forme il mito o il «genio» del passato: è quasi un’Arcadia. Il sogno del Fontana è di fondere i due elementi

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contenuto entro gli invalicabili limiti di una disciplina morale. Più libero, denso di struggente nostalgia (quasi di una Sehnsucht preromantica) per un

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quasi tutti i giovani più dotati del periodo. Solo il bolognese ALESSANDRO ALGARDI (1598-1654), a Roma dal 1625, rimane legato alla corrente accademica

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circolarmente, quasi a onde successive. Può sembrare strano, ma chi comprese tutto, del Poussin, fu colui che si può ben considerare, nel panorama

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, stoico, insiste sul valore morale dell’antico come exemplum virtutis. Quasi come in uno stiacciato di Donatello, lo spazio è determinato da un’architettura

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esclusivo interesse è quello paesaggistico, un interesse quasi scientifico per il mondo quale esso si presenta ai nostri occhi: la natura, per

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’angelo, fa brillare l’elmo del soldato, suscita un'ombra che serve a tornire i volumi, a renderli turgidi, quasi scultorei, come nelle contemporanee

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’ ributtante è quasi ridimensionalmente appiattito dalla luce frontale. Non meraviglia che si dedichi, nella città di Della Porta, all’analisi fisiognomica; ma

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, quasi distrugge le figure, la grazia neo-manieristica delle mosse, i riflessi delle stoffe, i pallori o i rossori improvvisi dei volti: così come

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tutta di luci ed ombre che sono denso impasto di colore, quasi la materia altro non fosse che spessore cromatico. Parallelamente, una sensualità

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suoi dipinti, per lo più di piccole dimensioni, il paesaggio ha quasi sempre una parte importante nello spazio chiaro, arioso, argenteo; la frase

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, benché inconscio di esserlo, da poterlo ritrovare tale e quale, o quasi, in un altro pittore, FRANCESCO DEL CAIRO (1607-1665).

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nature morte, anzi quasi soltanto strumenti musicali: con un'esattezza lucida che raggiunge, insieme, l’inganno ottico e l’astrazione metafisica. Poco si

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Juvarra. Ma perché questo diramarsi dell’edificio sul terreno e tutto questo gioco di piani sghembi? Per ottenere un effetto di moto, quasi di

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laterali la prima, tutta in altezza la seconda, con valichi tra arco e arco, quasi fosse una chiesa gotica rivestita di forme «rococò». Lo spazio non è

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, nel Seicento, il Bernini, il Cortona, il Fontana. Il palazzo fissa il tipo della facciata lunga, piatta, quasi senza membrature, qualificata soltanto

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piccola chiesa di Santa Maria dell’orazione e morte dimostra di avere studiato a fondo, sul Borromini, sul Bernini e sul Rainaldi, la storia del tipo, quasi

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studiati in rapporto e non per contraddizione alle opere. Se il modellato del bozzetto è impulsivo, spezzato, quasi violento nei contrasti di luce ed

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, espanso e s quasi sfogliato nella luce e nell’aria, del Morlaiter e degli scultori veneti del Settecento. Al contrario, il modellato dei bozzetti canoviani

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E questo è anche, del Canova, l’aspetto già quasi romantico: quello che di tanto lo allontana dal David quanto più lo avvicina ad un altro pittore

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