Manuale Seicento-Settecento
quello che sarà poi il lavoro puramente tecnico, senza esiti di trascendenza, dell’industria. I cattolici affermano invece che Dio ha predisposto i mezzi
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La questione religiosa ha un aspetto sociale: infatti la disputa è tra la fede individuale dei protestanti e la fede collettiva o di massa propugnata
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sugli oggetti che ha accanto. E la fattura artistica è sempre rapida, sicura, piena di estro e di calore, magari simulati: accompagnata sempre da un
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produce l’arte, è molto diversa dalla fantasia o dal capriccio. L’immaginazione ha un fine: persuadere che qualcosa di non-reale può diventare realtà. Il
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genericamente settentrionale; ed ha, all’origine, una motivazione religiosa come ricerca di un’arte che, senza pretendere di rivelare o spiegare le verità
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, provvisoriamente, sull’altare, come ha dimostrato lo Spezzaferro: già nel museo di Berlino, distrutto durante l’ultima guerra) fu accusato dalla critica
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cultura figurativa barocca comincia dopo la morte del Caravaggio; e che uno dei massimi creatori di quella cultura, il fiammingo RUBENS, ha vissuto a Roma
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, e non solo quella visiva, è strepitosa, senza pari; ha l’opportunità di conoscere e studiare le opere conservate nelle collezioni gonzaghesche
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per se stesso; non ha allievi, se non qualche precocissimo seguace, di cui non abbiamo elementi sufficienti per valutarne l’opera; ad eccezione di
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ha come iniziatore un pittore olandese, Pieter Van Laer, detto appunto IL BAMBOCCIO, che conobbe e frequentò i classicisti Poussin e Claude Lorrain, E
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Anche nei confronti di Annibale ha le sue riserve. In un quadro mitologico, Atalanta e Ippomene, inscrive le due figure in corsa in una precisa
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Un’altra, sensazionale apertura si ha con l’arrivo a Roma del GUERCINO (1591-1666): nel brevissimo, ma intenso soggiorno (1621-23) dipinge due opere
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virtù fantastica, et ha licenza di porre insieme cose con qual che varisimilitudine, che per altro non si potranno congiungere, e di più ha ottenuto
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evocativo di Annibale. La tecnica è artificio; ha un aspetto magico; favorisce il gioco dell’ambiguità; è tanto più valida quanto più si dissimula. Può
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michelangiolesca, il Bernini ha sostituito una circolarità spaziale, un moto d’espansione, a spirale.
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ha capito che il Correggio è il stato il primo a concepire l’arte come «scala» tra terra e cielo, anzi come forza trascinante e irresistibile e che
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L’unità che il Bernini ha dato a San Pietro non è soltanto visiva: da nessun punto di vista si doveva vedere tutto l’edificio (la sciagurata via
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delle Fratte. S’è parlato anche troppo dell’accento ambiguo, tra mistico ed erotico, di queste immagini: le più conturbanti tra quante ne ha lasciate
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di una prassi artistica che vale per se stessa e non per una teoria da cui dipenda; anche il Borromini ha un carattere aspro, intransigente, violento
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Giunto a Roma nel 1614, lavora come scalpellino presso il Maderno, suo zio; è quasi un autodidatta; ha il culto di Michelangiolo, ma lo ammira più
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il prodotto di un unico impulso, che va dalla pianta all’ultimo particolare ornamentale. La piccola chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza ha un perimetro
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costruisce con quel che di meglio ha in sé, non importa se nella sua cultura o nella sua fantasia; e che esprime soltanto questa difficile scelta del
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complemento della figurazione mitologica, stabiliva il fondo classico della poesia figurata; qui l’immaginazione ha già prodotto una seconda natura, in cui
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Si osservi il modo con cui i contrafforti laterali si attaccano alla superficie curva formando due incavi profondi: si ha una successione di spigoli
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delineate le diverse tendenze del Barocco romano, che questo ha di nuovo rispetto ai periodi precedenti, di essere, cioè, programmaticamente, una
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La facciata della chiesa di Sant’Andrea della Valle (1662-65) ha brevi aggetti e rincassi, colonne incassate nel piano: come un grande velario
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ha dimostrato Lorrain; conserva nelle sue forme il mito o il «genio» del passato: è quasi un’Arcadia. Il sogno del Fontana è di fondere i due elementi
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(1615-1660), e uno scenografico, tripudiante decoratismo barocco, che ha in PAOLO PORPORA il suo massimo rappresentante.
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La tendenza naturalistica ha un esponente di levatura europea, tra Velazquez e Le Nain, in un anonimo pittore, chiamato il MAESTRO DELL’ANNUNCIO AI
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La pittura — ed è questo che lo differenzia dal Preti — non ha più contenuti che le siano proprii, non uno specifico campo in cui agisca come mezzo
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reca a Firenze, è perfino chiamato in Spagna, ad affrescare le dimore reali. E un fenomeno, ha del prodigioso; è lo straordinario tecnico della
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tradizioni: l'italiana e la fiamminga. Il punto di convergenza è Genova: la città che, da quando la vittoria di Lepanto ha liberato i traffici mediterranei
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Cinquecento concorre a formare la grande decorazione barocca, Venezia non ha più una grande pittura decorativa. È un aspetto della tenace opposizione di
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suoi dipinti, per lo più di piccole dimensioni, il paesaggio ha quasi sempre una parte importante nello spazio chiaro, arioso, argenteo; la frase
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: si ha così luce viva nel vano centrale, leggera penombra nell’anello oltre i pilastri. Basta osservare il moderato sviluppo dimensionale delle
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Nei confronti della scienza, che diventa l’attività-pilota, l’arte ha tre possibilità: 1) differenziarsi, seguitando e portando alle ultime
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In questo movimento europeo l’Italia ha una posizione importante, ma non più centrale. Per la sua tradizione classica, per l'autorità esercitata
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celebre, anche presso qualche corte straniera, come abile scenografo e progettista di apparati cerimoniali. Ha una cultura architettonica europea; l
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sostare. (Quanto meno educata la società odierna che, per speculare su ogni metro di terreno, ha eliminato i cortili, riducendo a parcheggi le pubbliche
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, liberi nell’aria come pennoni: se nel portico, che ha una funzione prospettica, la forma è semplice e rigorosamente classica, se il corpo della chiesa è
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La basilica di Superga domina la città dal sommo di un colle; intorno ha lo spazio aperto, il cielo. Vista dalla città, è un accento posto sul
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Roma diventa una città alla moda, frequentata dal bel mondo di tutta l’Europa. Ha le rovine dell’antichità, il paesaggio «mitico» dei laghi, il
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Anche FERDINANDO FUGA (1699-1782) è fiorentino ma, fortunatamente, ha tutt’altre idee: si vede dal confronto della facciata di Santa Maria Maggiore
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Consulta ha davanti una piazza: la facciata ha una struttura di lesene in doppio ordine e perfino una lieve sporgenza della parte centrale per far presa su
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CARLO MARCHIONNI (1702-1786), dove la chiarezza del telaio strutturale ha come conseguenza la riduzione di tutti gli elementi ad una loro evidente
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A Possagno, dov'era nato, il Canova ha fatto costruire, dandone i disegni, una grande chiesa rotonda, in cui si propone di riunire, nell’invaso
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Per decenni la critica ha considerato l'opera del Canova da un punto di vista romantico, evidentemente il peggiore per affrontare il problema dell
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dell’antico, è la giustezza della distanza che impone allo spettatore, il suo darsi come figura e spazio insieme, come forma immutabile perché ha
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esposto del ragazzo, e lo scuro del busto piegato, rientrante, del vecchio. A questo punto l’artista ha davanti a sé due vie: precisare in senso
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giovani donne, poiché la morte è vaga della gioventù e del bello, ultimo il vecchio che l’ha invocata invano (il «mendico cieco» del Foscolo).
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