Manuale Seicento-Settecento
semplice e schietta degli umili. Quasi per protesta contro i difficili scorci del Tibaldi, la prospettiva è la più lineare e la più semplice che si possa
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spazio reale e spazio dipinto, Rubens finge nel quadro un doppio ordine di colonne: la prospettiva, non corretta, dimostra che lo scopo non è quello
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maggiore quanto più vasta e profonda e la prospettiva della storia. Tutta l’opera del Bernini mira a fare di Roma una città immaginaria realizzata
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Non solo nel Bernini ma in tutta la cultura del secolo alla prospettiva universalistica e ottimistica fa riscontro l’angoscia di una realtà ben
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prospettiva delle navate. Sistemato l’interno, si occupa dell’esterno: corregge la facciata maderniana ideando i due campanili laterali (fu costruito, ma
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, sfruttando la gradinata come prospettiva accelerata e i ripiani come zone di luce intensa, che rompono l’ombra della volta a botte.
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Succeduto al Maderno nel 1629, apre il blocco del palazzo, lo sviluppa in tre corpi ortogonali, ponendo la facciata al termine di una prospettiva
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visitatore che lo percorre, si aggira. Ogni nuova prospettiva si coordina a quelle vedute, prepara le prossime. L'ammirazione diventa un gioco di
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massima espansione spaziale, muove grandi masse di luce e di ombra, sfrutta le possibilità illusive della prospettiva. Il Borromini si esprime per
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luce sempre diversa. Al nicchione del secondo ordine, ricavato a sguscio con la falsa prospettiva del catino, fa contrasto nel primo il volume
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rettorica; la prospettiva non è una concezione, ma un’allegoria enfatica dello spazio. Così sia il Bernini che il Borromini sentono il bisogno di
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degradanti, come di pilastri allineati in una prospettiva molto tesa. Evidentemente i due contrafforti sono pensati come due ali prospettiche in
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una concezione del mondo, ma un modo di essere e di vedere, un metodo; la prospettiva, cioè la struttura classica dello spazio, non è più, per Lorrain
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dello spagnolo Zurbaran (Milano era spagnola). L’insistenza sul tema, la fissità della prospettiva e della luce, la vicinanza di altri oggetti (libri
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. L’edificio è come un congegno ottico: a ogni piccolo spostamento del riguardante corrisponde un grande mutamento di prospettiva. L'edificio sembra
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