Manuale Seicento-Settecento
tutti gli strati della società; bisogna che ogni attività umana, anche la più umile, abbia un’origine culturale e un fine religioso. La tecnica dell
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luce è più bassa, i riscontri tonali si riducono ad un chiaroscuro più marcato, di ogni figura è letteralmente descritta la nobiltà del gesto e del
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altre. Nessun compiacimento per il particolare pittoresco, ma una lucida oggettività: in quel telaio ogni cosa è data nel suo essere-in-sé e nel suo
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così nuovo quei segni scritti, ripetuti infinite volte, che tuttavia vengono letti ogni volta in modo nuovo. La «pratica» dei vecchi non serve a nulla
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prospettico delle navate laterali graduando l’emergenza delle colonne addossate o incassate nei pilastri del corpo longitudinale; dando ad ogni campata una
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come una successione e variazione continua di prospettive e di aperture spaziali. Come ogni spettacolo, aveva i suoi tempi di sviluppo. E fatto per il
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spirituale separato da quello della prassi quotidiana: il raptus dell’ispirazione coglie l’uomo nell’umiltà della sua opera di ogni giorno.
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sopra del tempo, come espressione di una spiritualità che può essere di ogni uomo, quale che sia la sua cultura.
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immagini deve andare oltre ogni nozione visiva. Così la percezione non è più soltanto una registrazione, ma è una sollecitazione: la mente deve fabbricare
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concepisce una serie di sette tele. Ogni sacramento così viene raffigurato come scena storica: senza dubbio per rispettare le unità aristoteliche, ma
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densi, ma ristabilisce il principio di poche figure chiaramente individuate. Il fatto è che Maratta è soprattutto il personaggio di una società che ogni
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soggetti. In ogni caso, più che fare qualcosa con la pittura si vuol «fare la pittura» allo stesso modo che i musicisti del tempo, più che esprimere
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È facile intendere come il gusto della verità e la rinuncia ad ogni appariscente rettorica conducessero a porre sullo stesso piano di valore la
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fuoco, le piante poligonali e stellari, gli intrecci d’archi sospesi, le scale che girano nel vuoto. Si spiega l’estrema eleganza di ogni particolare
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regno, in ogni centro abitato recando il segno dell'autorità sovrana e della sua origine divina.
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che non sia quello del proprio farsi. Non solo, ma ogni arte si restringe ai proprii specifici problemi e non li oltrepassa. Il tempo dell’artista
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della città capitale: come tale richiama architetti, scultori, pittori da ogni parte d’Italia e d’Europa. Seguita ad estendersi prolungando il vecchio
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. L’edificio è come un congegno ottico: a ogni piccolo spostamento del riguardante corrisponde un grande mutamento di prospettiva. L'edificio sembra
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definendo il profilo e il volume di ogni elemento. Non altera sostanzialmente la struttura dell’immagine spaziale barocca; ma, nel precisarla, riporta
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