Manuale Seicento-Settecento
maggior artista fiammingo del Seicento; DIEGO VELAZQUEZ, il più grande pittore spagnolo; vi lavorarono a lungo due maestri francesi, NICOLAS POUSSIN e
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sentimento; né può sorprendere che l’attenzione si volgesse specialmente ai quello che si considerava il pittore del sentimento, il Correggio. L’Annunciazione
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quello che riprendeva uno schema di immagine di Raffaello (Giove con Ganimede: nella Farnesina). Raffaello era considerato il pittore del «bello
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in dipinto, nel senso, etimologico, di tela dipinta, agita dal pittore.
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solo come pittore di corte, ma anche come direttore della galleria ducale e consulente artistico, perfino come diplomatico: in quanto tale, visita, già
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conosciamo se non le critiche rivoltegli dagli ambienti classicisti (le pochissime opere certe lo mostrano tuttavia intelligente pittore, nient’affatto
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ha come iniziatore un pittore olandese, Pieter Van Laer, detto appunto IL BAMBOCCIO, che conobbe e frequentò i classicisti Poussin e Claude Lorrain, E
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La passione contenuta, moralmente controllata è il sentimento: il Reni è il pittore del sentimento morale, a lui la società eletta del secolo deve
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GIAN LORENZO BERNINI (1598-1680) è stato architetto, scultore, pittore, autore di teatro e scenografo. I contemporanei hanno riconosciuto e celebrato
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superfici, spezza le linee, insiste sull’ornato finissimo e spesso «capriccioso». Tormenta la superficie con un furor simile a quello del pittore che cerca
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Ugualmente lontano dai grandi assunti ideologico-religiosi del Bernini e del Borromini, PIETRO DA CORTONA (1596-1669), pittore ed architetto, riduce
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’emozione che prova il pittore nel fare pitture.
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Il Cortona è ancora maggiore come architetto. Se, come pittore, mira a sviluppare tutte le possibilità di un binomio Raffaello-Tiziano, come
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, «disse: ‘il signor Poussin è un pittore che lavora di là, mostrando la fronte» (Chantelou). L’immaginazione, che a Bernini serve per rendere più vero
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trasformare la persuasione in accesa propaganda: e se questa è la strada, è inevitabile che il Baciccio, pittore di altissima qualità e formatosi in
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La tendenza naturalistica ha un esponente di levatura europea, tra Velazquez e Le Nain, in un anonimo pittore, chiamato il MAESTRO DELL’ANNUNCIO AI
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figura di pittore, di uomo di teatro e di poeta, autore di sette Satire in cui se la prende con i costumi del suo tempo ed anche con la pittura
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seguaci senesi (Vanni e Salimbeni, in primo luogo) rimane essenziale fino ai primi decenni del Seicento, anche per la formazione del maggior pittore
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, benché inconscio di esserlo, da poterlo ritrovare tale e quale, o quasi, in un altro pittore, FRANCESCO DEL CAIRO (1607-1665).
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E questo è anche, del Canova, l’aspetto già quasi romantico: quello che di tanto lo allontana dal David quanto più lo avvicina ad un altro pittore
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